Hexcana, innanzitutto colgo l'occasione per esprimerti la mia gioia nel vederti nuovamente fra noi; speriamo che duri
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Ad ogni modo, i modi per comunicare con le entità disincarnate sono diversi e molteplici: sedute spiritiche, invocazioni, medianità, strumenti divinatori, viaggi astrali... non esistono metodi propri del "culto degli antenati" che lascia semplicemente al fedele la scelta di decidere quale strumento utilizzare. Io preferisco la pratica sciamanica, secondo la ritualistica nord-africana e uso i tarocchi come strumento che offro ai miei antenati per esprimersi attraverso gli archetipi.
Per quanto riguarda la mia idea di reincarnazione, direi che non differisce di molto da quella induista (adottata dalla maggior parte dei sincretisti e dei neopagani). L'anima si incarna e si disincarna nel ciclo di nascita\vita\morte\rinascita in varie forme.
Io non credo vi sia un ordine preciso nelle forme assunte, quindi un'anima può inarnarsi come uomo, animale, pianta, roccia, elemento, eccetera, senza un ordine preciso se non quello più utile ai fini della propria evoluzione (processo teso a perfezionare sempre di più l'Essere). Secondo gli induisti il ciclo si ferma quando si raggiunge la perfezione, mentre io non ho un'idea del Grande Disegno... sinceramente non mi interessa sapere perché dovrei evolvermi, considerando il fatto che la vita senza evoluzione, a parer mio, è totalmente sprecata, quindi non mi serve un obiettivo per trovare la forza di migliorarmi.
Semplicemente non mi ci sono mai soffermato sul pensiero...