QUESTO FORUM E' CONSACRATO ALLO SPIRITO SANTO... A LUI OGNI ONORE E GLORIA NEI SECOLI DEI SECOLI, AMEN!
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

LE FORMULE DELLA FEDE

Ultimo Aggiornamento: 24/02/2013 18:43
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 223
Sesso: Maschile
24/02/2013 18:22

Tramite queste schede vogliamo parlarvi delle Formule della Fede, quelle formulette che imparavamo a memoria dal Catechismo di Pio X, ma così, come ce ne parla il Catechismo della Chiesa Cattolica e il Compendio al Catechismo.
 
Nell'anno della Fede vogliamo meditare sempre più questo piccolo libro che  il Santo Padre Benedetto XVI ci ha fatto pervenire per meglio comprendere le radici della nostra fede cristiana e cattolica.
 
Vi ricordo che parte di queste schede è presente anche nella Pagina Facebook con lo stesso nome  VOCE DI UNO CHE GRIDA NEL DESERTO.... e che le schede sono utilizzabili e prelevabili purchè ne indichiate la fonte..... il Signore vi benedica
 
 





























Se vuoi leggere la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio "Porta fidei" clicca qui: http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/motu_proprio/documents/hf_ben-xvi_motu-proprio_20111011_porta-fidei_it.html
 
 
 
[Modificato da (Gino61) 24/02/2013 18:23]
OFFLINE
Post: 223
Sesso: Maschile
24/02/2013 18:24





[Modificato da (Gino61) 24/02/2013 18:30]
OFFLINE
Post: 223
Sesso: Maschile
24/02/2013 18:32







OFFLINE
Post: 223
Sesso: Maschile
24/02/2013 18:34

















OFFLINE
Post: 223
Sesso: Maschile
24/02/2013 18:36











364. Quale relazione esiste tra libertà e responsabilità?

1734 La libertà rende l’uomo responsabile dei suoi atti, nella misura in cui sono volontari. Il progresso nella virtù, la conoscenza del bene e l’ascesi accrescono il dominio della volontà sui propri atti.


1735 L’imputabilità e la responsabilità di un’azione possono essere sminuite o annullate dall’ignoranza, dall’inavvertenza, dalla violenza, dal timore, dalle abitudini, dagli affetti smodati e da altri fattori psichici oppure sociali.


1736 Ogni atto voluto direttamente è da imputarsi a chi lo compie:

Il Signore infatti chiede ad Adamo dopo il peccato nel giardino: « Che hai fatto? » ( ). Così pure a Caino. Altrettanto fa il profeta Natan con il re Davide dopo l’adulterio commesso con la moglie di Uria e l’assassinio di quest’ultimo. 
Un’azione può essere indirettamente volontaria quando è conseguenza di una negligenza riguardo a ciò che si sarebbe dovuto conoscere o fare, per esempio un incidente provocato da una ignoranza del codice stradale.


1737 Un effetto può essere tollerato senza che sia voluto da colui che agisce; per esempio lo sfinimento di una madre al capezzale del figlio ammalato. L’effetto dannoso non è imputabile se non è stato voluto né come fine né come mezzo dell’azione, come può essere la morte incontrata nel portare soccorso a una persona in pericolo. Perché l’effetto dannoso sia imputabile, bisogna che sia prevedibile e che colui che agisce abbia la possibilità di evitarlo; è il caso, per esempio, di un omicidio commesso da un conducente in stato di ubriachezza.


1745 La libertà caratterizza gli atti propriamente umani. Rende l’essere umano responsabile delle azioni che volontariamente compie. Il suo agire libero gli appartiene in proprio.


1746 L’imputabilità e la responsabilità di un’azione possono essere sminuite o annullate dall’ignoranza, dalla violenza, dal timore e da altri fattori psichici o sociali.
OFFLINE
Post: 223
Sesso: Maschile
24/02/2013 18:39




365. Perché ogni uomo ha diritto all'esercizio della libertà?

1738 La libertà si esercita nei rapporti tra gli esseri umani. Ogni persona umana, creata ad immagine di Dio, ha il diritto naturale di essere riconosciuta come un essere libero e responsabile. Tutti hanno verso ciascuno il dovere di questo rispetto. Il diritto all’esercizio della libertà è un’esigenza inseparabile dalla dignità della persona umana, particolarmente in campo morale e religioso. Tale diritto deve essere civilmente riconosciuto e tutelato nei limiti del bene comune e dell’ordine pubblico.

1739 Libertà e peccato. La libertà dell’uomo è finita e fallibile. Di fatto, l’uomo ha sbagliato. Liberamente ha peccato. Rifiutando il disegno d’amore di Dio, si è ingannato da sé; è divenuto schiavo del peccato. Questa prima alienazione ne ha generate molte altre. La storia dell’umanità, a partire dalle origini, sta a testimoniare le sventure e le oppressioni nate dal cuore dell’uomo, in conseguenza di un cattivo uso della libertà.


1740 Minacce per la libertà. L’esercizio della libertà non implica il diritto di dire e di fare qualsiasi cosa. È falso pretendere che l’uomo, soggetto della libertà, sia un « individuo sufficiente a se stesso ed avente come fine il soddisfacimento del proprio interesse nel godimento dei beni terrestri ». Peraltro, le condizioni d’ordine economico e sociale, politico e culturale richieste per un retto esercizio della libertà troppo spesso sono misconosciute e violate. Queste situazioni di accecamento e di ingiustizia gravano sulla vita morale ed inducono tanto i forti quanto i deboli nella tentazione di peccare contro la carità. Allontanandosi dalla legge morale, l’uomo attenta alla propria libertà, si fa schiavo di se stesso, spezza la fraternità coi suoi simili e si ribella contro la volontà divina.


1741 Liberazione e salvezza. Con la sua croce gloriosa Cristo ha ottenuto la salvezza di tutti gli uomini. Li ha riscattati dal peccato che li teneva in schiavitù. « Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi » (). In lui abbiamo comunione con la verità che ci fa liberi. Ci è stato donato lo Spirito Santo e, come insegna l’Apostolo, « dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà » (). Fin d’ora ci gloriamo della libertà dei figli di Dio. 


1742 Libertà e grazia. La grazia di Cristo non si pone affatto in concorrenza con la nostra libertà, quando questa è in sintonia con il senso della verità e del bene che Dio ha messo nel cuore dell’uomo. Al contrario, e l’esperienza cristiana lo testimonia specialmente nella preghiera, quanto più siamo docili agli impulsi della grazia, tanto più cresce la nostra libertà interiore e la sicurezza nelle prove come pure di fronte alle pressioni e alle costrizioni del mondo esterno. Con l’azione della grazia, lo Spirito Santo ci educa alla libertà spirituale per fare di noi dei liberi collaboratori della sua opera nella Chiesa e nel mondo:
« Dio grande e misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché, nella serenità del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio ». 

1743 Dio « lasciò » l’uomo « in balia del suo proprio volere » (Sir 15,14), perché potesse aderire al suo Creatore liberamente e così giungere alla beata perfezione.


1744 La libertà è il potere di agire o di non agire e di porre così da se stessi azioni libere. Essa raggiunge la perfezione del suo atto quando è ordinata a Dio, Bene supremo.


1745 La libertà caratterizza gli atti propriamente umani. Rende l’essere umano responsabile delle azioni che volontariamente compie. Il suo agire libero gli appartiene in proprio.


1746 L’imputabilità e la responsabilità di un’azione possono essere sminuite o annullate dall’ignoranza, dalla violenza, dal timore e da altri fattori psichici o sociali.


1747 Il diritto all’esercizio della libertà è un’esigenza inseparabile dalla dignità dell’uomo, particolarmente in campo religioso e morale. Ma l’esercizio della libertà non implica il supposto diritto di dire e di fare qualsiasi cosa.










368. Quando l'atto è moralmente buono?

1755 L’atto moralmente buono suppone, ad un tempo, la bontà dell’oggetto, del fine e delle circostanze. Un fine cattivo corrompe l’azione, anche se il suo oggetto, in sé, è buono (come il pregare e il digiunare per essere visti dagli uomini).
L’oggetto della scelta può da solo viziare tutta un’azione. Ci sono comportamenti concreti – come la fornicazione – che è sempre sbagliato scegliere, perché la loro scelta comporta un disordine della volontà, cioè un male morale.


1756 È quindi sbagliato giudicare la moralità degli atti umani considerando soltanto l’intenzione che li ispira, o le circostanze (ambiente, pressione sociale, costrizione o necessità di agire, ecc.) che ne costituiscono la cornice. Ci sono atti che per se stessi e in se stessi, indipendentemente dalle circostanze e dalle intenzioni, sono sempre gravemente illeciti a motivo del loro oggetto; tali la bestemmia e lo spergiuro, l’omicidio e l’adulterio. Non è lecito compiere il male perché ne derivi un bene.

1759 « Non può essere giustificata un’azione cattiva compiuta con una buona intenzione ». Il fine non giustifica i mezzi.


1760 L’atto moralmente buono suppone la bontà dell’oggetto, del fine e delle circostanze.
OFFLINE
Post: 223
Sesso: Maschile
24/02/2013 18:43




369. Vi sono atti che sono sempre illeciti?


1756 È quindi sbagliato giudicare la moralità degli atti umani considerando soltanto l’intenzione che li ispira, o le circostanze (ambiente, pressione sociale, costrizione o necessità di agire, ecc.) che ne costituiscono la cornice. Ci sono atti che per se stessi e in se stessi, indipendentemente dalle circostanze e dalle intenzioni, sono sempre gravemente illeciti a motivo del loro oggetto; tali la bestemmia e lo spergiuro, l’omicidio e l’adulterio. Non è lecito compiere il male perché ne derivi un bene.


1757 L’oggetto, l’intenzione e le circostanze costituiscono le tre « fonti » della moralità degli atti umani.


1758 L’oggetto scelto specifica moralmente l’atto del volere, in quanto la ragione lo riconosce e lo giudica buono o cattivo.


1759 « Non può essere giustificata un’azione cattiva compiuta con una buona intenzione ». Il fine non giustifica i mezzi.


1760 L’atto moralmente buono suppone la bontà dell’oggetto, del fine e delle circostanze.


1761 Vi sono comportamenti concreti che è sempre sbagliato scegliere, perché la loro scelta comporta un disordine della volontà, cioè un male morale. Non è lecito compiere il male perché ne derivi un bene.







Con questa scheda chiudiamo questo argomento, invitandovi ad utilizzare le schede ovunque portino LUCE a chi è nelle tenebre, vi chiediamo per l'utilizzo che indichiate la fonte di provenienza nonché di ricordarci nelle preghiere.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:07. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com