Come sarà la Moto2

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feromoto
00martedì 19 maggio 2009 21:35
Moto2: ecco motore e regolamento


Stesso propulsore per tutte le moto che correranno la Moto2: sarà derivato dall'Honda CBR 600

Tutti i piloti correranno con un propulsore derivato dalla Honda CBR 600 fornito gratuitamente dall'Irta e utilizzabile solo per gare e test ufficiali. Non ci sarà il monogomma. Iscrizioni aperte al Mugello

Entro fine maggio si chiudono le preiscrizioni al mondiale Moto2 del prossimo anno. Il "bando di concorso" riguarda soprattutto i team privati della MotoGp, invitati caldamente a seguire questa nuova avventura del motomondiale. Si diceva che mancano specifiche tecniche, eccole, da fonte ufficiale.
Il motore è derivato dall'Honda CBR 600 (quattro cilindri 600 cc) e i team sono stati consigliati a sviluppare le ciclistiche attorno ad un motore di serie. Quindi quello Moto2 avrà le stesse misure e identici attacchi. Il sistema di alimentazione sarà identico a quello di serie, almeno nelle misure esterne. La centralina elettronica potrà avere diverse mappature, ma in numero limitato (non ancora deciso) e il regime massimo di rotazione concesso sarà di 16.500 giri\minuto.
Ancora da decidere il tipo di frizione che potrà essere a secco o in bagno d'olio, soluzione, quest'ultima, poco racing. Il cambio non sarà estraibile. La Honda fornirà rapporti adeguati alle esigenze. Nel caso ci fosse qualche costruttore in cerca di ispirazione, saranno disponibili progetti al CAD.
La Honda consiglierà ai tecnici come lavorare su air box e scarichi che saranno lasciati al costruttore, in ogni caso il limite di rumorosità sarà di 115 decibel.
Il sistema di acquisizione dati avrà un numero fisso di sensori e verrà fornito al costruttore. Incredibilmente, visto che in MotoGP esistono, in Moto2 non ci saranno limiti alla capacità del serbatoio! Si sta trattando con un fornitore unico di carburante e lubrificante per contenere i costi. Non si useranno benzine standard, ma speciali.
Un capitolo molto interessante riguarda i pneumatici: non si parla di monogomma, ma di trattative con vari fabbricanti. La rosa è questa: Bridgestone, Michelin (che sta provando da mesi soluzioni per la nuova categoria) e Dunlop. In ogni caso cerchi da 17 pollici. Interpellato sul caso, il rappresentante di un "gommista" ha quantificato la fornitura per una stagione (telai di due moto) attorno ai 100.000 euro. Praticamente il costo di una moto! E adesso inizia la parte davvero interessante, ovvero la gestione.
I motori saranno gestiti direttamente dall'Irta (l'associazione dei team) e saranno trasportati direttamente da questa associazione. Potranno essere utilizzati solo nella Moto2 e non in gare di altri campionati, anche nazionali. Quindi nel CEV non corrono (e non correranno) mai Moto2 "vere", ma solo qualcosa di simile. I propulsori, le centraline e il materiale per l'acquisizione dei dati verrano forniti gratuitamente alle squadre iscritte al campionato. I motori potranno essere usati (anzi, saranno disponibili) solo per gare e test ufficiali. Per test e sviluppo i costruttori dovranno usare un motore CBR di serie.
I motori verranno distribuiti casualmente alle squadre e andranno restituiti all'organizzazione alla fine di gare o test ufficiali; solo in caso di gare che si susseguono settimanalmente i propulsori resteranno montati sulle moto. Verranno sigillati e non potranno essere aperti dalle squadre, le revisioni saranno fissate dal costruttore. In caso di rottura del motore, si potrà chiederne uno di scorta. Nei campionati nazionali si potranno usare le Moto2, ma con motori di serie e di minor potenza. Il prezzo non è stato fissato (un bell'affare al buio!) ma l'organizzazione garantisce un costo inferiore a quello della attuale 250. In attesa delle adesioni dei team della MotoGp (per ora nicchia solo Gresini, gli altri sembrano aver accettato), appuntamento al Mugello per conoscere i nomi dei primi iscritti. Il mondiale più strano di sempre, dove tutto è libero fuor che il motore, è già iniziato.
feromoto
00giovedì 28 maggio 2009 21:10
Rolfo in pista a Jerez ad un secondo dal record con la Moto2



Roberto Rolfo è tornato in pista, dopo le disavventure nel campionato Superbike, per provare sulla pista spagnola di Jerez de la Frontera, la Moto2 del Team Blu Sens.

Si tratta del prototipo con propulsore Honda Cbr 600, lo stesso che sarà alla base del motore che la Dorna fornirà a tutte le squadre che parteciperanno al prossimo Campionato del mondo 2010.

Giornata torrida, con temperatura esterna intorno ai 30° e 50° sull’asfalto. Nonostante questa situazione quasi al limite, Roberto dopo 6 ore di prove ha stabilito il suo miglior tempo in 1’44”3, a meno di un secondo dal giro più veloce stabilito in gara nello scorso Gran Premio di Spagna nella classe 250.

“Sono contentissimo di aver esordito a Jerez, una pista che mi è sempre piaciuta molto perchè vinsi nel 2004 la gara in 250 - ha detto il pilota torinese - Dopo la prova di oggi, la mia idea è che la Moto2 sarà veramente una categoria divertente perché la moto è una via di mezzo tra la scorrevolezza della classe 250 e la guida che richiede una quattro tempi. Sicuramente la versione definitiva che verrà usata nel mondiale avrà una cavalleria superiore e sarà certamente un prototipo ancor più evoluto, ma già così si intravvedono ampi margini di miglioramento.
Il tempo che ho fatto registrare mi rende particolarmente felice e mi auguro di poter guidare una di queste moto nel prossimo mondiale”.
feromoto
00giovedì 28 maggio 2009 21:12
Ci sono già richieste per 60 piloti



Moto2: quota 60. Bella cifra, se confermata. Significherebbe che l'intero Motomondiale ha aderito al progetto lanciato dalla Dorna. Le iscrizioni chiudono domani; 60 (il numero è quello dei piloti) sarebbero le richieste già pervenute. Nel qual caso, gli organizzatori dovrebbero scremare, considerando che in diversi circuiti è stabilito un numero massimo di posti in griglia di gran lunga inferiore (36). Per di più, sono gli stessi team che non desiderano una griglia troppo folta: la Dorna ha promesso ai partecipanti una sovvenzione che varia tra le 200 e i 250 mila euro, ma va da sé che, oltre un tetto massimo, per far posto ad altri, si ridurrebbe l'importo per ciascuna squadra.

Hanno risposto signorsì i team satelliti della MotoGP, con l'esclusione del Gruppo Francisco Hernando. La precedenza nella assegnazione va a loro; a seguire le compagini di 250. Comprese quelle iscritte lo scorso anno, anche se assenti in questo 2009: per esempio, il Team Campetella, che ne ha chiesto due . Poi, le squadre di 125.

Nereo Balanzin
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