L’immaginario diventa possibile al Festival delle Scienze di Roma

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vanni-merlin
00sabato 9 gennaio 2010 16:23


L’immaginario diventa possibile al Festival delle Scienze di Roma


I visitatori possono vivere l’emozione di guidare un treno ad alta velocità, grazie a uno speciale simulatore in grado di riprodurre anche diverse condizioni meteorologiche in cui sfrecciare a 300 km a bordo di un Eurostar Frecciarossa messo a disposizione dalle Ferrovie dello Stato . E’ uno degli exhibit esposti all’Auditorium Parco della Musica di Roma, nel corso della quinta edizione del Festival delle Scienze che si svolge dal 13 al 17 gennaio. Un percorso a cavallo ‘Tra possibile e immaginario’, tra ricerca scientifica e tecnologia, tra scoperta e invenzione, tra creatività e innovazione.
La manifestazione riunisce grandi nomi della ricerca scientifica italiana e internazionale: filosofi e storici della scienza, esperti e giornalisti, ma anche inventori, educatori, scrittori e artisti, chiamati a discutere e approfondire i tanti temi affrontati.
A inaugurare il Festival, lo storico della scienza Vittorio Marchis con una performance ispirata alle vecchie lezioni di anatomia del Settecento in cui si disseziona un giradischi, punto di partenza per una divertente lezione-spettacolo sul progresso tecnologico.
Apre la serie degli appuntamenti dedicati al mondo della ricerca scientifica la conferenza ‘Scienza aperta: chi decide e come?’.
Alle tecnologie digitali e delle reti di comunicazione il Festival dedica il corpus di eventi più ricco, ospitando tra gli altri Robert Cailliau, l'informatico belga che vent'anni fa collaborò al Cern con Tim Berners-Lee alla nascita del World Wide Web e lo studioso di intelligenza artificiale Giuseppe Longo. Sulla cosiddetta ‘cyberetica’, intervengono Terry Bynum e James H. Moor, studiosi americani che lavorano sulla definizione del concetto di etica applicata al mondo dei computer.
Ma il Festival dà spazio anche a mostre e laboratori. Il percorso interattivo del Telecom Italia Future Lab, mostra i mille volti del ‘potenziale digitale’: dalla video chat in 3D ai più moderni sistemi di learning, dall’infomobilità interattiva alla digital art user generated.
Il progetto Laptop Orchestra schiera invece quindici computer, a comporre una bizzarra e futuristica ensemble orchestrale. Sempre i computer consentono ai musicisti della Motel Connection di presentare H.E.R.O.I.N (Human Environmental Return of Output/Input Network), un inedito progetto crossmediale ‘a ridotto impatto ambientale’ che prevede la pubblicazione di un primo singolo, un fumetto, e un videogioco. Nel ‘Concerto per astrofisico e radioscopio’, con protagonista Margherita Hack, è invece un radiotelescopio a venir piegato a scopi musicali.
Si rinnova infine la partecipazione di National Geographic Channel, che presenta un’anteprima e una rassegna di documentari.
Rita Bugliosi
Per saperne di più: www.auditorium.com

www.almanacco.rm.cnr.it/articoli.asp?ID_rubrica=5&nome_file=01...


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