Il pilastri del teatro

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koala3
00mercoledì 30 novembre 2011 14:33
Arthur Miller

Probabilmente le storie più drammatiche e feroci, più crudeli e dolorose possono risultare per ciascuno di noi esperienze tutto sommato sopportabili, esaltanti se l'autore dimostra grandezza.
E' stato così per Revolutionary road di Richard Yates, per me (mi è venuto in mente perché ha in comune con questa lettura l'ambientazione, oltre che americana, prettamente famigliare. Da inferno famigliare senza speranza).
Quando però un dramma racconta qualcosa che non ci è del tutto estraneo (né al nostro presente né, anche solo come paura, al nostro futuro), può costituire una dura prova.
Morte di un commesso viaggiatore di Miller è un'opera sublime.
Ma è anche un'esperienza dolorosa come poche. Desolante, di crudele sincerità.
koala3
00sabato 11 febbraio 2012 13:03
Tennessee Williams

Un tram che si chiama desiderio

Anche le storie sgradevoli possono affascinare profondamente. I personaggi principali sono figure memorabili, fortissime. Un contesto tanto miserabile da generare insieme disprezzo ed empatia, che non è però che l'estremizzazione della condizione umana tutta, non delle sue schegge impazzite. Con "regole" che può risultare difficile guardare in faccia, ma che Williams riesce a presentare senza semplificazioni banalizzanti.
Chi potrà mai dimenticare Blanche, uno dei personaggi più sfaccettati e struggenti della letteratura?
Morello
00lunedì 13 febbraio 2012 13:34
poche cose lasciate buone
tra queste, i teatro americano. ;-)))
koala3
00giovedì 12 giugno 2014 12:09
Bertolt Brecht



Ho appena letto L'opera da tre soldi e Madre coraggio e i suoi figli.
Rispetto alla fama ed alla reputazione di queste due opere tra le più acclamate di Brecht, devo confessare una parziale delusione.
Non ho faticato a spiegarmi le ragioni per cui Miller e Williams sono considerati due pilastri del teatro.
Brecht è di certo meno immediato, più metaforico. Ed il ruolo dei personaggi nelle sue opere è differente, prescindendo spesso dal meccanismo dell'immedesimazione, talvolta anche dall'empatia.
koala3
00venerdì 25 novembre 2016 10:52
George Bernard Shaw


Pigmalione

Brillante, incalzante, tagliente.
Parla di un mondo lontano ma di esseri umani che sono sempre gli stessi. E non compiace, a differenza dei tanti film che hanno tratto dall'opera.
koala3
10venerdì 19 ottobre 2018 11:37
Eduardo

Avendo sempre visto in televisione, fin da bambina (le guardavano i miei) le rappresentazioni di Eduardo, conoscevo le più note quasi a memoria e non mi ero mai presa la briga di leggerle.
Se la messa in scena le valorizza per la straordinaria bravura degli interpreti, la lettura permette di assaporare con i tempi giusti le note ed i dialogi di Eduardo. Ogni frase ed ogni gesto sono perfetti, l'intensità sfugge alla retorica ed al ricatto morale, la realtà alla banalità.
Non è certo una sorpresa, ma metto alcune delle opere di Eduardo tra le cose migliori in assoluto che abbia letto.
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