La Liquirizia

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Crystal_Lily
00martedì 28 dicembre 2010 15:18
Chi di voi non si è mai trovato su un prato a gustarsi una radice o una caramella alla liquirizia?
Io la trovo una spezia eccezionale, il suo sapore è pieno e corposo e mi pervade tutta la bocca, un’estasi per le mie papille gustative.



Ecco qui qualche informazione sulla liquirizia:
La liquirizia o liquerizia, nome scientifico Glycyrrhiza glabra, appartiene alla famiglia delle Papilionaceae, è originaria dell'Asia sudoccidentale e delle regioni del Mediterraneo. E' una pianta perenne, con radice stolonifera, fusti lanosi, eretti, cilindrici e solcati. Le foglie sono costituite da foglioline che possono risultare appiccicose. I fiori sono di colore azzurro chiaro, violetto. Il frutto è un legume oblungo, lungo circa 3 cm.



La liquirizia era una pianta importante nell'antico Egitto, in Assiria e in Cina, era già nota nell'antica medicina greca ma solo nel XV secolo è stata introdotta dai frati domenicani in Europa. Come risulta dal primo erbario cinese, in Asia la liquirizia viene utilizzata da circa 5.000 anni ed è una delle piante più importanti. I medici cinesi la prescrivono da sempre per curare la tosse, i disturbi del fegato e le intossicazioni alimentari.
Nel Rinascimento e fino all’inizio del Novecento la radice della liquirizia veniva prima masticata in modo da sfrangiarne un’estremità e farle prendere l’aspetto simile ad un moderno spazzolino poi veniva strofinata sui denti per sbiancarli e rinfrescare l’alito.
Della liquirizia si utilizzano la radice e gli stoloni di almeno tre anni di età ripuliti dalla corteccia e fatti essiccare.
Si usano il decotto e l'infuso di liquirizia per tosse, bronchiti, ritenzione idrica, disturbi digestivi.
Il succo è ottimo nel caso di ulcere gastriche. L’acqua dei decotti è utilizzata nei casi di congiuntivite ed i gargarismi per le infiammazioni delle vie orali.




Tisana alla liquirizia per la digestione:
1 cucchiaino di Malva
1 cucchiaino di Liquirizia
Mezzo cucchiaino di Anice
1 cucchiaino di Finocchio


l'insieme di queste piante , facilita la digestione, la eliminazione di muco. Utile nella colite, nella nausea, nelle fermentazioni intestinali, nel mal di stomaco, come anti infiammatorio, è però controindicata a chi soffre di ipertensione e per le donne in gravidanza per la presenza della liquirizia.



Liquore alla liquirizia:
Ingredienti:
200 g di liquirizia a pezzettini
(il più puro possibile)
1200 mL di acqua oligominerale
1200 g di zucchero
1 L di alcool a 90°


Preparazione:
Sciogliete a bagnomaria la liquirizia in 600 mL di acqua mettendola in un contenitore ermetico da agitare di tanto in tanto fino ad ottenere lo scioglimento completo. Una volta che la liquirizia si è sciolta completamente lasciate raffreddare. Sciogliete lo zucchero nei rimanenti 600 mL di acqua a fuoco bassissimo; una volta che anche lo zucchero è sciolto fate raffreddare. Quando sia la miscela di liquirizia che quella di zucchero sono completamente raffreddate unitele in un unico recipiente e aggiungete l'alcool a 90°, chiudete e lasciate riposare in frigorifero per qualche giorno prima di consumare.




Chi vuole aggiungere qualcosa? [SM=g27824]

stregaviolet )O(
00mercoledì 29 dicembre 2010 01:43

Lily che meraviglia!!!
Se trovo qualcosina lo inserisco qui! [SM=g27819] [SM=g27836]

-Acqua-
00giovedì 30 dicembre 2010 00:19
Che bello Yle! [SM=g27817]
La Liquerizia è buonissima.. e anche molto bella nella sua particolare essenza scura. Qualche anno fa ne ho fatta una piccola indigestione e gli effetti collaterali descritti li ho sperimentati tutti... Assunta in dosi giuste, è un toccasana per il corpo.. e secondo me anche per l'umore!
Aggiungo un articoletto e qualche immagine, si potrebbe anche studiare come piantina nella Casa della Foresta!



Le proprietà della liquirizia



La liquirizia, conosciuta comunemente nella sua forma in pasticche, ha una storia che viene da lontano e il suo utilizzo risale alla notte dei tempi. Ha moltissime proprietà, sottovolatutate notevolmente.

La liquirizia conosciuta in Asia gia' 5000 anni fa, viene infatti menzionata in uno dei primi erbari cinesi. Il suo nome deriva dal greco glucos (dolce) e riza (radice).
Cresce spontanea nelle regioni del bacino mediterraneo, compresa l' Italia.
Fino a 50 anni fa, la liquirizia veniva coltivata in Lucania, Sicilia e Calabria che ancora oggi ne produce il 70%.
Il fusto legnoso è alto fino a 100-150 cm; i fiori sono piccoli e di colore azzurro-violaceo.
Le sue radici sono utilizzate prevalentemente per l'estrazione del succo usato per vari scopi: l'aromatizzazione e colorazione della birra (per aumentarne il colore e il corpo); la preparazione di pasticche; usi farmaceutici; la concia di alcune varietà di tabacco (per migliorarne la qualità e l'aroma).



Le radici più sottili vengono essiccate e le conosciamo per la loro forma a bastoncino che comunemente si mastica; le altre vengono sottoposte a processi estrattivi.
Il succo estratto dal sapore agrodolce, di colore nero è costituito per il 5-15% da glucidi e per il 10-20% da un glucoside: la glicirizzina.
Questa sostanza è un edulcorante naturale, contenuta nelle radici. Ha un potere dolcificante circa 100 volte superiore a quella del saccarosio, le proprietà della liquirizia sono date in gran parte da questa sostanza:
Azione antinfiammatoria, grazie alla presenza dei flavonoidi.

Effetto saziante, la liquirizia è un ottimo coadiuvante nelle diete.
Azione antivirale. Alcune ricerche hanno evidenziato la capacità dell'acido glicirrizzico di bloccare la crescita dell'herpes, non solo, la glicirrizina é stata capace di bloccare l'ingresso e la replicazione del virus nelle cellule in alcune patologie polmonari.
I risultati sono stati davvero confortanti. La glicirrizina, più delle altre sostanze con cui é stata messa a confronto, é stata capace di impedire l'ingresso e la replicazione del virus nelle cellule, in parole povere di frenare l'infezione.

Il meccanismo d'azione non è ancora ben chiaro. Si ipotizza che la saponina della liquirizia, andrebbe ad interferire con il percorso di comunicazione cellulare, inducendo anche la produzione di ossido nitrico,fattore di attivazione ben conosciuto per i macrofagi e linfociti, cellule che allertano e potenziano una risposta più globale del sistema immunitario.

La liquirizia può essere utilizzata nella lotta alle tossinfezioni alimentari, infatti, l'estratto derivato dalla radice è ottimo per contrastare i microrganismi che si trovano nel cibo. Secondo gli studiosi giapponesi, che stanno portando avanti le ricerche in tal senso, i composti biologicamente attivi che la liquirizia possiede sono in grado di contrastare molti microrganismi diversi che rendono il cibo pericoloso.

E' usata contro la tosse secca e l'asma grazie alle sue proprietà emollienti. Previene e cura le ulcere gastriche e duodenali, le gastriti e ulcere da farmaci e alcool e le ulcerazioni da chemioterapici.
Azione lassativa grazie alla presenza di mannite. La mannite (mannitolo) è uno zucchero naturale dolcemente lassativo. E' uno dei pochi lassativi benefici in natura ed agisce contro la stipsi attirando acqua nell'intestino e facilitandone lo svuotamento del colon.

Azione antiossidante. I flavonoidi contenuti nella radice sono dei potenti antiossidanti e combattono i radicali liberi, giocando un ruolo essenziale contro le malattie e mantenendo sano il cuore.

Controindicazioni: l'acido glicirizzico ha effetti collaterali sull'equilibrio dei sali minerali quindi un abuso di liquirizia può indurre ritenzione idrica, aumento della pressione, gonfiore al viso e alle caviglie e mal di testa. E' quindi vietata agli ipertesi, alle donne in gravidanza e in allattamento.



Fonte: www.effettoterra.org



Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:39.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com