Parte mercoledì il corso di due anni organizzato da padre Adriano Parenti al convento dei Cappuccini
Il tema dell’amore al centro del corso per fidanzati dei Frati Cappuccini. In un’epoca dove l’individualismo è sempre più diffuso, i frati di Cesena hanno pensato a un modo per dare risposte a un bisogno, emerso in parecchi giovani, di favorire il consolidamento delle basi della vita di coppia, di confrontarsi e crescere. Un corso rivolto a coppie di fidanzati e a giovani coppie di sposi che vogliono formarsi sul tema dell’amore e avere un sostegno per vivere la vocazione di coppia alla luce di una spiritualità particolare, quella francescana. Il cammino, proposto da padre Adriano Parenti, ha una storia lunga 25 anni. Le origini del percorso ‘Essere coppia, essere fraternità’ risalgono al 1998 quando il corso nacque nel reggiano. Visto il successo dell’iniziativa, la fraternità dei Cappuccini di Cesena ha deciso di proporre questo percorso anche in Romagna. "Gli obiettivi che questa proposta intende perseguire – dice frate Adriano Parenti – sono di favorire il consolidamento delle basi per la vita di coppia, stimolare una comunicazione efficace, facilitare la crescita umana, spirituale e relazionale. Il corso non intende sostituirsi agli incontri programmati dalle parrocchie per la preparazione dei fidanzati al matrimonio, ma è un qualcosa in più che si va ad aggiungere".
Si parlerà di fedeltà e sessualità, di emotività e affettività. Sarà affrontata la comunicazione all’interno della coppia, la fiducia reciproca, il modo di prendere le decisioni, gli interessi, i valori comuni, ma anche l’impegno sociale e politico e il matrimonio come sacramento. "Ci arrivano le richieste da diverse coppie di fidanzati – dice frate Adriano – per fare un percorso per attrezzarsi ad affrontare le sfide della vita. Ai nostri giorni ci sono tanti elementi che tendono a disgregare la coppia, ad esempio una cultura di carattere individualistico: il benessere personale non si coniuga col noi. Quello che facciamo è aiutare i giovani a restare in cammino e a capire se sono fatti l’uno per l’altro. C’è una situazione complicata a livello di famiglie, tante coppie si dividono, e noi non potevamo restare senza far nulla. Così ho proposto questo itinerario da seguire per due anni. L’accoglienza delle famiglie è stata positiva". I problemi più comuni nelle coppie riguardano le differenze caratteriali. In genere la donna lamenta di non sentirsi sufficientemente ascoltata e capita dal marito, mentre l’uomo sente che non viene considerata come un bene l’attività che viene svolta all’esterno di casa. "Quello che noi spingiamo a fare – dice frate Adriano – è ascoltare di più l’altro. La chiave è rimanere in cammino e non isolarsi come coppia o famiglia".
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