Il richiamo...

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Flyingfair
00martedì 6 marzo 2007 13:57
Sono appena iscritta, ma eccomi con un topic che mi sta davvero a cuore. Pochi giorni fa parlavo con una mia carissima amica. Lei ha avuto un'educazione cattolica molto, molto rigida. E, al di là dell'educazione religiosa, parlo anche di un'educazione generica molto chiusa, fatta soprattutto di sensi di colpa inculcatele dai genitori. Ma, al di là degli aspetti prettamente personali, lei mi parlava di un richiamo, un istinto, che la porta, quando per esempio si trova in un bosco, a parlare alla natura. Spesso sente qualcosa che la guida a fare piccoli rituali, tipo accendere candele e meditare. E' molto attratta dal simbolismo, dalle erbe, sente di avere qualcosa che le si muove dentro, ma ha paura a lasciarsi andare.
Allora riflettevo su quanto molto di quello che prova lei, l'ho sempre provato io fin da piccola. Quando ero piccina mi immaginavo a danzare con lunghe vesti al centro di una foresta e, paradossalmente, sapevo già qualcosa di stregoneria pur senza aver mai studiato o letto...
Io vivo liberamente il mio stato; lei no. Non ci riesce. Dice di credere in Cristo, ma di sentirsi strega. Eppure sente quel richiamo, molto forte, che l'attrae a sé.
Vengo al punto: secondo voi streghe si è o si diventa? Quel richiamo che penso ognuno di noi senta, da dove viene? Vite precedenti? Oppure è qualcosa di più profondo, una vera e propria natura che ci appartiene e che, se combattuta e castrata, rende infelici?
Ghaladh
00martedì 6 marzo 2007 14:52
In fondo, non sono le idee che si evolvono quasi di pari passo con la crescita dell'individuo? Ognuno è ciò che vuole essere, ognuno diventa ciò che vuole diventare.
La natura ha i suoi limiti; la volontà li può valicare.
Zeus.Salvatore
00martedì 6 marzo 2007 16:10
io direi il contrario ghaladh la volontà ha i suoi limiti,la Natura li può prevaricare...il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce direbbe qualcuno!L'istinto porta sempre alla verità!Cmq per tornare al topic...io credo che l'amica in questione "sia"semplicemente e squisitamente pagana!Il problema è che spesso il nostro istinto cozza con l'educazione che ci è stata impartita e allora facendo o pensando diversamente ci mette in crisi!Ognuno di noi ha avuto questa crisi perchè la stragrande maggioranza dei pagani,lo è per conversione tardiva e non per educazione.A differenza dei cristiani,credo,in quanto wiccan che non c'è una strada universale adatta a tutti ma ognuno ha la sua che è ugualmente giusta!Non c'è un unica Via,Verità e Vita ma tante strade che portano al divino!Per questo ognuno di noi dovrebbe dar più ascolto al proprio istinto,al nostro aspetto dionisiaco(usando una terminologia niciana),per trovare la strada che più si confà al nostro essere religiosi!

Serenia
00martedì 6 marzo 2007 16:25
Streghe si è o si diventa? E' una domanda apparentemente semplicissima ma in realtà molto complessa...
Personalmente penso che tutti nasciamo con le stesse possibilità.
C'è chi sviluppa un dono e chi un altro.
Poi ci sono le scelte, l'educazione, l'ambiente che ci circonda...

Oppure è qualcosa di più profondo, una vera e propria natura che ci appartiene e che, se combattuta e castrata, rende infelici?


Ognuno di noi ha una natura, un sentire... Probabilmente la cosa migliore sarebbe assecondarla, ma tutto si basa su una scelta consapevole o inconsapevole che sia. Se combatti te stesso sarai infelice, è molto probabile, ma, per fare l'esempio della tua amica quello che la "tormenta" non è quello in cui crede ma più probabilmente una serie di regole che la castrano.
Non esiste una sola via

Caspita... è veramente complicato spiegare quello che penso [SM=g27783] come al solito penso di essere stata poco chiara [SM=x69338]
Flyingfair
00martedì 6 marzo 2007 18:58
Re:

Scritto da: Ghaladh 06/03/2007 14.52
In fondo, non sono le idee che si evolvono quasi di pari passo con la crescita dell'individuo?



Sì, sono d'accordo che le idee si evolvano; però personalmente penso che la natura di un individuo sia di base una e sinceramente ancora mi chiedo determinate suggestioni, l'affezione per certe atmosfere e per certi ambienti piuttosto che altri, per esempio, da dove derivino se non dalla nostra stessa natura.
La vedo un po' come una nota costante, dentro di noi, su cui poi si creano sinfonie intere. Ma la nota di fondo resta sempre quella! Non so se mi sono spiegata... [SM=x69312]
Flyingfair
00martedì 6 marzo 2007 19:03
Re:

Scritto da: Zeus.Salvatore 06/03/2007 16.10
io direi il contrario ghaladh la volontà ha i suoi limiti,la Natura li può prevaricare...il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce direbbe qualcuno!L'istinto porta sempre alla verità!Cmq per tornare al topic...io credo che l'amica in questione "sia"semplicemente e squisitamente pagana!Il problema è che spesso il nostro istinto cozza con l'educazione che ci è stata impartita e allora facendo o pensando diversamente ci mette in crisi!Ognuno di noi ha avuto questa crisi perchè la stragrande maggioranza dei pagani,lo è per conversione tardiva e non per educazione.A differenza dei cristiani,credo,in quanto wiccan che non c'è una strada universale adatta a tutti ma ognuno ha la sua che è ugualmente giusta!Non c'è un unica Via,Verità e Vita ma tante strade che portano al divino!Per questo ognuno di noi dovrebbe dar più ascolto al proprio istinto,al nostro aspetto dionisiaco(usando una terminologia niciana),per trovare la strada che più si confà al nostro essere religiosi!




Sì, lo penso anch'io Zeus. Lei però afferma di pregare Cristo, quando sente di pregare. Contemporaneamente, poi, crede in tutta una serie di cose che sono squisitamente pagane. Credo si tratti di una opposizione interiore, una sorta di contrapposizione più che altro, che dovrà risolvere in qualche modo, dato che non la fa vivere benissimo! Lei stessa mi ha parlato di richiamo, il che è strano: si tratta di un termine preciso che sembrerebbe fugare ogni dubbio sulla sua natura, eppure... [SM=x69313]
Flyingfair
00martedì 6 marzo 2007 19:04
Re:

Scritto da: Serenia 06/03/2007 16.25


Caspita... è veramente complicato spiegare quello che penso [SM=g27783] come al solito penso di essere stata poco chiara [SM=x69338]



Dolce Serenia, invece sei stata chiarissima! [SM=g27768] [SM=g27777] [SM=x69321]
Faltea
00martedì 6 marzo 2007 22:33
Re:

Scritto da: Ghaladh 06/03/2007 14.52
Ognuno è ciò che vuole essere, ognuno diventa ciò che vuole diventare.



Concordo.
Purchè si abbandonino i dogmi che fin dall'infanzia ci vengono inseriti come programmi in un cervello formattato..

C'è tempo.. la ri-nascita verso una nuova consapevolezza di rado è senza dolore...
Raven
00mercoledì 7 marzo 2007 00:08
Re: Re:



C'è tempo.. la ri-nascita verso una nuova consapevolezza di rado è senza dolore...




Sono d'accordo.
Credo si tratti solo di tempo. Per adesso la tua amica sta solo sperimentando il conflitto tra ciò che sente di essere e ciò che le hanno detto di essere. Si tratta solo di aspettare e vedere quale parte vincerà.

E io credo che il "richiamo" esista. Eccome se ci credo.
Da qualche parte, dentro di noi, siamo tutti stati così fin da bambini, anche se non sapevamo ancora come si chiamasse.
E credo che così ci si nasca.
Una sensibilità diversa, forse. O forse semplicemente un ricordo, un antichissimo ricordo.
Lo stesso ricordo che ci ha consentito di esserci ancora oggi, dopo il più grande olocausto fisico e culturale che la storia dell'umanità ricordi.
Che ci ha consentito di esserci senza libri scritti, senza dogmi tramandati, senza regole conosciute, senza capi dichiarati, senza guide.
Solo con quel "richiamo" che sussurra dentro di noi, nel fondo del nostro spirito.

Raven [SM=x69326]
-----°v°-----
Ghaladh
00mercoledì 7 marzo 2007 10:36
la natura umana è mutevole, nulla è fisso. La natura ha regole fisse e costanti, la volontà invece non le segue, seppure talvolta si rivela vana. La volontà ha il limite che le diamo noi. Forse, se la nostra natura ci ha fornito di scarsa volontà, allora davvero non possiamo farci molto, ma solo in quel caso.
Laura.Napoli
00mercoledì 7 marzo 2007 14:17
Io la tua amica la vedo come San Francesco
Il Santo di Assisi, oramai si sa, è stato un pò manipolato nei secoli dalla Chiesa, a proprio vantaggio. Tutti questi "eretici" che poi però hanno riscosso gran seguito fra i cristiani, vengono nei secoli, "aggiustati" come posso dire...insomma riveduti e corretti per toglierli di dosso la loro vera valenza pagana, e riportarli sui binari del cristianesimo. Da Allora però, è proprio il personaggio di Cristo che si presta a varie più o meno arbitrarie interpretazioni. E' costume di molti pagani, credersi cristiani e streghe allo stesso tempo, così come tanti buddisti ma anche induisti credono in Cristo, o comunque nella sua esistenza come uomo di pace. Molti atei pure, ammettono l'esistenza di Cristo se non proprio come figlio di Dio, come grande trascinatore di folle verso valori positivi.
L'educazione ricevuta non te la scroli di dosso così facilmente; se i tuoi genitori sono veri credenti, ti senti in colpa ad allontanarti da tutto quello che ti hanno trasmesso in termini di religione; è più semplice allora, se pur inconsciamente, continuare a credere in Cristo, attribuendoli valori azioni e pensieri di tutt'altra matrice religiosa. In fondo ognuno da ai vangeli, ed alla bibbia tutta, l'interpretazione che vuole. Per adesso la tua amica pur sentendosi attratta da altri richiami, non se la sente di staccarsi dai punti fermi della sua vita, nel suo caso i propri genitori uniti nel nome di Cristo, poi, man mano, forse (chi può dirlo se e quando succederà?)capirà che il bene per il prossimo può coesistere con la divergenza nel pensare e nel sentire, specialmente se la sua vita da adulta la porterà lontano dal chiuso di certi ambienti, e incontrerà altre persono con alle spalle il suo stesso percorso interiore. Ma in definitiva, se lei è contenta così...o quando si rivolge a Cristo è perchè lui la perdoni per il suo sentirsi strega?
Juri.Icaro84
00mercoledì 7 marzo 2007 20:58
Strega si nasce o si diventa? Beh... tutte e due penso... ci si nasce e ci si diventa.
Abbiamo tutti le stessa capacità da bambini, solo che alcuni le sviluppano più facilemte e altri tendono invece ad assopirle.

[SM=x69323]
Riannon74
00giovedì 8 marzo 2007 16:02
Concordo con Raven e Faltea dai tempo alla tua amica vedrai che alla fine il richiamo avra il sopravvento.
Anche io l'ho sempre avuto e all'inizio non lo capivo, per lungo tempo l'ho confuso con il richamo del Dio cattolico e più sentivo che qualcosa non andava più mi rifugiavo in chiesa.
Poi ho pensato che si potesse credere alla in più Dei restando comunque cattolici (era una follia! [SM=g27768] ) ma alla fine la verità viene a galla e scopri di essre quello che in realtà sei sempre stata; una Strega.

Per rispondere alla tua domanda da dove viene il richiamo, credo che entrambe le tue opzioni siano valide.
E' nella natura di ognuno di noi ma allo stesso tempo se nella vita precedente abbiamo percorso la strada verso il Tutto allora in quelle successive lo sentiamo più forte alcune conoscenze acquisite restano e ci aiutano a progredire.


Edhoras
00lunedì 12 marzo 2007 18:57
Personalmente credo che noi tutti,siamo tutto e siamo già stato tutto,in vite passate e nelle vite che avremo nel futuro..dentro di noi ci sono frammenti di memorie di quel che siamo stati,dobbiamo solo riuscire a rintracciarli,leggerli e comprenderli e quindi farli nostri;una bazzecola no?Quel che voglio dire,che non esiste domanda alla quale non siamo in grado di dare risposta,credo sia solo questione di affinare i sensi e la percezione del sè dentro di noi...da lì poi comincia il tuo vero viaggio in questo piano di esistenza che ti è stato donato....


Florenne
00mercoledì 14 marzo 2007 13:48
Personalmente il tempo mi ha portato a credere che ogni essere umano debba poter chiamare per nome il suo o i suoi dei. Siamo stati tutti bene o male cresciuti con i dogmi del cristianesimo e rivolgerci a ciò che ci è familiare può essere un modo per instaurare una sicurezza interiore. In fondo ogni religione ha dato un nome ai suoi dei, benchè studiando le varie religioni si trovino appunto delle similitudini, cristo è nato in una grotta come Mithra dio Persiano che venne adorato da Romani, Greci, Indiani e Persiani per altro tra il 1400 a.C. e il 400 d.C. fino a quando l'imperatore Costantino non istitui la religione cristiana come unica.
Tutte le religioni a stringere si basano dalla derivazione del culto degli astri, Sole e Luna.
Magari la tua amica prega Cristo perchè ancora non conosce tutto il resto, ma potrebbe essere già dei nostri [SM=g27777].
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