Da Pellizza a Carrà a Pavia con 70 opere

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!Serenella!
00lunedì 13 agosto 2007 14:02
PAVIA - Il particolare rapporto che importanti artisti a cavallo tra Ottocento e Novecento ebbero con il territorio pavese viene messo in luce dalla mostra 'Da Pellizza a Carra'. Artisti e paesaggio in Lomellinà, in programma dal 22 settembre al 18 novembre nel Castello Visconteo. Il percorso espositivo raccoglie una settantina di opere, tra dipinti e sculture, mettendo a confronto i maestri che hanno lasciato traccia della loro presenza in Lomellina (Pellizza da Volpedo, Pompeo Mariani, Angelo Morbelli, Antonio Fontanesi, Leonardo Bistolfi, Lorenzo Delleani Giovanni Boldini, Carlo Carrà, Aldo Carpi, Achille Funi, Felice Casorati, Giuseppe Amisani, Felice Bialetti) e artisti locali che con loro intrecciarono significativi rapporti (Ambrogio Raffaele, Luigi Bocca, Mario Ornati, Silvio Santagostino).

La rassegna (catalogo Skira) è divisa in quattro sezioni tematiche. La prima riguarda 'La committenza e la promozione degli artisti a fine Ottocento' e ricostruisce il ruolo che la borghesia imprenditoriale in forte ascesa ebbe nel promuovere l'arte figurativa. La ritrattistica e la scultura monumentale furono i due generi privilegiati da questa committenza, che oltre ad artisti locali si rivolgeva ad altri, già noti, provenienti soprattutto da Milano e da Torino, dove vi erano le principali scuole, incentrate sull' Accademia di Brera e sull' Accademia Albertina. E' in particolare ricostruita la presenza dello scultore simbolista piemontese Bistolfi anche in centri minori della Lomellina, insieme all'altro scultore locale Felice Bialetti.

La seconda sezione, 'Natura e realta' del mondo contadinò è invece dedicata all' ispirazione che la vita dei campi dette all' arte figurativa di quel periodo, in un territorio dove vi era anche la particolare attività delle 'mondine', addette alla coltura del riso. Pellizza da Volpedo, Morbelli, Delleani, Fontanesi, Mariani furono i più noti artisti che vennero ad esprimersi in questo territorio, dove operarono anche Casimiro Ottone, Emilio Galli, Luigi Bocca, Ambrogio Raffaele, Mario Ornati, Eugenio Spreafico. Il fertile rapporto che legò gli artisti lomellini all'Accademia di Brera è illustrato nella terza sezione. In quel periodo vi insegnarono Cesare Tallone, Ambrogio Alciati, mentre Enrico Butti resse la cattedra di scultura. Allievi pavesi come Luigi Barni, Romano Valori, Mario Ornati, Carlo Bocca, ebbero compagni di corso Carrà, Funi Carpi, con i quali strinsero forti rapporti. Un particolare rilievo viene dato a Gian Filippo Usellini, allievo di Alciati, per il singolare rapporto con il territorio vigevanese, dove ha lasciato il ciclo pittorico di Villa Crespi, dedicato alla Caccia. La quarta ed ultima sezione della rassegna è dedicata a 'Giuseppe Amisani e al ritratto tra Ottocento e Novecento', mettendo in risalto la figura di Amisani (Mede di Lomellina, 1879 - Portofino, 1941). Allievo di Tallone e seguace di Emilio Gola, questo artista si dedicò particolarmente alla ritrattistica, raggiungendo fama internazionale, con periodi di lavoro anche in Sud America, negli Stati Uniti e a Londra.
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