Genova: polo passeggeri (Stazioni marittime, crociere e traghetti)

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Keynesian
00domenica 22 ottobre 2006 17:06
Ieri il 'Secolo' riportava i dati di traffico stimati per il 2007 relativi alle crociere nei vari porti italiani. Genova figura al settimo posto, dopo Civitavecchia, Venezia, Napoli, Savona, Livorno e Palermo.

Premetto che non ne faccio una questione prettamente numerica: mi interessa capire perché Genova è rimasta al palo, pur avendo le potenzialità per primeggiare e attirare le grandi compagnie crocieristiche (con conseguenti ricadute positive sullo sviluppo turistico ed economico della città)

La domanda (che mi piacerebbe porre all'autorità portuale e alle istituzioni locali) è: perché il porto di Genova non ha puntato maggiormente sul crescente business delle crociere?

Si dirà: Genova è stata penalizzata dal fallimento della Festival (un fulmine a ciel sereno) e dal 'tradimento' di Costa, che ha trovato spazi e calda accoglienza nella vicina Savona. Quest'ultimo è stato un duro colpo al porto di Genova (ha perso 300mila passeggeri da un anno all'altro), che se non avesse chiuso la porta in faccia a Costa oggi potrebbe essere al pari di Napoli e Venezia in termini di passeggeri. A suo tempo si disse: Genova può fare a meno di Costa. Sarà anche così, ma la realtà è che oggi, se non fosse per MSC e le sue navi, Genova conterebbe i suoi crocieristi sulle dita di una mano.

Dipende poi da che parte guardiamo la questione: se è vero che la dipartita di Costa da Genova è stato un danno per il porto, è anche vero che lo è stato in misura minore per la città di Genova. I crocieristi che fanno scalo a Savona vengono comunque in 'gita' a Genova, in sostanza la ricaduta economica e commerciale sulla nostra città è comunque positiva.

Dal punto di vista del porto invece sembrano prevalere altri interessi, che riservano spazi, capitali e attenzioni sopratutto al porto commerciale e al business dei traghetti (due 'capitoli' non di meno importanti)

Un dato significativo: Genova ha 4-5 accosti per navi da crociera (con banchine troppo corte per ospitare le più grandi ammiraglie), contro 10 per i traghetti. L'unico progetto di espansione è Ponte Parodi, che dovrebbe offrire un nuovo accosto riservato alle crociere, ma non rivoluzionerà di molto l'assetto attuale.

Allora perché non riservare nuovi spazi e infrastrutture per le crociere nel porto vecchio (con banchine adatte ad accogliere anche le navi più grandi)? Si trasferirebbero il terminal traghetti in altre aree del porto, magari con nuove infrastrutture al porto di Voltri, che già dovrebbe essere sviluppato per accogliere le 'autostrade del mare', o sulle banchine del porto di Cornigliano e Sampierdarena.

Sarebbe un bene che il cuore di Genova (tutto l'arco portuale dalla Lanterna ai magazzini del Cotone) si orientasse sempre più ad una riqualificazione turistica... che senso ha oggi destinare tutti quegli spazi e quei moli ai traghetti, che portano solo camion, merci, auto e persone che sbarcano e si imbarcano senza nemmeno fermarsi in città?
euge1893
00lunedì 23 ottobre 2006 17:50
La fuga di Costa è sintomatica anche un po' della sfiga con cui Palazzo San Giorgio ha agito in questi ultimi anni, in cui il nostro porto ha segnato il passo, dopo la "traversata nel deserto" durata tutta gli anni Ottanta e lo spettacolare recupero degli anni Novanta.
Il tutto mentre i porti concorrenti nel Mediterraneo (spagnoli soprattutto) crescevano e si dotavano di moderne infrastrutture.

Quando dico sfiga non voglio necessariamente dire che abbia fatto male a puntare i piedi con Costa. Se non mi ricordo male, Costa chiedeva l'assegnazione della Stazione Marittima come terminal interamente a lei dedicato, minacciando in difetto la fuga in altro porto (poi si individuò Savona). L'AP proponeva a Costa di condividere il terminal più pregiato, ma pure gli altri accosti, con altri operatori, fracui Festival (a quei tempi in apparentemente inarrestabile crescita).

Io non so dire quale e quanto sia l'indotto creato dalle crociere, ma certamente è rilevante (e non parlo solo dei mozzarelloni in giro per la città, ma mi riferisco specialmente alle forniture di bordo) e di sicuro non basta qualche pullmann digitanti a sopperirvi.

Ho però la convinzione che un grande porto come quello di Genova non possa permettersi di giocare al ribasso in una simile nicchia di traffico, che forse rende poco in confronto al traffico merci o a quello traghetti, ma rende invece moltissimo come immagine e poi, non dimentichiamolo, potrebbe fare lavorare come Dio comanda l'aeroporto (di cui l'AP è il maggior azionista).

Gli spazi ci sono già adesso, per tutti i tipi di navi (mi pareva che il Ponte dei Mille fosse stato allungato apposta per potere ospitare le navi da crociera di ultima generazione).
Vi saranno nuovi accosti quando andrà in porto l'operazione Ponte Parodi; eventualmente nuovi accosti con alti fondali potranno essere ricavati nella parte sud del Molo Vecchio.

Il punto, però, da chiarire (e su cui io personalmente ho dubbi che mi piacerebbe mi aiutaste a fugare) è se effettivamente vale la pena per un porto come il nostro puntare decisamente sulle crociere o se non andrebbe piuttosto privilegiata e sviluppata l'area traghetti (che è in costante espansione e ho l'impressione avrà presto bisogno di nuovi spazi, all'interno del porto storico).
Keynesian
00lunedì 23 ottobre 2006 18:31
Re:

Il punto, però, da chiarire (e su cui io personalmente ho dubbi che mi piacerebbe mi aiutaste a fugare) è se effettivamente vale la pena per un porto come il nostro puntare decisamente sulle crociere o se non andrebbe piuttosto privilegiata e sviluppata l'area traghetti (che è in costante espansione e ho l'impressione avrà presto bisogno di nuovi spazi, all'interno del porto storico)



Premesso che il traffico delle crociere ha un potenziale di crescita nettamente superiore a quello dei traghetti. La crescita delle industria crocieristica è atipica: non viene determinata dalla domanda, ma dall'offerta. Basti vedere la 'corsa' che ogni compagnia fa nel costruire nuove ammiraglie.
E poi c'è da dire che la crociera è una vacanza; il traghetto è un semplice mezzo di trasporto. Quindi sono due cose estremamente differenti.

Tornando alla questione che hai posto... io direi: dipende da come si vuole rispondere alla domanda "Cosa vuole fare Genova da 'grande'?"

Se la risposta è: vuole affermarsi nel panorama internazionale come città storica, moderna, vitale, aperta al turismo, non semplice porto di transito ma meta di un viaggio... allora vale sicuramente la pena di puntare di più e meglio sulle crociere

Se la risposta è: vuole restare un semplice punto di passaggio e luogo di transito di merci e di passeggeri (appunto) diretti alle isole, il cui unico impatto sulla città è l'ingolfo del casello di Genova Ovest... allora puntiamo sui traghetti.

Io credo che il nostro porto abbia una tradizione ed un potenziale tale da ambire a gestire sia il trasporto via mare (persone, automezzi e merci), di cabotaggio o di short-sea-shipping che dir si voglia, sia il traffico crocieristico, quest'ultimo considerato non nell'ottica di un mezzo di trasporto, ma di una risorsa strategica per lo sviluppo turistico della nostra città.

my two cents... [SM=g27985]

[Modificato da Keynesian 23/10/2006 18.38]

a1893
00lunedì 23 ottobre 2006 19:21
Re: Re:

Scritto da: Keynesian 23/10/2006 18.31

Il punto, però, da chiarire (e su cui io personalmente ho dubbi che mi piacerebbe mi aiutaste a fugare) è se effettivamente vale la pena per un porto come il nostro puntare decisamente sulle crociere o se non andrebbe piuttosto privilegiata e sviluppata l'area traghetti (che è in costante espansione e ho l'impressione avrà presto bisogno di nuovi spazi, all'interno del porto storico)



Premesso che il traffico delle crociere ha un potenziale di crescita nettamente superiore a quello dei traghetti. La crescita delle industria crocieristica è atipica: non viene determinata dalla domanda, ma dall'offerta. Basti vedere la 'corsa' che ogni compagnia fa nel costruire nuove ammiraglie.
E poi c'è da dire che la crociera è una vacanza; il traghetto è un semplice mezzo di trasporto. Quindi sono due cose estremamente differenti.

Tornando alla questione che hai posto... io direi: dipende da come si vuole rispondere alla domanda "Cosa vuole fare Genova da 'grande'?"

Se la risposta è: vuole affermarsi nel panorama internazionale come città storica, moderna, vitale, aperta al turismo, non semplice porto di transito ma meta di un viaggio... allora vale sicuramente la pena di puntare di più e meglio sulle crociere

Se la risposta è: vuole restare un semplice punto di passaggio e luogo di transito di merci e di passeggeri (appunto) diretti alle isole, il cui unico impatto sulla città è l'ingolfo del casello di Genova Ovest... allora puntiamo sui traghetti.

Io credo che il nostro porto abbia una tradizione ed un potenziale tale da ambire a gestire sia il trasporto via mare (persone, automezzi e merci), di cabotaggio o di short-sea-shipping che dir si voglia, sia il traffico crocieristico, quest'ultimo considerato non nell'ottica di un mezzo di trasporto, ma di una risorsa strategica per lo sviluppo turistico della nostra città.

my two cents... [SM=g27985]

[Modificato da Keynesian 23/10/2006 18.38]




Se i traghetti li sposti a Voltri o comunque a Ponente si, può gestire sia una quota di traffico crocieristico (che se di passaggio non crea ingolfamento) che traghetti ferries.

[Modificato da a1893 23/10/2006 19.23]

Keynesian
00venerdì 27 ottobre 2006 18:39
Genova protagonista di tutte le partenze transatlantiche di Msc
guidaviaggi.it 27/10/2006 - 17:19

Domenica e lunedì MSC Lirica e MSC Melody lasceranno il capoluogo ligure per attraversare l’oceano atlantico

Genova home-port principale di MSC Crociere e protagonista di tutte le partenze oceaniche delle unità della flotta.
A dare il via alle traversate sarà MSC Lirica che lascerà la Superba domenica 29 ottobre 2006 per una crociera di 18 giorni fra Spagna, Marocco, Madeira, Barbados, Venezuela, Martinica, Porto Rico e Florida (Fort Lauderdale) dove arriverà il 15 novembre. Il giorno successivo, lunedì 30 ottobre, sarà la volta di MSC Melody che lascerà il capoluogo ligure per intraprendere un viaggio alla scoperta del Sud Africa, passando attraverso Egitto, Giordania, Seychelles, Kenya e Tanzania per giungere a Durban il 20 novembre. Poi MSC Sinfonia e MSC Armonia, in partenza rispettivamente il 23 e il 30 novembre alla volta del Brasile. MSC Opera sarà l’ultima nave della flotta a lasciare il vecchio continente alla volta dei Caraibi: partirà, infatti, il 16 dicembre da Genova per giungere a Fort Lauderdale il 2 gennaio 2007. La nuova ammiraglia MSC Musica invece, arriverà per la prima volta a Genova l’8 novembre, dopo una crociera di 12 giorni fra Croazia, Grecia, Creta, Tunisia, Isole Baleari, Spagna e Francia. Partirà quindi per la mini-crociera Uniti & Vincenti durante la quale MSC Crociere premierà gli agenti di viaggio che hanno raggiunto i migliori risultati nelle vendite. Al suo rientro, l’11 novembre, la nuova ammiraglia sarà ancora di partenza per una “Week-end cruise” verso Montecarlo.
Il 13 novembre, invece, sarà la data della prima partenza ufficiale della stagione invernale. MSC Musica effettuerà per tutta la stagione invernale, infatti, crociere di 12 giorni nel Mare Nostrum, alternando due itinerari che la vedranno toccare le più note località del Mediterraneo orientale e quelle del Mediterraneo occidentale.
Dal 29 ottobre al 16 dicembre le navi di MSC Crociere, conteranno una movimentazione di oltre 40.000 croceristi.
euge1893
00venerdì 27 ottobre 2006 18:47
Vi immaginate se alla fine fosse MSC - e non Costa come tutti si aspettano - a gestire il terminal che sarà realizzato a Ponte Parodi (vedi apposito topic)?
cliobini
00venerdì 27 ottobre 2006 20:26
A Voltri non ci sono dotazioni per i traghetti passeggeri, ma è un terminal dedicato alle merci. E gli accosti per i traghetti sono soltanto due o tre. Il resto è completamente dedicato al traffico contenitori
a1893
00sabato 28 ottobre 2006 15:25
Re:

Scritto da: euge1893 27/10/2006 18.47
Vi immaginate se alla fine fosse MSC - e non Costa come tutti si aspettano - a gestire il terminal che sarà realizzato a Ponte Parodi (vedi apposito topic)?



Beh sarebbe uno bello schiaffo per Foschi & c. io ci godrei un bel po'
Keynesian
00venerdì 10 novembre 2006 11:16
MSC, per Genova crescita superiore alla media

Da guidaviaggi.it

Nel 2007 il movimento passeggeri di Msc Crociere a Genova aumenterà del 45% rispetto a quest'anno. E' quanto ha annunciato il direttore generale, Domenico Pellegrino, in occasione del primo scalo nel porto ligure della Msc Musica. Si tratta di una crescita superiore a quella media stimata, per l'anno prossimo, per i passeggeri dell'intera attività della compagnia, a +32%.

Da primocanale.it

A una domanda di Primocanale sulla possibilità che chiedano un terminal dedicato a loro, Domenico Pellegrino, direttore generale, ha risposto: "Non è escluso". Msc ha lodato l'efficienza di Genova anche in termini di accoglienza dei croceristi.


Chissà se l'AP avrà ancora coraggio di rispondere picche alla richiesta di concessione di un terminal passeggeri. [SM=g27985]

Mi stupisce l'ultima affermazione riguardo all'efficienza della città nell'accoglienza dei crocieristi. Per quello che sapevo io c'erano diverse lacune macroscopiche, forse sono state affrontate e risolte. Meglio così.
euge1893
00venerdì 10 novembre 2006 11:41
mah, potrebbe essere semplicemente una sviolinata... interessata [SM=g27988]
poletto.progettista
00venerdì 10 novembre 2006 11:48
Probabilmente si riferisce più al trattamento che avviene all'interno del terminal passeggeri che non dalla città in genere
euge1893
00venerdì 10 novembre 2006 15:12
A me stupisce piuttosto la non smentita di MSC della pretesa di avere un terminal dedicato a MSC nel Porto di Genova.
Questo era stato il casus belli per la "fuga" di Costa a Savona.

Ragioniamo però sul futuro, quando saranno tre i terminal crociere potenzialmente fruibili dagli operatori: Ponte dei Mille, Ponte Andrea D'Oria e Ponte Parodi (con la precisazione che gli ultimi due potranno certamente garantire meno accosti del primo, sia - Ponte D'Oria - per la coabitazione con il traffico ferry intercontinentale sia - Ponte Parodi - per la servitù della coabitazione forzata con la "vanberkelata).

Sarebbe fanta-porto immaginare che il terminal storico sia lasciato "aperto" mentre gli altri due siano dati in gestione esclusiva ai due giganti?
Keynesian
00lunedì 13 novembre 2006 12:44
Re:

Scritto da: euge1893 10/11/2006 15.12
A me stupisce piuttosto la non smentita di MSC della pretesa di avere un terminal dedicato a MSC nel Porto di Genova.
Questo era stato il casus belli per la "fuga" di Costa a Savona.

Ragioniamo però sul futuro, quando saranno tre i terminal crociere potenzialmente fruibili dagli operatori: Ponte dei Mille, Ponte Andrea D'Oria e Ponte Parodi (con la precisazione che gli ultimi due potranno certamente garantire meno accosti del primo, sia - Ponte D'Oria - per la coabitazione con il traffico ferry intercontinentale sia - Ponte Parodi - per la servitù della coabitazione forzata con la "vanberkelata).

Sarebbe fanta-porto immaginare che il terminal storico sia lasciato "aperto" mentre gli altri due siano dati in gestione esclusiva ai due giganti?



Secondo me sarebbe auspicabile una simile soluzione. Genova forse ha peccato di eccessiva 'superbia' quando ha rifiutato la proposta (o l'ultimatum) di Costa.

Quale concedere in gestione tra Ponte Doria e Ponte dei Mille... non saprei.

Se è vero che Ponte dei Mille sia il terminal più importante, ha anche qualche limite: è vero che può ospitare 3 navi, ma una banchina può accogliere una nave di dimensioni limitate. Ponte Doria invece vanta le banchine più lunghe (ieri la Voyager of the Seas, 310 metri di lunghezza) era a Ponte Doria.
(Idem per la Costa Concordia l'estate scorsa). Solo uno dei tre accosti di Ponte dei Mille (almeno credo) potrebbe consentire l'attracco a una nave di simili proporzioni.


Keynesian
00lunedì 13 novembre 2006 13:57
Voyager of the Seas
Royal assaggia Genova: Bravi, ma nel 2007 andremo a Portofino

Chi l´ha condotta fino alla banchina dice che è stato facile. Sarà. Ma pilotare dalla rada al porto di Genova la "Voyager of the seas", 142mila tonnellate di stazza lorda, 311 metri di lunghezza, 48 di larghezza, spostandosi fra le banchine e le navi all´ormeggio dev´essere stata un´esperienza unica. «Vado in pensione a fine anno e questa è la nave più grande che sia mai entrata nel porto di Genova - spiega Oreste Bozzo, capopilota del corpo più numeroso ed esperto d´Italia - Come potevo rinunciare?» Bozzo sale a bordo poco dopo le 11 e in un´ora conclude la manovra. Senza alcun ausilio di rimorchiatori. «Questa nave ha tre eliche di poppa, una fissa e due che ruotano di 360 gradi e quattro propulsori di prora che sviluppano una potenza di 16mila cavalli - racconta entusiasta Bozzo - manovrarla, in fondo è stato facile».

Le dodici sono passate da poco quando Genova comincia a vivere il suo giorno da regina. Solo una manciata di ore, visto che alle 19 il gigante della Royal Caribbean se ne va. Ma quanto basta per riassaporare il gusto di un primato che non c´è più e che, con pazienza e voglia di fare, si può ricostruire. Sulla banchina di ponte Andrea Doria si allineano i bus per le escursioni e dalla nave scendono centinaia di crocieristi. Per quelli che restano a bordo, una giornata quasi estiva da passare soprattutto a bordo piscina o perdendosi dentro alle meraviglie di una nave che è un trionfo di luci, negozi e giochi. Tutto in stile americano, come è ovvio per una nave nata nel 2001 e abituata fino allo scorso anno a solcare i Caraibi, e con un occhio di riguardo al fitness. Un trionfo di sport e di benessere, anche per bilanciare l´esplosione di ristoranti e di bar, coniugato nei modi più diversi: dalla pista di pattinaggio (al ponte cinque) alla grande area sportiva (al ponte quattordici) con campo da pratica golf, basket, tennis, calcetto, free climbing, pista di jogging e di rollerblade. Per tutti gli altri, massaggi nell´hammam, spettacoli nei teatri, incontri nei saloni a tema. Un´overdose di lusso che Royal Caribbean ha deciso lo scorso anno di spostare nel Mediterraneo nel tentativo di incunearsi in un mercato controllato quasi esclusivamente da due marchi, Costa Crociere e Msc. Se l´operazione riesce, è segno che c´è spazio per tutti e tre, come confermerebbe la continua crescita dei turisti che scelgono la vacanza-crociera.

«Io questi della Royal Caribbean non li mollo più - racconta Paolo Odone, presidente della Camera di Commercio di Genova e, incredibilmente, unico rappresentante delle istituzioni a presenziare all´evento - Attraverso i loro manager italiani ho invitato i vertici di Miami a Genova, per far vedere tutto quello che la città può offrire in termini di offerta turistica». Il pressing inizia da subito, ma non può certo bastare l´esuberante entusiasmo di Odone per spingere Royal a sbarcare all´ombra della Lanterna. Serve innanzitutto un´azione concertata fra gli enti locali. E la capacità di sapersi vendere un po´ meglio. «Noi ci stiamo provando - spiega Roberto Pirrera, marketing manager di Royal, compagnia che in Italia ha scelto come scali home port Civitavecchia e Venezia ma che a Genova ha la sua sede legale italiana - Per il 2007 non avremo toccate qui. Invece abbiamo già deciso che con la nostra terza nave in Mediterraneo, la Legend of the seas, faremo otto scali in rada a Portofino. Genova? Noi siamo un´azienda globale e certe scelte vengono fatte sulla base di valutazioni complessive che vanno dalle infrastrutture all´immagine». Come dire, fateci vedere quello che sapete fare.

«E´ chiaro che da solo il porto non può farcela - spiega Edoardo Monzani, direttore generale di Stazioni Marittime, manager chiamato anni fa a rimettere a posto i conti della società e sensibile alla valenza del prodotto-crociera - Abbiamo bisogno dell´aiuto di tutti perché le grandi compagnie prima di decidere mettono tutto sotto esame, aeroporto, offerta turistica, infrastrutture stradali e ferroviarie». In cima, al ponte 14, zigzagando fra i crocieristi a bordo piscina, si celebra velocemente la cerimonia dello scambio del crest. Si festeggia la nave che per la prima volta entra in porto. E stavolta è la nave da crociera più grande che mai abbia toccato i moli della Lanterna, nonché una delle più grandi al mondo. Il comandante riceve il gagliardetto dal capo della polizia di frontiera, saluta e si augura di tornare presto. Intanto, la bandiera di Royal Caribbean tornerà a sventolare da questi parti il prossimo anno, per otto volte, al largo di Portofino. Quanto basta per proseguire nell´operazione-rilancio che poggerà ancora per il 2007 sulla Msc, pronta a crescere del 45 per cento.

Sulla "Voyager", comunque, più che di numeri oggi è tempo di festa. E ad animarla sono i campioni dello sport e dello spettacolo che, chiamati dalla associazione onlus "Un Sogno per il Gaslini", festeggiano il Natale con i loro figli, dopo aver trascorso la mattinata all´ospedale per l´infanzia. Ci sono Andrea Cionna, Melania Corradini, Fabrizio Macchi, Jury Chechi, Antonio Rossi, Deborah Compagnoni, Isolde Kostner, Barbara Fusar Poli. Più tardi arrivano Andrea Cassarà, Igor Cassina e Maurizio Margaglio, oltre alla giovane campionessa mondiale di ginnastica Vanessa Ferrari. I campioni decorano l´albero di Natale e consegnano ai pazienti i regali. L´obiettivo è quello di raccogliere fondi per la ristrutturazione dell´abbazia di San Gerolamo che dovrà diventare un alloggio per le famiglie dei malati.

La Repubblica (13 novembre 2006)
euge1893
00martedì 14 novembre 2006 17:20
Burlando, Repetto, Pericu, Novi: vergognatevi
Fantastiche le istituzioni assenti... [SM=g27996] [SM=g27996] così si fa per promuovere le corociere.
Addirittura oggi ho letto sul giornale che Burlando si sarebbe giustificando dicendo di essere in un traffic jam... sull'aurelia a Levante!
Secondo lo stesso articolo, Stazioni Marittime avrebbe chiesto a Royal Caribbean di portarsi dietro piante e addobbi. [SM=g27996]

Chi riesce a postare qui l'articolo del "Secolo XIX" di oggi (c'era anche un interessante breve editoriale)?
a1893
00mercoledì 3 gennaio 2007 23:42
sono molto belli secondo me i satelliti in vetro che dal terminal traghetti portano sulle navi.
avete notato?

[Modificato da a1893 03/01/2007 23.43]

lucamax-ge
00mercoledì 17 gennaio 2007 11:12
Non so se questo e' il thread giusto per discutere delle problematiche del terminal traghetti, eventualmente il moderatore lo sposti.

Stamane ho parlato con un amico che abita in Sardegna e che prende abbastanza spesso il traghetto per Genova e mi faceva notare i notevoli disservizi che i viaggiatori affrontano quando sbarcano nella nostra citta'.

1) I passeggeri vengono sbarcati in banchina e lasciati alla merce' di tutto. Mi diceva che bisogna fare lo slalom tra auto e camion (e la stazione del terminal traghetti a che serve allora?)

2) Non ci sono o non si vedono le informazioni necessarie per indirzzare i passeggeri verso la citta', stazione del treno o altro

3) non c'e' nessun riferimento alle stazioni della metropolitana, e pensare che quella di Di Negro e' a 200 metri dal terminal (e ovviamente sappiamo che non e' collegata ad esso)

4) Molti passeggeri dalla banchina si dirigono alla stazione di Genova Principe, e lo fanno a piedi, o nella maggior parte dei casi col taxi (molti hanno bagagli)

L'amico mi diceva che una soluzione molto semplice sarebbe quella di mettere un pulmino

Preciso che riferisco cio' che mi e' stato detto, io non ho mai preso un traghetto a Genova!


Keynesian
00mercoledì 17 gennaio 2007 11:38
Purtroppo l'imbarco dei traghetti non è paragonabile a quello delle navi da crociera: per quanto ci siano le passerelle si deve comunque scendere sulla banchina e, a seconda dei traghetti, entrare dai garage. Io l'ho fatto più volte, certo se si ha una bella valigia al seguito non è proprio il massimo della comodità. Ma un traghetto è comunque prevalentemente destinato a chi porta auto, moto e altri veicoli, quindi non penso sarebbe fattibile realizzare un terminal ad uso esclusivo dei passeggeri senza veicoli.

La situazione a Genova poi non è così negativa, a Barcellona la Grimaldi attracca su un molo dove non c'è nulla, la biglietteria è un bungalow prefabbricato, in una zona del porto dove non solo non ci sono autobus e metropolitana, ma c'è solo qualche tassita che spera di spennarti. Quest'estate ho detto ad uno di questi di portarmi all'autonoleggio della Hertz, visto che poi sarei partito subito per Valencia, ho dovuto litigare per evitare che mi portasse *in taxi* a Valencia. [SM=g27987]

Sulla mancanza di indicazioni non mi stupisco: penso che la nostra città in quanto ad agevolare i turisti e le persone che usano le nostre infrastrutture sia rimasta all'età della pietra.
Keynesian
00mercoledì 17 gennaio 2007 11:48
Ho sentito recentemente un intervista a Novi su primocanale, a proposito dei terminal crociere.

Bene, pare che l'ultima ambizione del presidente sia di concedere tutti e tre i terminal a tre armatori differenti.

Si potrebbe quindi supporre uno scenario di questo tipo: MSC a ponte dei Mille (2 accosti), Costa a ponte Doria (2 accosti), ed un terza compagnia a ponte Parodi (che prevede 1 accosto di 330 metri).

Se così fosse sarebbe una rivoluzione della politica dell'autorità portuale in tema di concessioni dei terminal passeggeri.

Fin'ora era stata scelta l'opzione "liberi tutti" e "nessun privilegio", con i risultati che tutti conosciamo.

[Modificato da Keynesian 17/01/2007 11.48]

lucamax-ge
00mercoledì 17 gennaio 2007 12:04
Re:

Scritto da: Keynesian 17/01/2007 11.38
Ma un traghetto è comunque prevalentemente destinato a chi porta auto, moto e altri veicoli, quindi non penso sarebbe fattibile realizzare un terminal ad uso esclusivo dei passeggeri senza veicoli.



OK, ma anche senza tirar fuori il collegamento col metro, fargli trovare un volabus che li porti in stazione? Molti sbarcano a Genova per recarsi a Milano


Keynesian
00mercoledì 17 gennaio 2007 12:18
Re: Re:

Scritto da: lucamax-ge 17/01/2007 12.04
OK, ma anche senza tirar fuori il collegamento col metro, fargli trovare un volabus che li porti in stazione? Molti sbarcano a Genova per recarsi a Milano



Sarebbe una soluzione ottimale, ma AMT ha difficoltà a mantenere il volabus per l'aeroporto, non oso pensare cosa risponderebbe alla proposta di una navetta stazione marittima-stazione principe.

Resterebbe l'alternativa privata: stazioni marittime SpA in primis, ma non credo ne abbia la convenienza. Per i privati, allora, meglio puntare sulle navette terminal-centro città per i crocieristi: queste sì che sono indispensabili, data la tipologia di 'utenti' e le loro aspettative.

euge1893
00mercoledì 17 gennaio 2007 12:27
Se ci fosse un collegamento un po' più agevole, potrebebro farsi due passi e prendere la metro a Dinegro.
A regime, sarebbe bello fosse riattivata la fermata di Santa Limbania che una volta era attiva proprio nelle immediate vicinanze del Terminal traghetti
Keynesian
00venerdì 9 febbraio 2007 18:57
Traghetti in futuro a Voltri?
Avevo aperto questa discussione con una mia proposta di separare navi da crociera e traghetti, di fatto riservando alle crociere il porto vecchio e trasferendo i traghetti in altre zone del porto.

Sono rimasto (piacevolmente) sorpreso a leggere oggi che il Presidente Novi stia coltivando (anche in parte) questa possibilità, con particolare riferimento alla possibilità di estendere gli accosti dei traghetti al porto di Voltri.

Semplice casualità, o Novi trae ispirazione da questo forum? [SM=g27990]


Ecco il passaggio in questione da un'ANSA di poco fa:

"La preoccupazione per la mancanza di spazi riguarda comunque anche il traffico passeggeri: in particolare Grandi Navi Veloci, che ha di recente cambiato composizione societaria e vertici, ha espresso preoccupazione per la carenza di spazi incompatibile con la propria intenzione di aumentare i traffici. ''In questa direzione l'obiettivo e' separare il traffico del traghetti da quello delle crociere - ha sottolineato Novi - e capire quali sono le reali esigenze di espansione del gruppo, con la possibilita' di mettere a disposizione anche gli accosti delle autostrade del mare''. "
Trammax
00sabato 10 febbraio 2007 09:55
Traghetti a Voltri?

Mah, Keynesian, io non sono troppo convinto di quest'idea.... La localizzazione attuale del Terminal Traghetti è strategica perchè centrale, anche dal punto di vista di chi si imbarca senza veicolo al seguito, mentre il VTE ha una vocazione prettamente di porto container, accosti che distano un buon km da viabilità ordinaria e ferrovie, in pratica l'accesso sarebbe solo autostradale. Il terminal crociere dispone già di Ponte dei Mille e Ponte Andrea Doria, con gli interventi in corso che dovrebbero migliorare l'accessibilità, e in futuro si prospettano nuovi spazi a Ponte Parodi, sia pure in "coabitazione" con i traghetti extra-Schengen...
La carenza di spazi in porto vecchio mi sembra il solito mugugno zeneize, poi eviterei la logica della "monocultura" della crociera, visto che questa tipologia ha un mercato molto fluido e volubile, non a caso si sono gettati in quattro e quattr'otto su Savona. Io i traghetti me li terrei ben stretti, è un target molto più stabile, volendo si trova spazio per tutti. E la coabitazione delle due cose rende il porto e la città molto più autentica, senza artificiosità stile Miami. [SM=g27988]
Keynesian
00sabato 10 febbraio 2007 16:19
Hai ragione trammax, sono consapevole delle problematiche che ci sarebbero a Voltri, ma la mia idea vuole essere espressione di una visione nuova e moderna della città, mi piace l'azzardo. [SM=g27985]

Io vedo questa differenza: il traghetto ha una funzione esclusiva di mezzo di trasporto, da porto a porto, con un carico di persone e merci, la cui maggioranza arriva e riparte via autostrada. Le navi da crociera hanno una funzione ben differente.

Nell'ottica di ripensare la città, di riorganizzarla, mi chiedo: è giusto conservare nel cuore della città enormi spazi destinati ai traghetti? O possiamo trovare un'altra localizzazione e al tempo stesso attirare nuovi investimenti da parte delle più grandi compagnie crocieristiche. Costa, Royal Caribbean, Princess, Norwegian... La città avrebbe solo da solo da guadagnarne.

Questi i dati (arrotondati) del traffico passeggeri nel 2006:

passeggeri terminal traghetti: 2.600.000 (-0,1% rispetto al 2005)
veicoli al terminal traghetti: 860.000
Praticamente 1 veicolo ogni 3 passeggeri.

pax terminal crociere 450.000 (+20% rispetto al 2005)

Il mercato delle crociere è in continua espansione, e lo sarà in futuro. Il traffico dei traghetti invece non ha gli stessi margini di sviluppo, è già abbastanza saturo e la sua crescità sarà soprattutto in termini di trasporto merci e autostrade del mare.

Inoltre, a mio modo di vedere, non ha le stesse ricadute economiche sulla città. Anche nel caso che solo 1/3 (mia supposizione) dei crocieristi nel nostro porto sia in transito (gli altri lo usano come home port), sono comunque una buon numero di turisti che contribuiscono a sostenere l'economia della città.

In definitiva: centinaia di camion e macchine incolonnate in attesa di imbarco sotto il matitone, o pullman di crocieristi russi e tedeschi con tanti bei soldi da spendere nella nostra città e nelle sue strutture? Io scelgo la seconda. [SM=g27985]
Trammax
00sabato 10 febbraio 2007 18:11

Beh, bisognerebbe vedere che cosa si intende per "investimenti da parte delle grandi compagnie crocieristiche". Finora si sono viste grandi pretese (esclusive di accosto ad un determinato molo) senza precise garanzie riguardo le presenze e all'utilizzo di servizi in città. [SM=g27993] La Royal Carribean ha sostato a genova cinque ore, il consueto gruppone di vegliardi in shorts e Reebock si è imbarcato sul pullman (destinazione prevedibile:Oooh Portofino Wonderful!) ed è rientrato giusto per ripartire. Forse sarò limitato, ma non mi sembra un turismo particolarmente colto è desideroso di spendere tempo, denaro ed attenzione nella nostra città. Nessun pregiudizio ma neanche troppi ossequi, grazie. Gli spazi (dimenticavo la possibilità che anche il futuro Ponte Parodi offra qualcosa) vanno bene così.
Dobbiamo essere una città di turismo e servizi, non di passatoie stese per gente che ci considera alla stregua di latini passionali e fancazzisti. e se questi sono pregiudizi, credo che abbiano le loro ragioni. Senza animosità, ma credo che la città debba mantenere un ruolo "multipurpose", altrimenti si rischia grosso. Ricordiamoci il bluff della Carnival..

Keynesian
00sabato 10 febbraio 2007 18:40
Ho capito che abbiamo due visioni differenti su questo tema. [SM=g27985]

Però il popolo delle crociere non è più solo di vegliardi in shorts e reebok... (o meglio, avranno anche shorts e reebok ma ci sono anche molti giovani). Poi non starei a vedere l'età della gente o gli stereotipi del visitarore medio. L'importante è che ci sia una ricaduta sulla città, sui servizi complementari, sull'indotto per così dire. Che sia l'acquario, un tour guidato ai Rolli o una pizza al taglio... è tanto di guadagnato.

Poi il transito in un porto di una nave da crociera deve comunque fare i conti con un tempo limitato: persino ai Caraibi o in altre località più esotiche o famose si scende a terra per pochissime ore e poi si riparte. Quindi la crociera in sè rappresenta un turismo 'mordi e fuggi', ma comunque lascia un'impronta (economica) non da poco.

Puntare di più sulle crociere non significherebbe dismettere l'obiettivo (che tu giustamente ponevi) 'multipurpose'. Da qualche parte bisogna pur iniziare, perché non dalle crociere che potrebbero essere, per così dire, a portata di mano? Un maggior traffico crocieristico potrebbe servire da spunto per rendere più appetibile e conosciuta questa città, aprendola a nuovi investimenti, ad un maggior interesse sotto molteplici punti di vista.

Vedremo intanto se e quando Costa rimetterà piede sotto la Lanterna (secondo me non passerà ancora molto tempo).
euge1893
00lunedì 14 maggio 2007 19:24
Inaugurata stazione marittima Ponte A. D'Oria
Servizio di Primocanale:

www.primocanale.it/viewvideo.php?id=13225
Keynesian
00mercoledì 16 maggio 2007 14:47
Bene... ora abbiamo due terminal di altissimo livello per servizi e qualità, che fanno di Genova il porto ideale per le crociere. In attesa di Ponte Parodi... quando potremo così vantare fino a 5 accosti contemporanei per ammiraglie da 300 metri di lunghezza: le infrastrutture ci sono, resta da conquistare il traffico e portare le grandi compagnie che per ora snobbano il nostro porto.

Sarà stato un caso, ma il giorno dell'inaugurazione del nuovo terminal a Ponte Doria c'erano ben due navi Costa: la Marina e la Aida Diva (della omonima compagnia tedesca controllata da Costa). Se pensiamo che le previsioni danno una crescita costante tra l'8% e il 10% delle crociere per almeno i prossimi 10 anni... non mancherà poi molto per un ritorno ufficiale di Costa sulle banchine genovesi... se non altro perché a Savona non avranno più spazio... [SM=g27987]

Intanto il boss di Carnival Micky Arison è arrivato qualche giorno fa a Genova, col suo jet privato direttamente da Fort Lauderdale: inaugurata ai cantieri di Sestri la nuova 'Serena'.
chicc0zz0
00sabato 2 giugno 2007 07:39
Chissà che questo ritono alle crociere non possa significare anche vedere qualche wide-body all'aeroporto! Sarebbe un bel colpo
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