(Anche la mia) 3 Giorni Francese

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gibosimoni
00sabato 4 agosto 2012 21:09
3JoursEnFrance - Alpi Francesi 27-30 Luglio 2012

Dopo aver letto le bellissime imprese dei nostri amici forumisti praticamente sulle strade dove sarei venuto a pedalare qualche giorno dopo, perdo qualche minuto per raccontare anche la mia 3jours francese nel bellissimo dipartimento delle Hautes-Alpes. Non ero mai stato in Francia ma l’ho trovata, almeno per quanto riguarda la piccolissima parte che ho visitato, molto bella, affascinante e con una gran cultura di rispetto per la natura ed i ciclisti.
Punto di partenza a Villeneuve La Salle Les Alpes Serre Chevalier, arrivo intorno alle 8 nella sera di Venerdì 27 Luglio, ottima cena al ristorante dell’albergo. Il tempo non prevede niente di buono per la giornata di Sabato: infatti a svegliarmi sono i rintocchi costanti degli zampilli d’acqua sulla finestra della camera, la giornata è molto scura e non si vedono al momento raggi di luce sopra le nuvole. Dopo la colazione la pioggia non scende più di tanto, sfrutto soltanto una piccola pausa per partire, imbacuccato ma esaltato, verso le primissime pedalate in terra francese. La direzione è Nord, verso il Col du Lautaret, quasi 20 Km che scorrono via agili su una strada ampia, bella e mediamente transitata. Qualche acquazzone mi sorprende, ma tutto sommato arrivo in vetta senza molte problematiche: giunto ai 2058 del Passo, la pioggia comincia a diventare battente.



Sosta forzata, recupero le poche energie spese, riempio la borraccia, e sfruttando una breve tregua riparto pimpante verso una nuova ascesa: il Col du Galibier. La strada diventa più stretta, impervia e molto bagnata. I primi tratti sono molto belli con i tornanti che come un cavatappi si avvitano sul crinale della montagna che dà a picco sulla strada del Lautaret. Svoltato a sinistra per addentrarmi nel monte, la temperatura cala bruscamente e l’acqua comincia a scendere, in modo graduale sempre più forte. Dopo circa 3 Km di salita mi trovo sotto un vero e proprio temporale con la temperatura segnalata dal contakm sui 14°C. La salita si fa a tratti più dura, resa più ardua dal manto bagnato e la pioggia metro dopo metro più fredda che colpiva la mia mantellina. Giunto al tunnel, ormai di salita non ne manca molta, e la situazione meteo, per quanto riguarda la pioggia è migliorata, soltanto nuvoloni scuri, ma la temperatura è sempre più bassa, ormai sotto la doppia cifra, 7°. Svolto a destra, per cominciare l’ultimo Km di salita, che percorro senza una fatica eccessiva. Arrivo in cima insieme a due compagni italiani trovati sul percorso, scatto la foto di rito al passo, e ai due versanti, Savoia e Hautes Alpes, bellissimi ma tarpati un poco dalle nuvole, ma dopo poco il freddo mi prende: vento ghiaccio da nord mediamente forte, 6°C in vetta. La discesa è molto difficoltosa verso il Lautaret, con ampie soste per non congelarmi, approfittandone per fare qua e là qualche foto.









Raggiunta l’auto, abiti asciutti per l’ampia discesa e fondovalle che conduce fino a Bourg d’Oisans nel dipartimento della Val d’Isere. Qui il clima cambia radicalmente: sole bollente alle 16 del pomeriggio, temperatura intorno ai 34°C al classico parcheggio di Bourg. Preparazione, ed avvio della terza ed ultima ascesa di giornata, sicuramente non la più facile: i 21 tornanti più famosi del Tour, l’Alpe d’Huez. Nei primi 3-4 Km soffro moltissimo il tratto più duro dell’ascesa ma soprattutto il caldo, che non ho mai sopportato in salita: 35° nei tornanti al sole dedicati a Coppi e via discorrendo. La fontana fresca di La Garde mi salva da una crisi di caldo incredibile: alla ripartenza, rinfrescato e rigenerato, vado su molto agile e tranquillo. La salita è costante su una pendenza da 34x23 fisso per me ma senza moltissimi problemi. Apprezzo molto gli ultimi 5-6 km, belli, con scorci sulla vallata ed i tornanti precedenti, non eccessivamente i km iniziali. Molto bello il paesino di Alpe, con tutto ciò che serve per accogliere turisti di ogni genere, dai ciclisti agli escursionisti agli sciatori d’inverno. Foto di ogni tipo, poi discesa e finalmente auto verso l’albergo, ed il primo giorno, per i miei standard, si può dire concluso come una vera impresa. E il bello deve ancora venire, a seguire il racconto del giorno 2 [SM=g27988]







KM 64.3
TEMPO 4h
VELOCITA’ MEDIA 16 KM/H
DISLIVELLO TOTALE 2363 m
fricius
00sabato 4 agosto 2012 22:15
Bravissimo!!! Un vera impresa con quel tempaccio, complimenti.
-Emiliano-
00sabato 4 agosto 2012 23:43
Grande!

Anzi: grandissimo!
Posso immaginare cosa significhi una discesa (e che discesa!) con quelle temperature!

Inoltre ho già sbirciato anche le foto degli altri giorni... [SM=g27988] quindi: ancora complimenti!

Emiliano
gibosimoni
00domenica 5 agosto 2012 16:03
Giorno 2: Domenica 29 Luglio '12

Dopo la prima epica giornata, mezza bagnata mezza afosa, la sera le gambe sono decisamente imballate. Una doccia rigenerante e una bella cena mi danno una grossa mano, così come un bel sonno ristoratore. Al mattino, la giornata è totalmente diversa dal Sabato: la luce del sole è l’unica cosa che si riesce a vedere sui picchi alpini, e solo qualche innocua nuvoletta bianca passa qua e là. A dire il vero le gambe non sono delle migliori (per dirla con un eufemismo), ma la giornata è troppo bella e l’occasione è troppo ghiotta per “buttare” un giorno così. Quindi colazione abbondante e poi via sui pedali: la direzione è opposta a quella del Sabato, vado verso Sud-Ovest, verso Briançon e la fine di Serre Chevalier. Attraversata la magnifica cittadina alpina (bassa), raggiungo la mini-rotonda dove un cartello segna l’inizio di un’altra salita epica: il Col de l’Izoard.
Soffro subito i primi 2-3 km per le fatiche del giorno precedente, anche se fisicamente non sto male, mentre le gambe per il momento sono tronchi di acero. Il piccolo tratto di falsopiano giunge come una manna dal cielo, e alla ripartenza del tratto in salita le gambe cominciano a carburare e vado su molto spedito (per i miei standard ovviamente). A Le Laus ultima sosta borraccia, mi rinfresco con acqua ghiacciata deliziosa, e poi riparto, per il tratto più duro, che però affronto abbastanza bene. Gli ultimi 8 km all’8-9 % medio passano, lentamente ma passano, e comincio a soffrire soltanto gli ultimi 4, dove mi sembrano non finire mai. Piccola parentesi: non so quanto siano corretti i cartellini a bordo strada, ma sicuramente l’altimetria di salite.ch è troppo blanda, con addirittura gli ultimi 2 km al 6 % quando invece non stacca mai dal 8 % medio fino in cima. Comunque, molto affaticato raggiungo finalmente la stele dei 2360 metri del Colle, con grande soddisfazione. Mi riposo, foto di rito, spuntino e fotografie ancora, poi discesa sulla stessa strada per recuperare l’auto, con foto qua e là della bellissima giornata alpina. Come prima salita, con il trittico Lautaret-Galibier-Alped’Huez nelle gambe posso ritenermi soddisfatto!







COL DE L’IZOARD, DA BRIANCON

KM 20,5 – TEMPO 1h42’40”
VELOCITA’ MEDIA 12 KM/H
INIZIO/FINE 1220/2361 DISLIVELLO 1185 m
PEND MED 5,9 %
VAM 667

Trasferimento auto sulla stessa strada per la discesa dal versante Sud verso il Queyras, e di nuovo bici poco dopo il paesino di Chateau-Queyras (la rocca è veramente arroccata! [SM=g27987] ). Un paio di Km di riscaldamento sullo stradone che porta a Ville Vieille, e poi si ricomincia, ancora, a salire: con le gambe affaticatissime, comincia la lunghissima ascesa al Col d’Agnel!
Nei primi tratti, il caldo la fa da padrone, con le gambe che soffrono la fatica del giorno precedente e dell’Izoard. In più anche un vento molto variabile ma sempre con una discreta potenza, che talvolta mi spira in faccia e mi fa durare un picco di fatica in più. Dopo 4-5 km di ascesa entro in crisi, la salita non molla ancora e le gambe girano sempre più impastate, in più finisco l’acqua e la sete mi attanaglia. A La Rua Queyras vado avanti a stento, con un tratto al 15 % che mi spezza. Esco dal paesino ed i tornanti al vento non mi danno granché sollievo. Finalmente raggiungo Fontgillarde, e quella buonissima (almeno la sete me l’ha fatta sembrare così [SM=g27987] ) fontana all’inizio del borgo. Mi fermo, mi rinfresco (il caldo non è ancora cessato), mi abbevero e mangio in gran quantità. La fontana mi salva, e alla ripartenza è tutt’altra storia: riesco ad andar su bene, e il panino mangiato alla piccola baita (chez Mem’s) a 10 Km dalla vetta mi rimette in forze quasi totali. Quasi, perché gli ultimi 10 km sono i più duri (altra parentesi: salite.ch mi sembra che faccia acqua anche qui, con l’altimetria che parte da Guillestre – ma perché? – considerando anche 20 km di superstrada che portano da Guillestre a Ville Vieille, e con sezioni delle pendenze nel tratto finale ancora una volta blande rispetto alla realtà), non si scende mai sotto 8-9-10 % medi di pendenza.
Parto bene, ma dopo poco la fatica mi riattanaglia di nuovo: stavolta non è fame o sete, è solo e soltanto fatica vera, con le gambe che non ne possono più, e stanchezza anche fisica. I km non passano mai, e nei tratti di tornanti dove cambio direzione, il vento contrario mi fa spostare a passo d’uomo. Il panorama che vedo a picco dalla strada è uno spettacolo, e leggermente allieva la fatica e mi spinge a proseguire. La strada va sempre più su, comincio a vedere lassù minuscolo il Passo, mentre la strada si fa sempre più brulla e con panorami sempre più belli. A 5 km dal traguardo, smetto di pedalare con le gambe: vado su solo per inerzia e per convinzione di dover arrivare in vetta, con il cuore. Gli ultimi 3 km, sempre più duri e fissi sul 9-10 %, non mi danno scampo, ma non prendo nemmeno in considerazione l’idea di fermarmi e tornare indietro. Al piccolo parcheggio qualche comitiva mi vede arrancare e mi incita, manca solo un km, ma non finisce mai. Finalmente, dopo quasi 2 ore sotto sforzo in salita, arrivo in vetta: esplodo di gioia vedendo che panorami magnifici trovo davanti, sia dal versante del Queyras dal quale sono salito, sia dal lato Cuneese. La fatica è ripagata fino all’ultimo sforzo. Questa salita non sarà la più dura che ho affrontato, ma per la fatica dovuta al giorno precedente e all’Izoard resterà sicuramente la mia preferita per diverso tempo. Arrivare in cima e vedere km di strada abbarbicata sul crinale fino a fondo valle, e pensare che l’ho appena percorsa, è stata una soddisfazione incredibile. Foto, foto, silenzio ad ascoltare il vento freddo e guardare la natura, poi alla fine, ritorno all’albergo.





CE L'HO FATTA!












Ecco un piccolo video che ho costruito lungo l'ultima ascesa



COL D’AGNEL, DA VILLE VIEILLE-QUEYRAS
KM 20,9 – TEMPO 1h56’
VELOCITA’ MEDIA 10,8 KM/H
INIZIO/FINE 1380/2744 m DISLIVELLO 1364 m
PEND MED 6,5 %
VAM 706

TOTALE
KM 65 – TEMPO 4h20’
VELOCITA’ MEDIA 15 KM/H
DISLIVELLO TOTALE 2600 m
Quasi 4 ore in salita..

P.S. Mi sono dimenticato i dati delle salite della giornata di ieri:

COL DU LAUTARET, DA LA SALLE LES ALPES
KM 19.1 – TEMPO 1h5’
VELOCITA’ MEDIA 17,6 KM/H
INIZIO/FINE 1370/2057 m DISLIVELLO 687 m
PEND MED 3,6 %
VAM 634

COL DU GALIBIER, DA COL DU LAUTARET
KM 8.5 – TEMPO 48’40”
VELOCITA’ MEDIA 10,5 KM/H
INIZIO/FINE 2057/2642 m DISLIVELLO 585 m
PEND MED 6,9 % VAM 721

ALPE D’HUEZ, DA BOURG D’OISANS
KM 12,5 – TEMPO 1h24’25” (arrivo paese, 1h31’30” arrivo TdF)
VELOCITA’ MEDIA 8,9 KM/H
INIZIO/FINE 744/1795 DISLIVELLO 1051 m
PEND MED 8,4 % VAM 747

Le imprese sono compiute, e raccontate. Nel terzo giorno, solo una salita di “rifinitura” per il viaggio di ritorno in Italia. Bellissimo soggiorno, salite fantastiche e soddisfazione immensa!

Grazie ad Emiliano ed a fricius per i complimenti, la discesa del Galibier è stata a dir poco problematica [SM=g27994] [SM=g27987]
MirkoBL
00domenica 5 agosto 2012 19:01
Complimemti per il giro, mi sembra di aver riconosciuto alcuni posti. [SM=g27987]

Complimenti soprattutto per la discesa dal Galibier (mi hai fatto ricordare un paio di edizioni della Sportful e capisco benissimo cosa può significare scendere con quel tempo da oltre 2000 m).
gise-go.
00domenica 5 agosto 2012 22:21
Complimenti per il tuo bel giro e per essere stato più determinato che il tempaccio. [SM=g28002] [SM=g28002]
wilma
CaSe63
00lunedì 6 agosto 2012 08:54
Complimenti!!! Grande determinazione la tua: mi ha ricordato quando ho affrontato il Galibier dallo stesso versante con Flavio e Matteo nel luglio 2009. Non pioveva, ma freddo e raffiche che ti portavano via! Bravissimo!
CiclistaperCaso@
00lunedì 6 agosto 2012 09:31

Sono letteralmente senza parole !!!

Cioè non trovo le parole giuste per congratularmi per le tue IMPRESE !!!


GRANDE, GRANDE, GRANDE, GRANDE, GRANDE [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

Ciao

Giorgio
Pedale Pazzo
00lunedì 6 agosto 2012 11:30
3 Giorni Grandiosi almeno quanto il tuo Entusiasmo =)
Vedo23
00lunedì 6 agosto 2012 13:29
Per ora ho letto il racconto del primo giorno: grandissimo!!! Quando mi avevi chiesto qualche dritta mi sembravi molto molto scettico sulla possibilità di fare assieme quelle salite, e invece... [SM=g27988] E con quel meteo iniziale: bravissimo!

Guardando l'ultima foto del primo giorno mi viene però un dubbio: mica ti sarai fermato lì?!?! L'arrivo del Tour è nella parte alta del paese, dopo aver attraversato il ponte di legno, aver superato qualche rotonda in falsopiano e aver affrontato l'ultimo drittone ripido, dove ci sono diversi cartelli, qualche struttura particolare e spesso c'è anche un podio.
Lo striscione della tua foto potrebbe riferirsi a qualche altra manifestazione, per la quale magari non volevano bloccare tutto il paese. Da lì all'arrivo "tradizionale" ci sarà circa un chilometro.

Giorgio
Vedo23
00lunedì 6 agosto 2012 13:40
Grandissimo anche per il secondo giorno!!
Due signore salite... Sei stato veramente coraggioso, anche considerando le fatica del giorno prima, e se ci mettiamo anche l'allenamento che (se permetti e non ti offendi) era piuttosto scarso (il che aggiunge merito alla tua impresa anziché toglierlo, sia chiaro!!). [SM=g28002] [SM=g28002]

Non mi ricordo il finale dell'Izoard da quel lato e in discesa è difficile capire con precisione la pendenza, quindi non saprei dire. Invece l'altimetria dell'Agnello francese mi sembra buona, considerando che fa la media chilometrica e qualche piccolo tratto lo "sfuma". Per esempio ci sono più rifiati di quanto sembrerebbe dall'altimetria! Però non direi che gli ultimi 3 Km sono costanti al 9/10%, perchè qualche breve rifiato c'è e per quello credo che in fondo l'altimetria del sito sia corretta.
In ogni caso il finale dell'Agnello è sempre un calvario o poco meno, anche per il vento spesso forte e perchè, in ogni caso, si è già fatto tanto dislivello e tanti chilometri, senza considerare poi la quota molto elevata...

Mi ripeto un'altra volta: sei stato bravissimo e hai fatto bene ad approfittare di questa ghiottissima occasione!! Alla tua età sono in pochi ad avere queste salite nel palmares! [SM=g27988]

Giorgio

PS: leggendo i dati che hai aggiunto dopo credo che tu abbia capito da solo dove fosse il vero arrivo dell'Alpe d'Huez.
mauro 72
00lunedì 6 agosto 2012 14:11
Bravissimo, complimenti.
Il primo giorno in particolare sei stato un vero duro!
Io con quelle condizioni avrei girato la bici, al Galibier fa freddo quando c'è i sole, non oso immaginare in mezzo a quei nuvoloni.

Incredibile, siamo stati in cima all'Agnello lo stesso giorno, a poche ore di distanza. Per poco non ci si incontrava.

Davvero complimenti, ora chi ti ferma più?

Grande!!!
gibosimoni
00lunedì 6 agosto 2012 14:45
Intanto...

...GRAZIE VERAMENTE A TUTTI PER I NUMEROSISSIMI COMPLIMENTI,
mi fanno un gran piacere!


Poi rispondo a Giorgio: certo che no, lì dove mi vedi ho fatto la foto migliore, ma sono arrivato fino all’arrivo del TdF, che però è contrassegnato solo da un mini cartello, che dalla foto non si vede quasi, così ho postato questa.
Comunque, è un 1 km abbondante per dare soddisfazione agli abitanti del posto perché praticamente attraversa tutta la cittadina senza mai salire, se non chè gli ultimi 100 metri dopo la rotondina sul viale degli impianti, dove è posto il traguardo.



P.S. Non avevo ancora letto il secondo commento quando ho scritto questo, non mi offendo ovviamente, è la pura verità, con questi a occhio (quando ho un secondo farò il calcolo preciso) saranno sì e no 600 km (quindi nemmeno 500 nelle gambe all’inizio) nel 2012, che è esagerato, 2012 significa da giugno [SM=g27987]
Per l’Agnello, mi sembra ottima come salita, e forse sì gli ultimi Km non sono al 9-10 % medio, ma li sembravano a me sfinito [SM=g27987] , e infatti riguardando l’altimetria mi sembra più che ottima, ciò che però ancora non capisco è il perché parta da Guillestre, che non c’entra assolutamente niente con l’inizio salita!
Invece riguardando con calma l’Izoard, mi sembra un pelo blanda specie nel finale rispetto alla realtà [SM=g27988]

Grazie Mirko, gisego, Case, esagerato CpC [SM=g27987] , PedalePazzo, grazie mille Mauro, considera anche che avevo solamente i vestiti che si vedono dalla foto, maglia mezze maniche e mantellina leggera leggera antivento inzuppata, soprattutto per questo ho patito il freddo. Peccato per il mancato incontro! [SM=g27988]
Qui sul mio album su Facebook ci sono tutte le foto

Tutte le foto 3 Giorni in Francia

La fine del racconto:

Terzo ed Ultimo giorno, Lunedì 30 Luglio







Sveglia con colazione, la giornata è fantastica. Giro con shopping a Briançon per l’acquisto di cartoline e souvenirs, poi passeggiata sul muro per raggiungere la rocca alta, molto suggestiva e caratteristica. Infine, ancora, per l’ultima volta, bici: la breve e facile (rispetto alle salite precedentemente affrontate) ascesa al paese di Montgenevre, caratterizzata da molto caldo, tempo bello, traffico mediamente alto e una fatica accumulata dai due giorni precedenti devastanti. Giunto in vetta, pranzo al ristorante, e poi via in auto verso Claviere e l’Italia, per rientrare a casa.

MONTGENEVRE, DA LA VACHETTE
KM 7.3 – TEMPO 38’20”
VELOCITA’ MEDIA 11,4 KM/H
INIZIO/FINE 1356/1840 DISLIVELLO 484
PEND MED 6,6 % VAM 757





Bilancio conclusivo: sicuramente i 3 giorni più belli della mia breve carriera ciclistica fino ad ora. Soddisfazione, gioia, fatica ma ripagata tutta, queste sono le principali sensazioni a freddo. Tanta salita, bellissima, strade che hanno fatto la storia del Tour de France percorse sotto la mia Carnielli, bagnate e afose. Alla fine la fatica è stata tantissima, però rifarei tutto quanto, ne è valsa la pena: la mia classifica dei momenti ciclistici più belli va aggiornata, il Col d’Agnel supera senza problemi la discesa del Pordoi verso Arabba, il Giro dell’Elba, San Pellegrino in Alpe. E spero in futuro di poter percorrere nuove vie in terra Francese, è stato un arrivederci!

Il totale:

KM 144.3 – TEMPO 9h15’
VELOCITA’ MEDIA 15,6 KM/H
DISLIVELLO TOTALE 5463 m
Uscite 2 (+1)
KM MEDI PER USCITA 64,5*
DISLIVELLO MEDIO PER USCITA 2481,5*
*(Senza considerare il Monginevro)

Grazie ancora a tutti, ciao e buone pedalate! [SM=g27988] [SM=g27989]
fricius
00martedì 7 agosto 2012 00:03
Dalle foto sì vede che sei arrivato in cima all'Agnello nell'ora più bella del tardo pomeriggio, con la luce radente e l'aria sottile. E' sempre una sofferenza, ma di quelle belle, che sì ricordano per una vita. [SM=g28002]
SuperIannellus
00lunedì 13 agosto 2012 08:33
Tanti, tanti complimenti! Certo che se il buongiorno si vede dal mattino, a 30 anni avrai scalato mezza Europa!
Jack.ciclista
00lunedì 13 agosto 2012 10:29
Re:
fricius, 07/08/2012 00.03:

Dalle foto sì vede che sei arrivato in cima all'Agnello nell'ora più bella del tardo pomeriggio, con la luce radente e l'aria sottile. E' sempre una sofferenza, ma di quelle belle, che sì ricordano per una vita. [SM=g28002]




Confermo !!

Jack.ciclista
00lunedì 13 agosto 2012 10:29
Re:
SuperIannellus, 13/08/2012 08.33:

Tanti, tanti complimenti! Certo che se il buongiorno si vede dal mattino, a 30 anni avrai scalato mezza Europa!




Confermo !!! [SM=g28002]
Prealpi_NordOvest
00martedì 14 agosto 2012 23:02
Grande!

Ti sei già fatto delle signore salite! super-complimenti [SM=g27987]


nisky
00lunedì 20 agosto 2012 16:05
bravo e complimenti!la francia seppur con alpi meno belle delle nostre a livello ciclistico da enormi soddisfazioni e divertimenti!strade da leggenda con grande cultura per il ciclismo!L agnello mi manca e deve essere stupendo!ancora complimenti
ceemo
00martedì 21 agosto 2012 23:18
Complimenti!
Di salitomani già alla tue età non se ne vedono, quidni comlimenti doppi. [SM=g28002] [SM=g28002]
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