Giorno 2: Domenica 29 Luglio '12
Dopo la prima epica giornata, mezza bagnata mezza afosa, la sera le gambe sono decisamente imballate. Una doccia rigenerante e una bella cena mi danno una grossa mano, così come un bel sonno ristoratore. Al mattino, la giornata è totalmente diversa dal Sabato: la luce del sole è l’unica cosa che si riesce a vedere sui picchi alpini, e solo qualche innocua nuvoletta bianca passa qua e là. A dire il vero le gambe non sono delle migliori (per dirla con un eufemismo), ma la giornata è troppo bella e l’occasione è troppo ghiotta per “buttare” un giorno così. Quindi colazione abbondante e poi via sui pedali: la direzione è opposta a quella del Sabato, vado verso Sud-Ovest, verso Briançon e la fine di Serre Chevalier. Attraversata la magnifica cittadina alpina (bassa), raggiungo la mini-rotonda dove un cartello segna l’inizio di un’altra salita epica: il
Col de l’Izoard.
Soffro subito i primi 2-3 km per le fatiche del giorno precedente, anche se fisicamente non sto male, mentre le gambe per il momento sono tronchi di acero. Il piccolo tratto di falsopiano giunge come una manna dal cielo, e alla ripartenza del tratto in salita le gambe cominciano a carburare e vado su molto spedito (per i miei standard ovviamente). A
Le Laus ultima sosta borraccia, mi rinfresco con acqua ghiacciata deliziosa, e poi riparto, per il tratto più duro, che però affronto abbastanza bene. Gli ultimi 8 km all’8-9 % medio passano, lentamente ma passano, e comincio a soffrire soltanto gli ultimi 4, dove mi sembrano non finire mai.
Piccola parentesi: non so quanto siano corretti i cartellini a bordo strada, ma sicuramente l’altimetria di salite.ch è troppo blanda, con addirittura gli ultimi 2 km al 6 % quando invece non stacca mai dal 8 % medio fino in cima. Comunque, molto affaticato raggiungo finalmente la stele dei
2360 metri del Colle, con grande soddisfazione. Mi riposo, foto di rito, spuntino e fotografie ancora, poi discesa sulla stessa strada per recuperare l’auto, con foto qua e là della bellissima giornata alpina. Come prima salita, con il trittico Lautaret-Galibier-Alped’Huez nelle gambe posso ritenermi soddisfatto!
COL DE L’IZOARD, DA BRIANCON
KM 20,5 – TEMPO 1h42’40”
VELOCITA’ MEDIA 12 KM/H
INIZIO/FINE 1220/2361 DISLIVELLO 1185 m
PEND MED 5,9 %
VAM 667
Trasferimento auto sulla stessa strada per la discesa dal versante Sud verso il Queyras, e di nuovo bici poco dopo il paesino di
Chateau-Queyras (la rocca è veramente arroccata!
). Un paio di Km di riscaldamento sullo stradone che porta a
Ville Vieille, e poi si ricomincia, ancora, a salire: con le gambe affaticatissime, comincia la lunghissima ascesa al
Col d’Agnel!
Nei primi tratti, il caldo la fa da padrone, con le gambe che soffrono la fatica del giorno precedente e dell’Izoard. In più anche un vento molto variabile ma sempre con una discreta potenza, che talvolta mi spira in faccia e mi fa durare un picco di fatica in più. Dopo 4-5 km di ascesa entro in crisi, la salita non molla ancora e le gambe girano sempre più impastate, in più finisco l’acqua e la sete mi attanaglia. A
La Rua Queyras vado avanti a stento, con un tratto al 15 % che mi spezza. Esco dal paesino ed i tornanti al vento non mi danno granché sollievo. Finalmente raggiungo
Fontgillarde, e quella buonissima (almeno la sete me l’ha fatta sembrare così
) fontana all’inizio del borgo. Mi fermo, mi rinfresco (il caldo non è ancora cessato), mi abbevero e mangio in gran quantità. La fontana mi salva, e alla ripartenza è tutt’altra storia: riesco ad andar su bene, e il panino mangiato alla piccola baita (
chez Mem’s) a 10 Km dalla vetta mi rimette in forze quasi totali. Quasi, perché gli ultimi 10 km sono i più duri (
altra parentesi: salite.ch mi sembra che faccia acqua anche qui, con l’altimetria che parte da Guillestre – ma perché? – considerando anche 20 km di superstrada che portano da Guillestre a Ville Vieille, e con sezioni delle pendenze nel tratto finale ancora una volta blande rispetto alla realtà), non si scende mai sotto 8-9-10 % medi di pendenza.
Parto bene, ma dopo poco la fatica mi riattanaglia di nuovo: stavolta non è fame o sete, è solo e soltanto fatica vera, con le gambe che non ne possono più, e stanchezza anche fisica. I km non passano mai, e nei tratti di tornanti dove cambio direzione, il vento contrario mi fa spostare a passo d’uomo. Il panorama che vedo a picco dalla strada è uno spettacolo, e leggermente allieva la fatica e mi spinge a proseguire. La strada va sempre più su, comincio a vedere lassù minuscolo il Passo, mentre la strada si fa sempre più brulla e con panorami sempre più belli. A 5 km dal traguardo, smetto di pedalare con le gambe: vado su solo per inerzia e per convinzione di dover arrivare in vetta, con il cuore. Gli ultimi 3 km, sempre più duri e fissi sul 9-10 %, non mi danno scampo, ma non prendo nemmeno in considerazione l’idea di fermarmi e tornare indietro. Al piccolo parcheggio qualche comitiva mi vede arrancare e mi incita, manca solo un km, ma non finisce mai. Finalmente, dopo quasi 2 ore sotto sforzo in salita, arrivo in vetta: esplodo di gioia vedendo che panorami magnifici trovo davanti, sia dal versante del Queyras dal quale sono salito, sia dal lato Cuneese. La fatica è ripagata fino all’ultimo sforzo. Questa salita non sarà la più dura che ho affrontato, ma per la fatica dovuta al giorno precedente e all’Izoard resterà sicuramente la mia preferita per diverso tempo. Arrivare in cima e vedere km di strada abbarbicata sul crinale fino a fondo valle, e pensare che l’ho appena percorsa, è stata una soddisfazione incredibile. Foto, foto, silenzio ad ascoltare il vento freddo e guardare la natura, poi alla fine, ritorno all’albergo.
CE L'HO FATTA!
Ecco un piccolo video che ho costruito lungo l'ultima ascesa
COL D’AGNEL, DA VILLE VIEILLE-QUEYRAS
KM 20,9 – TEMPO 1h56’
VELOCITA’ MEDIA 10,8 KM/H
INIZIO/FINE 1380/2744 m DISLIVELLO 1364 m
PEND MED 6,5 %
VAM 706
TOTALE
KM 65 – TEMPO 4h20’
VELOCITA’ MEDIA 15 KM/H
DISLIVELLO TOTALE 2600 m
Quasi 4 ore in salita..
P.S. Mi sono dimenticato i dati delle salite della giornata di ieri:
COL DU LAUTARET, DA LA SALLE LES ALPES
KM 19.1 – TEMPO 1h5’
VELOCITA’ MEDIA 17,6 KM/H
INIZIO/FINE 1370/2057 m DISLIVELLO 687 m
PEND MED 3,6 %
VAM 634
COL DU GALIBIER, DA COL DU LAUTARET
KM 8.5 – TEMPO 48’40”
VELOCITA’ MEDIA 10,5 KM/H
INIZIO/FINE 2057/2642 m DISLIVELLO 585 m
PEND MED 6,9 % VAM 721
ALPE D’HUEZ, DA BOURG D’OISANS
KM 12,5 – TEMPO 1h24’25” (arrivo paese, 1h31’30” arrivo TdF)
VELOCITA’ MEDIA 8,9 KM/H
INIZIO/FINE 744/1795 DISLIVELLO 1051 m
PEND MED 8,4 % VAM 747
Le imprese sono compiute, e raccontate. Nel terzo giorno, solo una salita di “rifinitura” per il viaggio di ritorno in Italia. Bellissimo soggiorno, salite fantastiche e soddisfazione immensa!
Grazie ad Emiliano ed a fricius per i complimenti, la discesa del Galibier è stata a dir poco problematica