La ricerca del Dio

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Morgana_LaFata
00martedì 1 maggio 2007 20:55
Forse non è il èposto giusto dove farvi questa domanda ed avviare questa discussione...spero perdonerete una viandante poco esperta...
Dunque...Ho letto nel libro di C.Wallace "Wicca" che esistono tradizioni per così dire classiche ed altre personali ed innovative per venerare la Dea...tra le correnti che questo scrittore scozzese chiama classiche c'è la Wicca Dianica...che lui considera l'unica tradizione che esclude totalmente l'esistenza di un'entità divina maschile...questa tradizione è stata fondata da femministe negli anni 70...una delle fondatrici è l'autrice del testo "la Danza a Spirale", non sò se qualcuna di voi lo conosce...Anche la Pictish Wicca, nata in Scozia, tende a escludere la divinità maschile...A questo prorposito sono confusa...ho sempre pensato che nell'armonia universale fosse una l'entità divina...un'entità femminile che dona vita...insomma, io ho sempre creduto intimamente che l'essenz aultima del creato fosse il soffio vitale di una Dea, e mai ho pensato ad un Dio...Potete spiegarmi il ruolo della divinità maschile?Esiste?Su cosa si basa la distinzione rispetto alla Grande Madre?
stregaviolet )O(
00mercoledì 2 maggio 2007 21:16
Figurati.. alle cose ci si arriva molto lentamente... ma se non vuoi sbagliare, facendoti "tirare dentro" da certe correnti più costruite che naturali, ti consiglio di seguire ciò che SENTI dentro... a volte ciò che senti potrebbe farti pensare di essere sbagliata, perchè magari se non senti certe cose che leggi o che ti dicono ti sembra di doverle sentire per forza e di crearti delle idee mentali a riguardo. Ma ricorda che la mente è umana ed è caduca quanto il corpo, ma la spiritualità profonda, la Conoscenza profonda, non viene principalmente dalla mente (anche se oggi come oggi, è necessario dover apprendere certe cose da certi libri, perchè gli insegnamenti antichi non sono più a piena disposizione come una volta), ma viene da dentro...

Morgana_LaFata
00mercoledì 2 maggio 2007 21:20
Grazie Violet...era la risposta che attendevo...io sono molto testarda...e un mio limite è la razionalità...ciò che la supera per me deve essere sentito dentro il cuore...e io percepisco un unica divinità...e amo ricercare modalità personali per esprimerle adorazione e devozione...non ho mai pensato ad un Dio...anche il significato di Beltane per me resta arduo da comprendere...nel senos che ho sempre creduto che un unica divinità comprendesse in sè la forza vitale, la scintilla, non sò sono un po' confusa al riguardo.
stregaviolet )O(
00mercoledì 2 maggio 2007 23:08

Esattamente, e se posso fare una piccola "generalizzazione" riguardante il nostro forum posso dire che qui più o meno tutte sentiamo la Madre in questo modo, chi più chi meno. Una Madre, quindi una Donna Madre Primigenia che partorisce tutto e tutti, l'aspetto femminile che la ritrae quanto quello maschile che Lei comunque comprende in Sè, dato che Lei è Tutto e comprende tutto.
C'è chi vede il Dio, ovvero la parte maschile divina, semplicemente come il Figlio della Madre, quindi una creatura da Lei partorita. Ma altri vedono nella Madre un'Essenza che nonostante si chiami Madre è androgina, comprende cioè in sè anche l'aspetto maschile. Ed è parte del percorso di molte Donne la ricerca e l'esercizio per far si che avvenga l'emersione anche dell'energia più prettamente maschile all'interno di loro stesse. Così come gli uomini dovrebbero concentrarsi anche sul loro aspetto femminile.
Ma sta di fatto che una volta privati della mente hanno poco senso i diversi sessi. Un'anima a mio parere può essere, per indole, più femminile, ovvero più legata alle acque, oppure più maschile, ovvero più legata all'essenza del fuoco. Ma non sta molto lì a pensare ai diversi sessi, E' ciò che E', e basta.. [SM=g27822]

Sta di fatto che la Madre, partorendo essenze più maschili e essenze più femminili, manifestazioni maschili e femminili, per forze rappresenta entrambi. E' entrambe le cose.
Ma non è tutto così definito come potrebbe sembrare... per esempio, non è assolutamente vero che il Sole E' il Dio... non dimentichiamo che tra le altre cose, per diverse culture, il Sole aveva nomi femminili, basti pensare alle Dee celtiche che erano associate al fuoco e al sole, come a certe divinità maschili (Manannan per esempio) legate alle acque... è sbagliato dire che il Sole sia il Dio, perchè il Sole è una manifestazione della Grande Madre tanto quanto le altre... c'è chi lo vede maschile e chi femminile, ma non è giusto dividere nettamente le cose e tanto meno definirle.

Io credo che spesso basti smettere di pensare (è una cosa che mi hanno insegnato per la verità... ma che raramente riesco a fare), e iniziare invece a sentire l'essenza che ci circonda nella Natura... chi se ne frega se è maschile o femminile... è amore puro partorito dal Grembo arcaico... e questo è già di per sè un incanto.



"Oltre ogni tempo e tuttavia nel cuore del tempo."
"C'è più mistero in un pallido raggio di luna sulla corteccia di un albero che in tutta l'esistenza degli uomini."

Haria

Il Tempio della Ninfa

[Modificato da stregaviolet )O( 22/07/2007 13.33]

Morgana_LaFata
00giovedì 3 maggio 2007 13:59
Grazie ancora Violet per il chiarimento sulla Dea omnicomprensiva...è ciò che sento intimamente...ora leggo con più calma per vedere se ho capto bene, magari se ho altri dubbi ti scrivo una mail così non annoio chi magari è più esperto...Grazie anche per la precisazione sul Sole, che già sapevo essere un simbolo, come del resto la Luna...e credo che seguirò anche il consiglio di non pensare troppo(la mia mente è troppo razionale!Colp del liceo scientifico"!), forse dovrei concentrarmi sulla mia interiorità per trovare una risposta che mi dia pace.
Un bacio.
stregaviolet )O(
00giovedì 3 maggio 2007 14:36
Esattamente.. ma hai già detto tutto da sola.. hai detto "è ciò che sento intimamente"... e quella è la tua risposta, per la quale, come vedi, non servono poi così tante parole, concezioni preconfezionate, e spiegazioni.. [SM=g27822]



"Oltre ogni tempo e tuttavia nel cuore del tempo."
"C'è più mistero in un pallido raggio di luna sulla corteccia di un albero che in tutta l'esistenza degli uomini."

Haria

Il Tempio della Ninfa

[Modificato da stregaviolet )O( 03/05/2007 14.37]

Morgana_LaFata
00venerdì 4 maggio 2007 15:04
Sono contenta che la tua saggezza approvi questa mia sensazione...ero un po' confusa perchè credevo che anche in un forum di studio come questo ci una sorta di credo specifico, e posso dire che finalmente ho trovato un luogo dove svilupparmi in modo autonomo senza avere dei "Credo" specifici e poter compiere delle riflessioni puramente soggettive e personali...cosa non facile...ma in tutta la mia breve vita mi sono sempre attenuta a questo principio, ammetto che in questo caso al sfida sia un po' più ardua perchè richiede un impegno intellettivo non da poco,unito a un'analisi interiore...ma penso che sia l'unica via per trovare un equilibrio...Riguardo all'argomento di partenza di questa discussione...Il Dio...sì, credo sia un aspetto della Madre, non prorpiamente un figlio...perchè tutt ele creature sono sue figlie, sue creazioni, ma una parte a lei complementare...un po' ciò che diceva Violet, ovvero che in di noi ognuno esistono due anime, due parti che vanno entrambe esplorate oltre ogni pregiudizio, proprio perchè anche noi, come la realtà che ci circonda, siamo parte dell'armonia, del Tutto, dell'equilibrio...un Tutto a cui io associo sempre l'aspetto Femminile...che a mio avviso è sempre più completo.
stregaviolet )O(
00venerdì 4 maggio 2007 21:18
...la mia non è saggezza purtroppo... ma è semplicemente studio, conoscenze apprese per di più da libri che butterò via quando la Conoscenza vera la raggiungerò con l'esperienza (...no non li butto... ma era per dire [SM=g27828] )... ma chissà quando questo avverrà... siamo tutte più o meno incamminate... ma la strada è infinitamente lunga per parlare di saggezza...
Ora possiamo fidarci solo del nostro Sentire, ma non è detto che più avanti magari tale Sentire sarà messo alla prova. Magari sarà anche ribaltato... ma l'importante è che lo si segua sempre, che esso porti in una direzione o che porti, nella direzione opposta da quella che stavamo percorrendo... la Strada è fatta di tappe.. e non è certo lineare, a volte dobbiamo tornare indietro a raccogliere ciò che avevamo lasciato cadere.
Ma se seguiamo il Sentire tutto sarà perlomeno più semplice... perchè sapremo di non sbagliare.

Quanto al Credo questo luogo non ne ha uno in particolare, anche se certe cose le "sentiamo" più o meno simili...
Prima fra tutte la Grande Madre generatrice di tutto... e ciò che tutte sentiamo (e portiamo avanti a spada tratta), è che nessuna può chiamarsi Strega o Sacerdotessa senza aver raggiunto la Saggezza donata dalla Conoscenza diretta del Divino. Un'esperienza estatica che forse giungerà in un futuro molto lontano... o forse più vicino di quanto si pensi.

Eirnin
00domenica 6 maggio 2007 13:59
Re:

Scritto da: stregaviolet )O( 02/05/2007 23.13
ps per Dante: prima cosa, il concetto di venerare una o l'altra cosa, per di più in relazione a certe feste (...?) non lo condivido affatto... ma è chiaro che è una cosa "mia".
Seconda cosa, questo forum NON segue e NON è fondato su nessuna tradizione neo-pagana, pertanto non le riflette e nemmeno le condivide. Non è che ci sia bisogno per forza di una tradizione di fondazione per fondare qualcosa... sta di fatto che qui studiamo diverse cose e che abbiamo un modo di sentire comune, o se non altro molto simile. Non ci servono tradizioni "di appartenenza" per giustificare questa cosa. Per quello che dico sempre che non è un forum come gli altri... qui vogliamo solo stare tranquille a studiare ciò che riguarda la Grande Madre, che NON promuove una tradizione più che l'altra... E' al di là di esse. E tali vogliamo rimanere anche noi.
Spero sia chiaro.. [SM=g27817]




Quoto Violet sperando di non essere considerata spocchiosa o arrivista. Lo faccio per un motivo molto semplice: io apprezzo in modo estremo l'ottica del forum e la sua capacità di riunire nello stesso pensiero e nello stesso SPIRITO persone di tradizioni e di ideologie molto differenti. Rispetto ed ammiro profondamente l'umiltà con cui i veterani del forum si approcciano sia ai propri studi che alle opinioni altrui.

Ma venendo a Dante:

Gli equinozi si caratterizano per una prevalenza di una divinità, o un aspetto di essa, su l' altra. Molti Wiccan, come molti altri praticanti di altre vie, tendono a non venerare affatto una delle due parti. Nella maniera da me indicata più su si potrebbe dire che: a seconda del periodo in cui ci si trova si venera (senza mai escludere l'altra parte) una delle due divinità. E' un modo per equilibrare il tutto.



in tutta sincerità, io mi trovo a dissentire profondamente. Trovo infatti che quest'ottica perda completamente di vista una cosa assolutamente fondamentale: l'equilibrio.
La ruota dell'anno in fatti non è per nulla una questione di prevalenza energetica o spirituale di un'aspetto del Divino sull'altro. Anzi. Ci sono si divinità che possono essere rappresentative di un determinato momento dell'anno, ma è semplicemente perchè le loro caratteristiche incarnano lo spirito di un sabbat piuttosto che un altro. Ma è ESSENZIALE, a mio avviso, che per il progredire delle stagioni entrambi gli aspetti, maschile e femminile, del divino (e quindi non IL Dio e LA Dea) siano presenti e molto più che presenti. Siano CONGIUNTI, l'uno fuso all'altro perchè entrambi parte di un'unico "Apeiron" creativo. Ed è la loro unione danzante che, lungo il corso dell'anno, determina il susseguirsi delle stagioni.
Forse, Dante, dovresti fare più caso a ciò che senti nel cuore, e scoprire così cosa cambi e come nel corso delle stagioni.
Naturalmente, è solo un suggerimento.

[Modificato da Eirnin 06/05/2007 14.02]

Elke
00domenica 6 maggio 2007 15:01
Parole sagge Eirnin che condivido profondamente,la Ruota dell'Anno è l'incarnazione stessa dei momenti in cui le due divinità si incontrano (passatemi il termine,anche se essi sono sempre uniti a mio avviso,la configurazione dei vari Sabba li pone come due parti distinte che interagiscono)e far prevalere un'aspetto sull'altro mi sembra oltremodo squilibrante.
E' ovvio che per ogni periodo ci sia un'aspetto della divinità che lo simboleggia maggiormente,ma ad esso è affiancata la controparte maschile/femminile.
Ovviamente queste sono tutte mie personali idee...
[SM=g27817]
)O(ScYLLa)O(
00domenica 6 maggio 2007 15:26
Sono d'accordo con voi [SM=g27817]
A mio avviso la Ruota dell'anno va al di là della singola divinità, e della sua forma, maschile o femminile che sia..è proprio riuscendo ad andare olte questi "schemi fissi" che si può cominciare a vivere veramente il divino e il ciclo delle stagioni.
Credo che il fatto di focalizzarsi su un lato della divinità, possa essere fuorviante, specialmente per chi si è avvicinato da poco a questa Via..
Il "venerare" (lo metto tra virgolette apposta perchè questo termine mi fa storcere il nasino) è proprio un concetto che personalmente non condivido, sembra quasi che una divinità si debba adorare, solo per assolvere il proprio compito di bravo pagano in quel dato giorno.
Secondo il mio modo di sentire, seguendo questo genere di consiglio, non si farebbe altro che perdere di vista la cosa fondamentale di questo cammino, che dovrebbe essere la comunione con la divinità e l'intima comprensione di tutti i suoi aspetti.

Scylla...
Piccola stella immensa, figlia della Luce, figlia della Luna, dell'eternità.
Contate il biondo rame dei miei capelli,
perdetevi nelle pieghe della candida pelle
percorrete mille e mille volte
le curve dei miei seni e degl'esili fianchi.
Mentre tutto cambia, nell'immobilità della Natura,
non avrete ancora carpito il mio segreto.


Amministratrice di "L'Antica Magione di Scylla"

[Modificato da )O(ScYLLa)O( 06/05/2007 15.27]

stregaviolet )O(
00domenica 6 maggio 2007 23:37
esattamente...
si perde di vista il VIVERE la divinità... se prevale un aspetto piuttosto che l'altro non sta nemmeno tanto a noi di dirlo, perchè gli aspetti sono talmente parte gli uni degli altri che non possono essere "divisi" e soprattutto non possono essere "isolati" (capite cosa intendo?).
A volte basta vivere... vivere l'inverno, vivere la primavera, vivere il vento, il sole, la notte, la luna... se sentiamo queste cose più maschili o femminili va bene, ma non deve essere ciò su cui ci concentriamo...
tutto è la Madre... e a volte basta sciogliere i pensieri in Essa e lasciarsi trasportare come catturati dalle onde...
Viverla è abbandonarsi a lei...
chi se ne frega delle prevalenze dei sabba, di tutte le costruzioni mentali inutili sfoggiate da certe correnti neo-pagane... chi se ne frega di tutto... quando la Madre ci cattura e noi ci abbandoniamo a Lei nulla ci importa più.

-Elbereth-
00lunedì 7 maggio 2007 00:01
Re:

Scritto da: stregaviolet )O( 06/05/2007 23.37
tutto è la Madre... e a volte basta sciogliere i pensieri in Essa e lasciarsi trasportare come catturati dalle onde...
Viverla è abbandonarsi a lei...
chi se ne frega delle prevalenze dei sabba, di tutte le costruzioni mentali inutili sfoggiate da certe correnti neo-pagane... chi se ne frega di tutto... quando la Madre ci cattura e noi ci abbandoniamo a Lei nulla ci importa più.

Hai perfettamente ragione Violet e pur avendolo capito ormai da tempo mi ritrovo ciclicamente a riscoprire questa verità sulla mia pelle. Spesso mi faccio ricatturare da tanti schemi, tante suddivisioni, categorie prettamente "umane" e finisco poi col rendermi conto che in realtà il vivere e amare gli Dei va ben oltre tutto ciò. Lasciamoci abbracciare da essi, lasciamo che il nostro animo riconosca la loro voce nel vento. A volte basta davvero poco e non ce ne accorgiamo [SM=g27822]
Morgana_LaFata
00lunedì 14 maggio 2007 16:05
Sì...chi se ne frega...quando a battere e il cuore, che La sente in ogni respiro [SM=g27817] Abbandonarsi ci permette di conoscerci e di conoscere...e soprattutto di raggiungere una comunione armonica con la realtà in cui viviamo...purtroppo però ciò che ci mette alla prova è la stessa società, il tempo frenetico che spesso ci impedisce di apprezzare la nostra esistenza e di dedicarla alla Dea.
stregaviolet )O(
00lunedì 14 maggio 2007 16:19
...forse perchè in questo mondo in cui siamo nate, dobbiamo dimostrare di essere delle Guerriere, affrontandone la sterilità e, nonostante questa, creare, far sì che ciò che creiamo germogli e cresca, ben protetto.
Essere Guerriere forse vuol dire anche affrontare ciò che non ci piace per ricavarne qualcosa di buono, renderci indipendenti da tutto, servirci di ciò che qui abbiamo a disposizione, ma senza farci catturare da questo... un lavoro che non ci piace molto per esempio... è sbagliato diventarne vittime, ma USARLO per giungere ai nostri scopi, sopportandolo per un po', allora sì, questo potrebbe fare di noi (in piccola parte) delle Guerriere.
Ma gli esempi sono infiniti...

Niviene
00giovedì 17 maggio 2007 13:24
Ho trovato certe affermazioni che qui sono state fatte molto interessanti e così mi permetto di partecipare alla discussione per dire la mia, scusate in anticipo [SM=g27819] .

Innanzitutto, concordo pienamente con quello che ha detto Violet.

Le "tradizioni" neo pagane, a mio avviso, per quanto assolutamente rispettabili e interessanti sia da leggere che come spunto per iniziare un cammino, per quanto siano comunque molto libere e lascino molto spazio alla cretività personale, hanno comunque le loro "leggi" e le loro "regole" (altrimenti non sarebbero tradizioni religiose), che forse vanno bene per le persone che le hanno elaborate ma non è detto che vanno bene per tutti. Io penso che una regola è sempre un limite alle vie del cuore, le quali non hanno regole.
"Sentire" l'Antica Dea e Grande Madre di tutto non è la stessa cosa che leggere di Lei su di un libro neo pagano e poi cercare di fare propri certi concetti (anche se lo studio ha sicuramente un ruolo importante). Affinchè ci appartengano devono scaturire da dentro ed essere vissuti, ma se si pongono delle regole religiose di qualsiasi natura sarebbe come mettere un muro. Faccio un esempio banale: se io sento il bisogno di ringraziare o festeggiare il Sole come calore che nutre la vita e come Dea, ma la corrente neo pagana che seguo dice che invece devo festeggiarlo come Dio solare che sconfigge l'oscurità, ecco che io pongo un limite alle mie vie del cuore e questo non mi porta da nessuna parte.
Io penso che la tradizione deve essere uno spunto, una traccia da seguire, un suggerimento di studio ecc.... ecc... che ci aiuti nel cammino (io ad esempio prediligo quella avaloniana, non solo per un legame che sento con Avalon ma anche perchè è quella che più si avvicina a questo concetto), ma secondo me non deve diventare una regola da seguire, il cammino deve restare sempre libero [SM=g27828] , il nostro faro deve essere il cuore e la conoscenza di Lei, poca o tanta che sia, che ci appartiene veramente è il frutto del vivere e del sentire. Ma ripeto che questa è solo una mia opinione, ovvero quello che ho compreso sulla base della mia esperienza personale.
E sull'essere guerriere, Violet ha proprio ragione, gli esempi sono tanti: ogni volta che tiriamo fuori le unghie per difenderci, difendere le cose in cui crediamo, difendere chi amiamo, oppure per raggiungere uno scopo che ci siamo prefissate, o che combattiamo per rimanere fedeli a noi stesse e alla nostra natura anche al di là degli stereotipi imposti dalla società ecc....
Le affermazioni di Violet mi sono piaciute davvero tantissimo
stregaviolet )O(
00giovedì 17 maggio 2007 15:11
...che bello leggerti Niviene...
Non posso che essere felice di averti qui sull'Isola... sei assolutamente in sintonia (le piccole differenze sono ovvie) con ciò che portiamo avanti qui.
Ciò che hai scritto sicuramente è più che vero. Mi hai anche ispirato una metafora che sento moltissimo in questo momento.
Tu dici che "il nostro faro deve essere il cuore", ed è bellissimo. Per questo aggiungo che è proprio quel faro che ci indica la Strada, non tanto come un faro fuori di noi, da raggiungere, ma come un faro che brilla dentro di noi ed è come se puntasse la propria luce sul Sentiero che percorriamo... muoverci al di fuori della sua luce equivale un po' a perdersi, ad abbandonarsi al buio e forse a obbligarsi a seguire altre strade che però non riusciamo a sentire.. non vediamo e non riusciamo a capire dove sia la strada...
ma seguire il nostro fascio di luce è proprio seguire la nostra Strada. Se questa si incrocia o va a coincidere con altre già percorse da altre Fanciulle allora sicuramente sarà bellissimo e, oserei dire, anche molto più facile. Altrimenti ci porterà laddove dobbiamo arrivare.
Con tranquillità e senza alcuna fretta... [SM=g27821]



"Oltre ogni tempo e tuttavia nel cuore del tempo."
"C'è più mistero in un pallido raggio di luna sulla corteccia di un albero che in tutta l'esistenza degli uomini."

Haria

Il Tempio della Ninfa

[Modificato da stregaviolet )O( 17/05/2007 15.12]

stregaviolet )O(
00giovedì 17 maggio 2007 15:41
Pensavo di dare un titolo diverso a questa discussione che comunque ha preso una piega interessante, anche perchè il titolo è molto generico e non descrive il contenuto. Ho riletto il primo post di Morgana e penso di averlo interpretato un pochino male, se non altro ho generalizzato un po' troppo classificandolo come "wiccan" ma in effetti la parentesi "wicca" era proprio solamente questo, una parentesi, un esempio. La tua domanda, Morgana (che io non avevo considerato abbastanza) in realtà esula dalla Wicca ed è anzi molto più attinente al forum di quanto pensassi.
Tu parli di Essenza, di caratteristiche di un'Essenza maschile e chiedi appunto come differisce da quella femminile.
Cercherò di risponderti, ma sono sicurissima che ci arriveresti da sola.
Intanto chiudiamo i libri sulla Wicca che ci danno nozioni e regole ben precise, come quella assurda che il Sole sia un simbolo del Dio (e non si va a capire nemmeno il perchè, la si prende perchè c'è scritta e bom... atteggiamento più che superficiale) e che la Dea e il Dio debbano essere "venerati" in egual modo, e bla bla bla.
Considerando che questo forum ha prevalentemente uno stampo celtico dovremmo già mettere i puntini sulle "i", infatti se proprio andiamo a studiare noteremo che il Sole, per i celti, era associato all'Essenza femminile. Grainnè per esempio è una Dea solare, è il Sole. Così come Brighid è il Sole e il Fuoco (che di solito sono legati all'essenza maschile).
Questo ci insegna che nulla è classificabile in modo univoco, anzi! Ciò che si dovrebbe raggiungere con la Conoscenza profonda è proprio l'Armonia e l'Equilibrio perfetto delle parti, che nelle Donne si ha con l'accettazione di particolari caratteristiche maschili e negli Uomini viceversa.
Questo perchè, nonostante il proprio sesso, che comunque ci caratterizza pienamente, ciò che si tenta di raggiungere è una certa androginia.

Una Donna Saggia è anche Guerriera, combatte con o senza spada. E questa è una delle caratteristiche più maschili che femminili.
Viceversa un Uomo Saggio si abbandona alla fluidità dolce e amabile che è prettamente femminile, e la coltiva in sè tanto quanto le caratteristiche maschili che più o meno gli sono già proprie (tutto deve essere coltivato e ripulito delle snaturazioni che la modernità appiccica addosso).
Pertanto Morgana, alla tua domanda ti puoi rispondere da sola...
Sentirai tu stessa cosa è più "maschile" e cosa più "femminile".
L'azione, la forza, la difesa attiva, il combattimento contro ciò che è ostile e ci ferisce, ecc. sono legati all'Essenza maschile ma DEVONO essere coltivati anche nella Donna.
L'essere ricettive, fluide, dolci, amabili come l'acqua, l'amore sensuale e sinuoso, quanto il fascino sottile ed elegante, l'abbandono all'Amore della Madre sono caratteristiche più femminili, ma sono coltivate anche dagli Uomini degni di questo nome.

Il fatto che esistano Divinità che contengono in sè sia simboli e caratteristiche femminili sia maschili (ritorno sul Fuoco di Brighid, sulle Morrighan, oppure su Manannàn, dio del mare e dell'acqua) deve solamente esserci d'aiuto per capire che nulla è così definibile, che TUTTO è la Grande Madre, perchè Lei contiene in sè entrambi i principi e se per noi è più facile e bello sentirla come una Dea è perchè sentiamo che la Madre è Tutto e perchè la Madre è anche Padre dentro di sè, perchè Genera da Se Stessa e possiede tutte le caratteristiche opposte in perfetta Armonia.

Nelle religioni mediterranee la Dea è Colei che non ha nè Padre nè Madre perchè si genera da sè. Anche nella generazione, dopo un primo momento, prevale assolutamente l'aspetto Femminile di Madre; mentre il Dio, l'Essenza Maschile viene da lei partorita.
La Madre è Madre. Il Dio è Suo Figlio e successivamente Paredro.

Spero di essere stata un po' chiara... queste naturalmente sono nozioni che molti uomini non accetteranno, ma che si trovano in moltissimi libri ottimi, alcuni scritti per Conoscenza e non per superficiale possessione di nozioni apprese da altri uomini.

Violet



"Oltre ogni tempo e tuttavia nel cuore del tempo."
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Haria

Il Tempio della Ninfa

[Modificato da stregaviolet )O( 17/05/2007 15.51]

Niviene
00venerdì 18 maggio 2007 12:48
Grazie davvero Violet [SM=g27823] .
Sono davvero felice di trovare questa sintonia di pensiero e la tua metafora è splendida.
E non c'è proprio nulla da dire a seguito di quello che hai detto, che trovo assolutamente condivisibile e completo.
Posso aggiungere solo un'altra dea solare emblematica, ovvero Sulis, la dea delle acque dell'odierna Bath (che i romani ridefinirono Minerva), che significa proprio sole e tra l'altro il termine sole per i celti era femminile... però poi pure Lugh è un Dio solare. Oppure la Brighid continentale, ovvero Belisama "la splendente", la quale è probabilmente una dea molto arcaica, solare, che fu lunarizzata e resa sposa di Belenos, Dio del fuoco, il quale è probabilmente una sorta di virilizzazione della Dea stessa (e che fu in un certo senso venerato al suo posto). Questo per confermare quanto spesso è sbagliato e limitante fissarsi a dare delle caratteristiche troppo definite a divinità, elementi, pianeti, alberi, forze naturali ecc...ecc... .


stregaviolet )O(
00venerdì 18 maggio 2007 20:52
Sicuramente, Sulis è una Dea che qui amiamo moltissimo e che abbiamo affrontato in modo più approfondito in una delle sezioni private. Sono certa che potrai leggere di lei tu stessa, a breve. [SM=g27822]
E comunque Sulis rappresenta perfettamente l'unione degli opposti in quanto è una Dea legata alle acque termali, ovvero all'unione di acqua e fuoco. Inoltre il suo stesso nome richiama il sole e questo non fa che completarla ancora di più.
E' senza dubbio una Dea splendida... personalmente sono estremamente affascinata da lei! [SM=g27836]


Morgana_LaFata
00venerdì 18 maggio 2007 20:58
Grazie mille Violet, e anche a te Niniane per le risposte molto interessanti. Molti concetti che avete espresso li condivido pienamente e li ho sempre sentiti vivi in me, ed è per questo, paradossalmente, che mi sentivo persa, perchè pensavo che esulare da determinate regole e stravolgerle seguendo il mio animo fosse presunzione, ma alla fine è quello ciò che permette la consapevolezza che stò cercando. Ho sempre creduto, anche grazie all'educazione di mio papà, che ha un profondissimo rispetto e ammirazione devota per il genere femminile, che l'Essenza di una Madre resta lo Spirito, l'Energia, la Potenza...più completa e la più affine al bisogno primigenio dell'umanità. Cercarla, e rapportarla con la realtà o con delle credenze preconfezionate che ci risparmiano la fatica della riflessione è complesso, faticoso, e mi ritrovo in ciò che dice Violet, definendoci guerriere. Per me questo è stato un anno intenso di dolori che mai avrei creduto di saper affrontare con tanto coraggio, è stato un anno di rivelazioni che mi hanno forzata, per coerenza ciò che sono e che sento(da sempre il mio unico faro) a distrugere molto della mia serenità e della mia vita. Ho guadagnato, perdendo il mio piccolo bozzo da crisalide, scoprendo il valore del nostro essere uomini, il valore del cuore, del sentimento che scaturisce libero e ci conduce oltre le sofferenze e oltre le difficoltà. Nella Madre ho trovato la mia via, e seppur io mi senta ancora arrancante e terribilmente inesperta, provo armonia dentro di me, e se in questa armonia ogni espressione del reale è racchiusa nell'incanto della vita, della Donna, mi avete fato comprendere che questo non è peccare in inesperienza. Un bacio e un sentito grazie ancora.
stregaviolet )O(
00sabato 19 maggio 2007 02:37
Se provi armonia dentro di te non conta l'"inesperienza"... Se provi armonia dentro di te sei già sulla Strada...
La Madre è armonia e forse è una piccolissima parte di Lei che già stai sentendo.. [SM=g27822]

Morgana_LaFata
00sabato 19 maggio 2007 11:22
lo spero.... [SM=g27823]
miyu84
00venerdì 13 luglio 2007 15:38
che discussione interessante...
anche io giungo da una religione neopagana che identifica il Dio-Sole e la Dea-Luna e sinceramente mi è sempre andata stretta questa "classificazione".
Come già detto (scusate se ripeto ma è per concretizzare il mio pensiero) anche io vedo meglio la Dea come figura androgina.. il suo aspetto più femminile quando si parla di amore e affetto, di generare la vita, e il suo aspetto più mascolino quando invece si prende in considerazione la figura di guerriera e di maestra di arti magari più ad appannaggio del genere maschile.

Inoltre, visto che si è toccato anche questo argomento, apprezzo molto il fatto che il forum non segua nessuna corrente in maniera preponderante rispetto alle altre..
anche perchè così trovano più spazio le persone che come me (se ce ne sono) vivono l'amore per la Grande Madre senza seguire una via ben precisa..
stregaviolet )O(
00venerdì 13 luglio 2007 16:15

Come te e tutte noi Miyu... [SM=g27821] [SM=g27822] Per questo ci troviamo bene insieme, perchè nonostante ognuna segua una sua strada, ciò che qui facciamo e studiamo è condiviso da tutte, perchè sta oltre ciò che può considerarsi un "percorso preconfezionato".
E credo che chi, come noi, cerca questo genere di cose, ovvero una Via che non coincide con nessuna di quelle proposte, in realtà cerchi, forse senza nemmeno saperlo, la Via più originaria, quella nascosta in ogni Donna e Uomo, quella che può essere diversa per tutti, perchè anticamente si diceva che ogni Donna e ogni Uomo è diverso dagli altri e ognuno ha il suo "mito" da cui trae il proprio percorso, la propria Strada, i propri Tempi e i propri modi per arrivare alla meta.
Ed è questo che qui facciamo, Ricerchiamo i miti, i percorsi, i simboli, e cerchiamo l'Origine. [SM=g27822]
Perchè, per usare le stesse parole di una Donna pozzo di conoscenza che ha fatto una conferenza sui miti nell'antichità, e che ho seguito "mangiandomela con gli occhi", "ogni mito, attraverso il simbolo, indica un percorso".
Questa è una frase di quelle che rimangono impresse, una frase che nasconde una verità assoluta.
Sono felice che anche tu ti trovi a tuo agio qui, e che condividi questo "percorso/non-percorso". E' l'unico che ci permette di ascoltare liberamente ciò che abbiamo in profondità, senza limitarci con etiche e idee poco naturali e anche parecchio discutibili!

Quanto a ciò che hai detto sulla Madre non fa una piega, sono daccordissimo con te!

Un saluto,
Violet



Artemisianelbosco
00venerdì 13 luglio 2007 20:03
Re:

Scritto da: miyu84 13/07/2007 15.38
Inoltre, visto che si è toccato anche questo argomento, apprezzo molto il fatto che il forum non segua nessuna corrente in maniera preponderante rispetto alle altre..
anche perchè così trovano più spazio le persone che come me (se ce ne sono) vivono l'amore per la Grande Madre senza seguire una via ben precisa..




è esattamente questo lo spirito di questo posto. Certe 'correnti' o religioni che si professano tanto pagane o anti-cristiane, in realtà agiscono nel medisimo modo della religione della Chiesa: 'Non avrai altro Dio all infuori di me'. Tradotto: gli altri Dei adorati, gli altri percorsi, la diversità di percepire il 'creato' non esistono, sono contro l'Uno. L'Uno che ha deciso la Chiesa e che ti ha insegnato a temere. Altre invece usano istituire le regole di comportamento, che non sono semplicemente 'civili' o 'sociali', ma doveri di sudditi davanti all Uno. Regoòle che convengono solo a pochi. Regole imposte, decise, a tavolino. Rivelate. Come il loro 'Uno': solo ad un certo punto della storia, Rivelato. Con la precisazione che tutto ciò che veniva prima della 'rivelazione', era demoniaco e da abbattere.
Bruciati furono i druidi e le donne di saggezza. Anche per questo ho imparato che la Bellezza sta proprio nella diversità. E questo posto è un crocevia di strade di percezioni diverse che si sfiorano, attraversate nell esplorazione dell Isola dalle fanciulle che la abitano.
Scusate, stasera è così.

un bacio la zia
007arcobaleno
00venerdì 26 settembre 2008 01:13

Premetto che secondo me esiste in ognuno di noi una parte che trascende il maschile e il femminile ed ogni altra forma di dualità e di opposti,
il brano che riporto di seguito dal mio punto di vista descrive questa parte di noi stessi.
Tuttavia, visto il riferimento che viene fatto al sole, potrebbe essere interpretato da qualcuno come qualcosa di maschile e quindi ho pensato di riportarlo in questa cartella.



IO SONO
Io sono il centro
Io sono il punto
da cui hanno origine tutte le direzioni.
Io sono il seme
da cui nasce il tempo
che fluisce attorno a me.
In giorni che sono senza numero
migliaia di soli mi circondano.
E sono il sole
che brucia nel centro.
IO SONO
e i miei raggi fuoriescono da me
per penetrare la notte.
Io sono il bagliore di migliaia di gioielli
nella mia visione solare.
Io sono il passato e il futuro uniti
nell'eterna lotta.
Io sono il mattino e la sera
nella mia eterna luce
IO SONO
e tuttavia sempre brucia dentro di me
il muto mistero
"Io non sono"
la muta testimonianza di ciò che in me
eternamente apprende
eternamente arde
eternamente cambia.



Tratto da "Conte di Sant Germain" edizioni l' Età dell' Acquario"







Solo un' amore inflessibile verso ciò che da riparo ai suoi esseri può concedere libertà allo spirito di un guerriero
Carlos Castaneda


favola61
00sabato 27 settembre 2008 22:24
ho letto con attenzione tutti i post di questa discussione e mi sono ritrovata in quello che avete scritto come se avessi trovato delle sorelle per tanto tempo perdute. Ma non avendo niente da aggiungere volevo raccontarvi come mi sono avvicinata alla Madre: Come noterete io sono molto più anziana di voi almeno anagraficamente ma leggendo molte delle vostre osservazioni mi sono sentita una bambina che fa i primi passi. Perchè? Perchè mi sono risvegliata alla Dea così tardi?
Non sapevo, ma poi l'intuizione... Il risveglio è iniziato lentamenteda quando sono venuta a vivere qui in mezzo alla natura più selvaggia e incolta che si possa immaginare in Liguria.
Qui la Natura ha incominciato dapprima ad affascinarmi e poi a chiamarmi. L'ho sentita come Madre e come origine della vita. Da li è iniziata la ricerca e trovarvi è stato un grande aiuto.
Sir Samuel Stewart Appin
00domenica 28 settembre 2008 01:56
Scusate se mi infilo nella discussione... ma penso che spesso ciò che rende limitativo il pensiero è l'identificazione iconografica di forze maschili e femminili con l'immagine di un uomo e una donna.
Entrambi possono incarnare perfettamente le forze che contrastano con la loro natura, tant'è che un uomo può essere a volte molto più femminile di una donna e una donna può essere molto più maschile di un uomo.
Sono sensazioni immaginifiche soggettive. L'esclusione di un elemento piuttosto che un altro genera solo una carenza, e la carenza genera mancanza... :)
Secondo me non ha senso parlare quindi di femminile o maschile in tutto ciò che è al di fuori della materia.
La realtà è costituita dal tutto, in ogni sua manifestazione di meraviglia.

[SM=g27838]
Morgana_LaFata
00domenica 28 settembre 2008 20:53
Cavalier Samuel...è esattamente ciò che penso anche io, rileggendo le mie domande, mi accorgo di come certe consapevolezze arrvino con il tempo, per diradae la nebbia su ciò che prima era oscuro e ora invece apapre chiaro e luminoso...
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