da gazzetta.it
Elkann: rivoluzione volley
A Milano le prime parole da presidente della Sparkling: "Dopo il calcio, la vela e i motori un'altra sfida. Servono, idee, progetti, obiettivi. Lanciamo un codice etico e modernità comunicativa". E sulla Juventus: "Tifo per lo scudetto, bene Chiellini e Palladino"
MILANO, 23 novembre 2007 - Etica, modernità, progetti. Per capire l'amibizione basta dire che il credo di una persona - Lapo Elkann - sposa un squadra, la Sparkling Milano, con l'obiettivo di rivoluzionare un sport: la pallavolo. "Che in comune con il calcio - dice - ha solo un pallone". Dunque una sfida.
ETICA - Tutto parte dal marchio "Italia Indipendent" con cui Lapo Elkann è entrato nel mondo della moda. Un simbolo "_._" che nel linguaggio morse è "K" e significa "trasmettere". Valori, anzitutto: la Sparkling Milano del patron Claudio Giovanardi (neopromossa in A1) lancia il codice etico, una clausola contrattuale che impegnerà i giocatori in un programma sociale fuori dal campo. Diversi gli ambiti, dalle società sportive dilettantistiche agli oratori, con particolare attenzione a disabili, anziani, minori a rischio e indigenti. La squadra metterà a disposizione un totale di 260 ore nell'arco dell'anno (due ore mensili per ciascun atleta) per vivere in prima persona l'esperienza.
NUMERI - Nel mondo di Lapo Elkann, nulla è casuale: nato il 7 ottobre 1977, fa di questo numero il suo filo conduttore aziendale e non: il vaso di fiori griffato? 77 euro; gli occhiali in fibra di carbonio? Da 1007 euro. Ma per la conferenza stampa sceglie d'indossare la maglia numero 12, quella del capitano Ricky Spairani: "Oggi non parlo di calcio - dice il nuovo presidente - l'attenzione è sul volley. Per quest'anno puntiamo alla salvezza ma l'obiettivo è riportare Milano ai massimi vertici". Ed ecco il turbillon di propositi: "C'è voglia di crescere a 360°, oneri e onori, passione e professione per un matrimonio con la pallavolo che è anzitutto filosofico. Porteremo modernità comunicativa".
IL RESTO - In realtà, qualche parola sulla Juventus e sulla Nazionale, viene pronunciata: "Ho visto le partite dell'Italia - conclude Elkann - e mi è piaciuta. Mi sono piaciuti, in particolare, Chiellini e Palladino. Tifo per il fatto che la Juventus resti in corsa per lo scudetto. Mi dispiace, però, che l'Inghilterra non si sia qualificata all'Europeo". Quanto alla scelta tra stadio e palazzetto, nessuna preclusione per il 30 enne di casa Agnelli: "Mi vedrete da entrambe le parti, allo stadio parlerò di calcio, al palazzetto di pallavolo".