[Monster Allergy] #22

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LK
00mercoledì 13 luglio 2005 21:04
Le due sorelle

"E' solo un libro, porca bomba!" "E vabbè, ma non c'era bisogno di offendere la mia mamma!"

Ordunque, questo numero tenta di staccarsi dalla recente tendenza all'autoconclusività, dovendo a quello che lo precede il filo conduttore della storia e accennando a una futura ispezione superiore (sulla licenza di Elena e sui domatori della casa accanto), cosa che forse-magari-chissà avrà una certa importanza nei prossimi numeri.
In questo, intanto, ci sono da un lato le indagini di Elena a seguito della richiesta del trasparente a Kamalandu-si, in compagnia di una male assortita scorta (Bombo e Sgnakuz-bu) e dall'altro i problemi di scuola (anzi, di scuole) e di lavoro degli Zick padre e figlio.
A partire da questi ultimi, Zick si ritrova, causa sonnolenza, con doppi compiti sia per la scuola normale che per quella dei domatori e, oltre ad occuparsi dei suddetti, gli tocca anche escogitare un modo per aiutare Zob a trovare un lavoro in cui non litighi col capo (come capita con Greta - divertente intermezzo da un paio di tavole).
Elena nel frattempo, "orfana" di uno Zick distratto dai compiti, si lancia in una delle sue indagini non troppo pianificate: seguendo le evanescenti tracce di Marianne Sachs, passa dalla sua casa a quella della vicina, a liceo di Oldmill, alla gelateria, sempre portandosi dietro quelli che, agli occhi degli spiriti neri di Oldmill, non sono altro che due succosi bocconcini.
Qui i tre vengono raggiunti più o meno telepaticamente da Zick (grazie al limbo) e avvertiti della grossa minaccia presente nel quartiere: un Fuoco Buio (uno dei peggiori tipi di spettri neri) che si mette poi a inseguirli fin dentro al cantiere della metropolitana. Dopo un rocambolesco inseguimento per i binari, Zick, Elena & co sembrano avere la peggio, finchè una potentissima luce (l'unica cosa in grado di indebolire lo spettro) non permette a Zick di dissolverlo.
Le responsabili della luce sono le gemelle Sachs, anzi lo è più che altro Catherine, il trasparente che ha indirizzato le ricerche di Elena perchè sua sorella Marianne la seguisse e si rassegnasse finalmente alla sua natura di fantasma: Marianne non aveva mai accettato la sua morte ed aveva sprecato la sua energia per costruirsi una vita tangibile quanto illusoria, rischiando di diventare uno spirito nero.
Rischio sventato, adesso che le due sorelle si dirigono insieme verso la luce, lasciando le ultime due tavole della storia alle liete fini.

E così Monster Allergy esplora ancora una volta il tema della morte, stavolta "vista" attraverso gli occhi di una persona per cui l'aspetto fisico era così importante da portarla per anni a far finta di essere viva, sprecandosi in una serie di piccole azioni e di rapporti coi viventi (la vicina cieca, ad esempio o l'uso di tv e segreteria telefonica), rischiando di perdere se stessa e la memoria che aveva cercato di conservare per diventare come il fuoco buio che fa più in generale da antagonista nella storia, sceso in fondo al proprio abisso e condannato a vagare privo di ricordi e spinto dalla sola fame.
Non che per questo manchino azione e scene comiche: inseguimenti e ricerche da una parte e battute e scene più leggere (appannaggio in buona parte degli adulti) dall'altra, fanno sì che la storia si sviluppi alternando le varie sottotrame fino alla loro congiunzione e al finale chiarificatore... forse quest'ultimo merita una seconda lettura per apprezzare meglio il momento poetico in cui le due gemelle si palesano e l'essere o non essere Shakespeariano diventa testimonianza della comprensione di Marianne della sua essenza soprannaturale.
Nella media disegni e colori, con una nota di merito al Bombo caraibico e alla copertina in cui viene evidenziato il contrasto tra quelli che sembrano essere gli estremi della vita soprannaturale: il Fuoco Buio e il Trasparente.

[Modificato da LK 13/07/2005 21.35]

Gorthan
00mercoledì 13 luglio 2005 21:15
Re:

Scritto da: LK 13/07/2005 21.04
alla copertina in cui viene evidenziato il contrasto tra quelli che sembrano essere gli estremi della vita soprannaturale: il Fuoco Buio e il Trasparente.

Che guarda a caso richiama il simbolo dello Yin e dello Yang...

A breve: il giudizio di Gorthan
Successivamente: disinfestazione scarafaggi
LK
00giovedì 14 luglio 2005 11:44
Un erroruccio: nelle pagine 38/39 l'annuario che cade è quello del 1919 mentre a pag 50 Marianne dice di aver voluto portar via quello del 1929.


Wago
00venerdì 15 luglio 2005 01:25
Dopo un lungo periodo di stanca, Monster Allergy sembra tornare a mostrare almeno un po' di grinta. Grazie alle sue concelebrate doti di sceneggiatore, Bruno Enna riesce a fare del "solito" numero autoconclusivo (anche se sulla questione ci sarebbe da spendere qualche parola in piu') un episodio che vale la pena di essere letto.
La trama e' gia' stata sintetizzata da Lk: mi limitero' dunque a fare considerazioni piu' generali o specifiche. Fondamentale nell'economia dell'episodio e' il ritorno ad Oldmill e dunque dell'ambientazione "casalinga" che tanto amiamo: la scuola "normale", i mostri dell'oasi, il quartiere, la biblioteca, il negozio di fiori. Lontani i toni epico-corali che avevano caratterizzato l'ultimo ciclo, al centro della vicenda sono in primo luogo Zick, Elena e la famiglia Zick. E cio' e fuor d'ogni dubbio molto bene.
Forte della ritrovata dimensione quotidiana, l'episodio trova spazio per quelli che, oramai quasi un anno fa, erano i "consueti" quadretti comici che alleggerivano la narrazione, fornendo al contempo spunti di analisi e scoperta delle caratteristiche dei personaggi. E cosi' ecco che con piacere torniamo a divertirci per la sbadataggine di Elena, i litigi tra Zob e Greta, i maldestri cammuffamenti di Bombo e Sgnakuz Bu, le divergenze lessicali tra Elena e Bombo ("Porca Bomba!" "Non c'era bisogno di offendere la mia mamma!", magistrale).
Ancora, il numero verte fortemente sulle dinamiche familiari, nelle quali il ritorno dei "nonni Zick" sembra inserirsi bene e dare nuova linfa all'evoluzione dei rapporti interpersonali.

In tutto questo, Enna infila una trama portante, quella del trapasso di Marianne, che non abbaglia per originalita' o lirismo come Enna ci ha abituati altrove, ma senza dubbio e' gestita in maniera abile e discreta, senza paura di toccare in maniera non ipocrita un tema come la morte (ed e' gia' la seconda volta, come e' stato fatto notare). Forse Shakespeare e' cacciato dentro un po' a forza, ma la tematica dell'"accettazione della morte" data da Enna e' sorprendentemente adulta e profonda per un fumetto rivolto a dei bambini.
La presenza del Fuoco Buio sembra essere essenzialmente un espediente per mantenere il ritmo nella parte centrale del fumetto e condurlo (sbrigativamente) alla conclusione, alla quale forse ruba un po' di spazio. Tuttavia, la dualita' luce-ombra, poco enfatizzata nella storia, e' un buono spunto e potrebbe mostrarsi importante in seguito.

Non mi hanno entusiasmato i disegni, a tratti goffi e poco dettagliati e in genere inferiori alla elevatissima media della testata. Ho impressione che la responsabilita' di questo vada almeno parzialmente attribuita all'inchiostratura poco paziente.

Infine, un'ultima considerazione sull'andazzo generale della serie: finalmente MA sembra accennare alla ripresa, e forse si puo' supporre che abbia trovato una nuova formula, se non vincente almeno soddisfacente, nella successione di storie autoconclusive che si introducono a vicenda. Se anche cosi' non fosse, sembra perlomeno che ci sia una volonta' di ripristinare un'evoluzione degli elementi portanti del fumetto (le dinamiche fra personaggi, l'ambientazione) laddove non si voglia tornare a una consequenzialita' stretta della trama principale.
Rebo I
00domenica 17 luglio 2005 11:44
Niente da aggiungere in più a quanto già detto... Storia buona e disegni non male, anche se inferiori rispetto a quelli dello scorso numero. Noto che la trama di Enna giustifica l'aspetto "informe" del trasparente, su cui avevo avuto qualcosa da ridire (l'aspetto "informe", infatti, ora è funzionale a non rendere riconoscibile la sorella al lettore...).
Grrodon
00martedì 19 luglio 2005 14:52
Con un ritardo di cui mi scuso ecco a voi il mio parere:

Bello. Finalmente una storia con un senso.
Non m'illudo per adesso che con questo numero MA si allontani dai binari dell'autoconclusività, ma devo dire di aver apprezzato non poco l'aggancio al numero precedente e a quello successivo.
Se non altro Le due Sorelle è una storia che ti lascia qualcosa. La poeticità della morte, il senso di trasognata accettazione di essa, il presunto handicap della voglia sul viso, tutte tematiche assai intriganti, reminiscenze di ciò che in origine doveva essere Monster Allergy.
Altro punto notevole: il ritorno delle atmosfere dei primi numeri. E non solo le quattro mura domestiche, ma anche la scuola. La straripante invadenza degli altri domatori non sussiste più, tutti i pargoli sono stati oramai assorbiti dal ruolo di compagni di classe di Zick, e di conseguenza adesso rendono variegato lo sfondo senza rubare quindi la scena a Zick ed Elena, tornati ad essere più protagonisti che mai.
L'unico che non ne vuole sapere di stare al suo posto è Zob, che appena può invade il campo con strane scommesse e problemi di disoccupazione.
Ho trovato poco inserito nella vicenda il fuoco buio. Mi aspettavo che nel finale si scoprisse avere a che fare con le due sorelle e invece così non è stato. Peccato.

Carina la prima tavola, banalotta la seconda. Non capisco perchè ci sia la scheda dell'agente Jackson.

In sostanza: molto bello. Mi piacerebbe che toccassero più spesso la tematica escatologica.

Next: La forma dell'ombra.
MagicAmbra
00martedì 26 luglio 2005 21:59
(Risparmio il solito pacco di scuse per il ritardo, il piccì è rimasto impacchettato per un pò).

La tanto sperata ripresa sembra esserci. Il numero, intendiamoci, qualche pecca ce l'ha. O almeno, qualcosina stona. Ma è già un bel passo avanti rispetto ai numeri scorsi. Quello che c'era da dire è già stato detto, la storia merita una seconda lettura per essere apprezzata (soprattutto nella sequenza delle due gemelle), il fuoco buio pare il solito mostrone di turno infilato a forza giusto per metterci un antagonista, ma secondo me meritava più attenzione. Ma in linea generale, niente da dire. MA ha riottenuto quella comicità unica e quell'atmosfera particolare che la contraddistingue. Trovate come il limbo e il rasta...bè, notevoli. E poetico, e molto maturo, il modo in cui sono stati trattati certi temi. Disegni..bof, non ho visto niente di sconvolgente.
Resta il fatto che le storie autoconclusive non mi fanno impazzire, e gradirei iniziassero con una nuova serie al più presto.

[com'è bello vedere la sorellina snob e la cuginetta impegnate a leggere appassionate Monster Allergy..dopo mesi e mesi di speranze..[SM=x68102] ]
"Si giunge al mattino soltanto attraverso le ombre della notte."

(J.R.R.Tolkien)

[Modificato da MagicAmbra 26/07/2005 22.07]

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