Le due sorelle
"E' solo un libro, porca bomba!" "E vabbè, ma non c'era bisogno di offendere la mia mamma!"
Ordunque, questo numero tenta di staccarsi dalla recente tendenza all'autoconclusività, dovendo a quello che lo precede il filo conduttore della storia e accennando a una futura ispezione superiore (sulla licenza di Elena e sui domatori della casa accanto), cosa che forse-magari-chissà avrà una certa importanza nei prossimi numeri.
In questo, intanto, ci sono da un lato le indagini di Elena a seguito della richiesta del trasparente a Kamalandu-si, in compagnia di una male assortita scorta (Bombo e Sgnakuz-bu) e dall'altro i problemi di scuola (anzi, di scuol
e) e di lavoro degli Zick padre e figlio.
A partire da questi ultimi, Zick si ritrova, causa sonnolenza, con doppi compiti sia per la scuola normale che per quella dei domatori e, oltre ad occuparsi dei suddetti, gli tocca anche escogitare un modo per aiutare Zob a trovare un lavoro in cui non litighi col capo (come capita con Greta - divertente intermezzo da un paio di tavole).
Elena nel frattempo, "orfana" di uno Zick distratto dai compiti, si lancia in una delle sue indagini non troppo pianificate: seguendo le evanescenti tracce di Marianne Sachs, passa dalla sua casa a quella della vicina, a liceo di Oldmill, alla gelateria, sempre portandosi dietro quelli che, agli occhi degli spiriti neri di Oldmill, non sono altro che due succosi bocconcini.
Qui i tre vengono raggiunti più o meno telepaticamente da Zick (grazie al limbo) e avvertiti della grossa minaccia presente nel quartiere: un Fuoco Buio (uno dei peggiori tipi di spettri neri) che si mette poi a inseguirli fin dentro al cantiere della metropolitana. Dopo un rocambolesco inseguimento per i binari, Zick, Elena & co sembrano avere la peggio, finchè una potentissima luce (l'unica cosa in grado di indebolire lo spettro) non permette a Zick di dissolverlo.
Le responsabili della luce sono le gemelle Sachs, anzi lo è più che altro Catherine, il trasparente che ha indirizzato le ricerche di Elena perchè sua sorella Marianne la seguisse e si rassegnasse finalmente alla sua natura di fantasma: Marianne non aveva mai accettato la sua morte ed aveva sprecato la sua energia per costruirsi una vita tangibile quanto illusoria, rischiando di diventare uno spirito nero.
Rischio sventato, adesso che le due sorelle si dirigono insieme verso la luce, lasciando le ultime due tavole della storia alle liete fini.
E così Monster Allergy esplora ancora una volta il tema della morte, stavolta "vista" attraverso gli occhi di una persona per cui l'aspetto fisico era così importante da portarla per anni a far finta di essere viva, sprecandosi in una serie di piccole azioni e di rapporti coi viventi (la vicina cieca, ad esempio o l'uso di tv e segreteria telefonica), rischiando di perdere se stessa e la memoria che aveva cercato di conservare per diventare come il fuoco buio che fa più in generale da antagonista nella storia, sceso in fondo al proprio abisso e condannato a vagare privo di ricordi e spinto dalla sola fame.
Non che per questo manchino azione e scene comiche: inseguimenti e ricerche da una parte e battute e scene più leggere (appannaggio in buona parte degli adulti) dall'altra, fanno sì che la storia si sviluppi alternando le varie sottotrame fino alla loro congiunzione e al finale chiarificatore... forse quest'ultimo merita una seconda lettura per apprezzare meglio il momento poetico in cui le due gemelle si palesano e l'
essere o non essere Shakespeariano diventa testimonianza della comprensione di Marianne della sua essenza soprannaturale.
Nella media disegni e colori, con una nota di merito al Bombo caraibico e alla copertina in cui viene evidenziato il contrasto tra quelli che sembrano essere gli estremi della vita soprannaturale: il Fuoco Buio e il Trasparente.
[Modificato da LK 13/07/2005 21.35]