[27/03/07] Repressione della magia in Sicilia

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Stormwind
00martedì 27 marzo 2007 11:21
da "La Sicilia Online"

L'Inquisizione

Repressione della magia in Sicilia

Giuseppe Nativo

"Le fonti inquisitoriali conservate a Palermo documentano l'attività del tribunale fin dal 1500, ma gli operatori magici compaiono per la prima volta nelle fonti del distretto inquisitoriale siciliano negli anni '30 del '500". Inizia così la trattazione storica della professoressa Maria Sofia Messana, docente e ricercatrice presso l'Università degli Studi di Palermo, nella sua recente opera "Inquisitori, negromanti e streghe nella Sicilia moderna. (1500-1782)" (Sellerio, pp. 656), sulla presenza dell'Inquisizione in Sicilia e le molteplici problematiche correlate. Lo studio muove da un approccio abbastanza originale: la repressione della magia nell'Isola, che, toccando un aspetto finora poco indagato, rappresenta parte integrante della presenza pervasiva e dominante dell'intera macchina inquisitoriale.
La discettazione, puntuale e rigorosamente supportata da una cospicua bibliografia di cui l'autrice mostra una solida conoscenza, riguardante la struttura del Santo Tribunale offre l'immagine di una istituzione estremamente dinamica nel tempo analizzata nei suoi sviluppi successivi e continui.

L'Inquisizione costituisce il braccio armato della Chiesa contro tutte le forme di devianza e tutto quell'insieme di atteggiamenti e pensieri ritenuti difformi dalla ortodossia cattolica. Nel tentativo di eliminazione del dissenso e di creazione di una uniformità dei costumi, il Tribunale produce atti processuali, carteggi e documenti dai quali risaltano le sofferenze patite dagli inquisiti ed emergono le ambizioni degli inquisitori... (continua)

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