Il Tempio del Serpente

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
-Acqua-
00sabato 24 novembre 2007 17:03

Vi passo questa notizia molto interessante, che mi ha fatto a lungo riflettere su Lilith e l'archetipo del serpente.
Se la sezione è sbagliata spostate pure [SM=g27824]



CORRIERE DELLA SERA - Il ritrovamento un gruppo di archeologi
dell'Università di Pisa. Il paradiso? Nel regno del serpente
www.corriere.it/cronache/07_novembre_15/sito_archeologico_pi...

di Marco Gasperetti

PISA - Le rovine del tempio millenario erano sepolte sotto strati di
pietre e polvere color vermiglio. Nei luoghi mitici dove un giorno, si
racconta, sorgesse il Paradiso terrestre. Ruderi e tracce di una
misteriosa civiltà adoratrice dei serpenti, elevati a dei, venerati e
invocati. Una devozione ossessiva e curiosamente all'antitesi del mito
biblico dell'Eden dove il rettile, nemico dell'uomo e rappresentazione
diabolica, conduce Adamo ed Eva verso il peccato e alla conseguente
cacciata dal luogo di beatitudine. Il tempio, unico al mondo, è stato
scoperto da un gruppo di archeologi dell'Università di Pisa, guidato
dalla professoressa Alessandra Avanzini, direttore del Dipartimento di
Scienze storiche del mondo antico. Dopo mesi di scavi e studi gli
archeologi toscani hanno scoperto manufatti di straordinaria
importanza storica.

La zona è quella di Salut, Golfo Persico, distretto di Nizwa,
nell'Oman nord orientale, a est del deserto dell'Arabia Saudita e a
sud degli Emirati Arabi. In questi scenari si identifica il primo
paradiso terrestre dei Sumeri, chiamato Dilmun, luogo mitico nel quale
non esistevano malattie e morte. E che poi, probabilmente, ispirò il
libro della genesi della Bibbia. «Il sito archeologico sorge su un
promontorio roccioso e il tempio era protetto da una fortificazione
con terrazzamenti di mattoni crudi e pietre sui quali erano innalzati
edifici monumentali. - spiega la professoressa Avanzini -. Durante gli
scavi abbiamo trovato simboli del serpente impressi su numerosi
manufatti. Applique su vasi in ceramica e utensili. Abbiamo recuperato
anse e lucerne con i manici dalla forma di rettile. Alcune di
fantasia, forse, altri che potrebbero rappresentare la vipera cornuta,
presente tutt'oggi nella zona. Tra la produzione in bronzo anche
cinque placche a forma di serpente. Stiamo cercando di capire la loro
funzione».

Il tempio ha oltre 3mila anni, ma la civiltà che visse in queste oasi
è molto anteriore e prosperò nell'età del bronzo, terzo millennio
avanti Cristo. Un popolo che realmente viveva in un paradiso terrestre
immerso da oasi rigogliose e fertili, con alberi da frutto di ogni
genere e legni pregiati, davanti a un mare pescosissimo e con miniere
di rame, «l'oro rosso», e una pietra granitica, la diorite con la
quale si realizzavano statue che i re mesopotamici dedicavano agli dei.
Il rame serviva a forgiare favolosi ornamenti per i palazzi e i templi
della Mesopotamia. «Il simbolo del serpente, figura negativa nella
genesi biblica, in questa zona era legato a un'ideologia positiva -
continua Avanzini - perché generalità era associato all'acqua, in
particolare alle sorgenti sotterranee delle quali rappresentava
l'elemento fecondatore legato alla fertilità e alla salute». Gli
archeologi dell'università di Pisa (oltre alla professoressa Avanzini,
partecipano alla spedizione Carl Phillips, Chiara Condoluci e Marco
Iamoni) ieri sono partiti per la seconda fase della missione Imto
(Italian mission to Oman). In collaborazione con studiosi e tecnici
dell'Ufficio affari culturali di Muscat, la capitale dell'Oman, si
continua a scavare. Con la speranza di trovare nuove testimonianze,
magari scritte (mai rinvenute) di questa antica e misteriosa civiltà
che abitò il Paradiso perduto.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:44.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com