Re: Re:
Juan Galvez, 13/08/2014 17:54:
Wells ingenuo, proprio no: è uno scrittore estremamente profondo. Uno scrittore attento all'analisi sociale e alla psicologia. Uno scrittore satirico e morale - ottimistico è un'illazione, essa sì, ottimistica. Non scambiare per ingenuità le eventuali inesattezze scientifiche (Wells scriveva secondo le conoscenze della sua epoca, e poi non gli importava granché della correttezza scientifica).
Verne, d'altro canto, si basava senza dubbio su una maggiore correttezza dei dati scientifici, però era, lui sì, stilisticamente e psicologicamente ingenuo. Questo non toglie nulla al suo valore seminale, per altro. O alla virata pessimistica che ebbe sul termine della vita.
Di Wells prova a leggere il racconto "Il paese dei ciechi" e poi dimmi di nuovo se è ingenuo. Nel caso ti mazzuolo di clavate :-P
V.
Solo ora ho visto il tuo post: il forum non me l'aveva segnalato a suo tempo.
Sì: intendevo "ingenuo" proprio da un punto di vista scientifico, cioè assai "risibile" e superato dalla conoscenza attuale. Non era invece un discorso sulla sua abilità letteraria o sulla sua finezza psicologica, che sono evidenti.
E ancor più lo risultano in
L'isola del dottor Moreau, che ho appena finito di leggere. Altro romanzo celeberrimo, che non avevo mai letto perché anche qui ne avevo visto mille riduzioni e ne conoscevo a memoria la trama.
Si tratta di un romanzo breve di gran vigore, che definirei superiore persino al precedente per profondità e attenzione alle psicologie. Wells narra in uno stile splendido, elegante, ma non ampolloso, perfettamente godibile anche dai contemporanei e quindi non invecchiato male come tanti altri scrittori a lui contemporanei.
Davvero un gran bel libro!