M'incammino indeciso

Salve , per quei pochi di voi che mi conoscono, vorrei rendervi partecipi di quelle che sono state le mie poche esperienze nell'arco di questi mesi, nei quali non ho piú scritto nulla sul forum.
Spero possano essere di aiuto per qualcuno che come me si é trovato di fronte alle medesime esperienze o simili.
Vi riporto direttamente le annotazioni dal mio diario dei sogni (si chiama Lucidity, un'app per android, ottima!):

mar, 23 Dicembre 2014; La prima volta non si scorda mai!

Mi sveglio alle 5 di mattina e penso che sia il momento giusto di fare qualche tentativo. Medito, recito un mantra, d'improvviso mi rompo e mi giro esausto di lato battendo la fiacca.
Sogno.. sono con un gruppo di lupetti: loro corrono, io li seguo. Si fermano in un bosco. In terra tre fiumi che convergono in un punto solo. Dico loro di continuare a muoversi ma se ne stanno fissi a a guardare il punto nel fiume e me. Contro la mia volontá metto prima un piede nell'acqua, poi l'altro..infine sprofondo. Non appena vado in apnea ma sento di poter respirare e liberamente, mi lascio andare, sereno.
Mi sento l'acqua nel viso. Mi sento dentro me stesso, mi alzo in volo, levito girandomi di lato . Vedo un piede, penso il mio. é come se fossi risucchiato da un vortice che fa perno sul piede, un suono metallico e strisciante mi accompagna fino a quando dico basta, voglio uscire fuori e.. il suono di una sega a nastro che taglia l'alluminio mi riporta allo stato di coscienza. Sono di nuovo nel letto, muovo una mano ma é cosí difficile.. la sento levitare. "Riprenditi" dico alla mano. Mi sveglio, stavolta sono io, disteso di lato, proprio la stessa posizione di partenza di quando ho battuto la fiacca. è stato un falso risveglio. Decido di riprovare, mi addormento subito, sogno di essere con Matteo, suona la sveglia.

dom, 28 Dicembre 2015; Mosaic Floor

Stavo chiaramente vedendo in terra, come se ci fosse un mosaico. Lo guardavo in modo neutro, con la testa libera da ogni pensiero e emozione. Mi sento uscire. La spalla sinistra esce, la mano sinistra si sposta, il piede sinistro scivola dolcemente in fuori. Ho paura di stare cascando dal letto. Provo con tutto me stesso a raddrizzarmi ma é cosí difficile.. Penso continuamente che devo aggiustarmi per non cascare. Dopo un pó con enorme fatica muovo le mani e ritorno: tutto buio. Tutto ció che vedevo era frutto della mia percezione e non reale visione.

lun, 5 Gennaio 2015; Coperta incazzosa

Dopo essermi svegliato dal sogno di Maddalena, mi accascio per dormire. Quando mi sento pesante penso di voler uscire. Ecco che mille voci bisbigliano il mio nome(credo), le coperte si rigirano, io mi rigiro, non sono io a farlo. Guardavo impassibile. Decido di svegliarmi per controllare se spostavo tutto o no, con difficoltá dopo poco mi riesce, ero nella stessa posizione di prima. Col rimorso riprovo, senza esito.

sab, 31 Gennaio 2015; Under the bed

Sogni a parte, ero in una stanza, decisi di scappare attraversando il muro, in quell'istante prendo coscenza.. l'azione diventa lunga, percepisco la sensazione dell'oltrepassare. Allo stesso tempo mi sento sprofondare e.. pum:tocco il pavimento. Mi sento come se non avessi forze. Capisco subito di essere fuori, credo fermamente di essere sotto il letto. Provo per curiosità ad alzare un braccio per riprova, per confermare se ero fuori toccando il letto o(nel caso lo oltrepassassi) me; ma succede proprio quello che non avevo pensato, non tocco niente e sotto di me nemmeno il pavimento c'era piú. Per la paura del disorientamento piú totale decido di svegliarmi, dopo qualche tentativo riesco a svegliarmi fissandomi sull'azione del respirare.

mar, 03 Febbraio 2015; Decisione

Mi sono svegliato per il freddo, la campana rintocca, sono le 3. Mi rimetto subito a dormire ma con un'eccezione: voglio uscire! Provo a rilassarmi supino ma la voglia di stare accovacciato in posizione fetale é piú forte di me perció lascio perdere e assecondo i miei pensieri. Mentre mi addormento penso a quanto sarebbe "gasante" uscire adesso. Mentre sono immerso nei pensieri mi viene in mente il fatto che non percepisco il mio fisico, in quell'istante penso: " voglio uscire". Immagino per un secondo la sensazione di "elevazione" giá provata altre volte ed eccomi che esco, mi ruoto su me stesso(come a carpiare il mio corpo) peró non capisco perché ma tutte le volte mi tiro indietro. Ho pensato:"devo pensare solo a respirare e tornare indietro ". é già la quarta volta che succede. Non é paura, é come se volessi delle garanzie. Ho capito che il problema sta nel vedere, se solo vedessi qualcosa magari resterei pure fuori. Mi sento come se girovagassi bendato in un posto sconosciuto. Sono comunque soddisfatto: é la prima uscita volontaria riuscita!

É evidente che la mia paura é legata ad un fatto di percezione sensoriale(vista e tatto quasi assenti) e non ad un discorso di emozioni. Non é nemmeno paura, é il senso dell'orientamento che quando viene a mancare mi costringe a rientrare. Vorrei se qualcuno é in grado, di darmo qualche consiglio sulla vista in astrale essendo diventato il mio chiodo fisso.

Così, di prima e fugace lettura, sembra interessante.
Lasciami il tempo di leggere approfonditamente il tutto, prima di dare un'opinione/suggerimento.
Ciao e grazie per aver postato le tue esperienze.
:)

La descrizione che hai fatto della tua prima esperienza mi fa pensare ad un bellissimo sogno lucido, dove non hai trovato particolari ostacoli e provato fatica vera.
Tra l'altro hai "visto" tutto quello che c'era da vedere e sei riuscito a modificare la respirazione, con grande lucidità, quando sei andato sott'acqua.
Altra cosa. Nei sogni lucidi i grandi balzi sono cosa abbastanza comune. La levitazione pure, tanto quanto un decollo o un atterraggio talmente desiderato che riesce pure bene impegnandosi.
Aggiungo: I sogni lucidi sono fantastici! Me ne ricordo di bellissimi. Pure quelli che facevo da bambino. WOW! Che voli!
Pindaro al mio confronto era un dilettante.

Le altre tue esperienze, tralasciando quelle che non hai portato a termine, denotano la solita faticaccia che ne consegue. È un altro "mondo" rispetto ai Lucidi. Quando credi di esserti migliorato un "milligrammo" purtroppo a volte poi fai dieci passi indietro. Psicologicamente è faticoso per tanti il solo reggere a tanta pazienza.
Le chiavi ce le hai, lo si legge, devi solo trovare il modo di girarle ed accendere l'automobile per farti un bel giro.
Forse è appunto perchè ti sei messo in fissa. Forse è proprio per questo che il problema riaffiora ogni volta.
Probabilmente hai ragione quando scrivi che non è una paura, forse perchè una fissazione inconscia.
Come te la levi?
Forse staccando per un pò con gli esperimenti, oppure continuando con questo braccio di ferro.
Buon viaggio.
:)

P.s. Quella app l'ho usata tempo fa.
;)

Il primo sogno, e il modo in cui probabilmente si trasforma in qualcosa di diverso, è semplicemente fantastico, davvero!

Anche a me è capitato di sentirmi fare acrobazie che, ora che mi ci fai pensare, in effetti ricordano i tuffi

Per il tuo dilemma, che dire. Dal punto di vista personale non saprei come consigliarti davvero. Dal punto di vista di suggerimenti con i quali puoi giocare.. uno è sempre il solito: chiedere chiarezza e visione come se lo facessi ad alta voce, per rafforzare il tuo intento a riguardo. Il secondo, che invece viene dal mio fantasticare: prova a dimenticarti della vista e concentrati sul percepire, in ogni maniera (anche inimmaginata) ti sia possibile. Esperimenti, niente più!

t.teo, 04/02/2015 00:57:

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Anche a me è capitato di sentirmi fare acrobazie che, ora che mi ci fai pensare, in effetti ricordano i tuffi

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prova quando sei in un sogno lucido a tuffarti nel vuoto....ovviamente prima verifica che sia un sogno lucido.....io di solito ho sei dita sulla mano sinistra,con due pollici uno a destra e uno a sinistra,la mano destra invece è normale.....una volta salii sopra un edificio e mi lanciai proprio a tuffo carpiato raccolto in backflip e poi per l'eccessiva 'botta di energia' mi svegliai vedendo le stelline e un'altra volta conscio di essere in un lucido mi gettai dal dirupo dove anni fa lavoravo e mirai degli alberi tagliati per passarci in mezzo ma anche qui la sensazione di stamparmici contro fu più forte di qualsiasi alta emozione e mi svegliai