PAGANESIMO CELTICO: Morrigan, l'aspetto furente della Dea e La Morte

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Elke
00lunedì 10 ottobre 2005 22:06
Trascrivo qua una parte di un libro che mi ha colpito.
E',praticamnete una favola sull immaginario celtico solo molto piu lunga del normale,qui si parla della Morrigan e delle sue due forme complementari;è ambientata nell'Irlanda di pochi decenni fà.
Olc-Glas è un serpente malvagio imprigionato da San Patrizio,colui che portò il cristianesimo in Irlanda.

Qui le tre dee si sono "travestite" per passare inosservate:
"Io sono la Mor Riagan"disse la Morrigan "sono la Grande Regina.Incito gli uomini alla folia guerresca."
"Io sono Macha"disse Melodie Moonlight "sono la Regina dei Fantasmi.Faccio festa tra i morti ammazzati.Raccolgo le loro teste."
"Io sono Bodbh"disse Breda Fairfoul "io sono il Corvo degli Scaldi dal Becco Accuminato.Le mie strida preannunciano il numero dei morti"
"Noi tre siamo la Morrigan,noi siamo le Grandi Regine",dissero insieme,
"Il mio cuore è una neviera"disse la Morrigan."Tra poco raccoglierò una goccia del mio antico sangue forte.Con essa siogliero Olc-Glas e lo inghiottirò aggiungendo,in tal modo,il suo veleno al mio".
"Ti bacero ed avrò il tuo veleno,oltre al io"disse macha.
"Chè la morte è la mia gioia e la guerra è la mia estasi".
"In ogni mente umana c'è un seme di malvagità",disse la Morrigan."Germoglia in alcune e le rende insigni per perfidia e crdeltà.In altre teste,il seme non germoglia perche viene soffocato dall'amore".
"Il seme non germoglia"disse Macha "quando viene soffocato dalla compassione".
"Il seme non germoglia"disse Bodbh "quando viene soffocato dalla tolleranza"
"La verità si nutre di fede"disse la Morrigan "Ci sono molte verità.Io sono una verità."
"Io sono una verità"disse Macha.
"Io sono una veirtà"disse Bodbh.
"Crederanno dinuovo in noi.Vedranno la nostra grandezza e ci temeranno.Verremo nutrite e diverremo ancora più forti" dissero insieme.
"Quando l'umanità invoca pietà le mieorecchie sono gusci di granito"disse la Morrigan "Mia figlia è la mosca che depone le uova nelle ferite e genera i vermi."
"Il tempo è un lento sogno;il tempo è argento vivo"disse Macha.
"Il sole spunta,il giorno nasce,la ruota gira:tornano i nostri tempi"disse Bobdh.

Ve ne scrivo ancora un pezzetto già che ci sono,qui siamo durante la battaglia finale...il classico scontro bene contro male.

La Morrigan gongolava malignamente."Sono la guerra,io"diceva.Anche quando le sorti della battaglia volgevano contro di lei,essa gioiva per esserne stata la causa.Cantava,invocando il sangue,e una bava le colava dalle labbra.Il suo viso era acceso.Macha e Bodbh cantavano al loro volta,con voci stridule:una litania,unatrenodia,una canzone di distruzione e morte.[...]La Morrigan assunse un aspetto strano.La sua faccia era orribile adesso.Aveva perso i morbidi contorni ed era simile ad un teschio.Le orbite erano due buchi neri.Il viso,dopo essersi scheletrito,si era allungato.Adesso era il teschio di una bestia.Le ossa erano lunghe e bianche e scintillavano.Era il teschio di un cavallo.Dai denti colava una bava,dalla gola uscivano strani suoni gutturali.Essa si agitava in mezzo alla battaglia guardando lgi uomini morire uccisi.Anche Macha e Bodbh si erano trasformate.Macha ululava come una cagna.

Stavo pensando che io non avevo mai o quasi immaginato una divinità come totalmente malvagia o comunque così.
Essendo che credo che il male che ci viene è dovuto a ciò che noi abbiamo fatto non avevo pensato che un Dio potesse penalizzarci per una qualsiasi ragione al difuori delle sue competenze.
Che ne pensate?!
Per chi interessa il brano è tratto da La Pietra del Vecchio Pescatore di pat O'Shea.TeaDue editore
Lunaedea
00martedì 11 ottobre 2005 03:10
Dipende come vedi la Dea.
La Dea non è "cattiva" o "buona" secondo me.
La immagini pensante o essere indefinito che se ne frega di noi?

Io la immagino pensante, sennò sarebbe inutile pregarla fare incantesimi o altro, visto che "tutto è scritto, tutto deve andare così in base alla legge karmika".
Penso che lei possa addolcire o inasprire le nostre pene o i nostri successi ma non mutare il corso del wyrd nella sua strada principale, perchè è lei stessa ad averla decisa in base alle leggi di cui è custode, insieme a noi quando nella vita precedente eravamo nella Terra d'Estate.

E' un casino, sono le 3, spero capiate il mio ragionamento ^^


)(Lys)(
00martedì 11 ottobre 2005 19:45
Re:

Scritto da: Lunaedea 11/10/2005 3.10
Dipende come vedi la Dea.
La Dea non è "cattiva" o "buona" secondo me.
La immagini pensante o essere indefinito che se ne frega di noi?

Io la immagino pensante, sennò sarebbe inutile pregarla fare incantesimi o altro, visto che "tutto è scritto, tutto deve andare così in base alla legge karmika".
Penso che lei possa addolcire o inasprire le nostre pene o i nostri successi ma non mutare il corso del wyrd nella sua strada principale, perchè è lei stessa ad averla decisa in base alle leggi di cui è custode, insieme a noi quando nella vita precedente eravamo nella Terra d'Estate.

E' un casino, sono le 3, spero capiate il mio ragionamento ^^





Condivido con Lunaedea... Penso anche che gli archetipi che ci vengono presentati nelle leggende siano raffigurazioni dei vari aspetti della Dea... che, ovviamente, è "buona" e produttiva, ma anche "malvagia" e distruttiva... Sicuramente non incarna nè il Bene assoluto nè il Male assoluto. Ella è come la pioggia: può ridare fertilità ad un campo oppure distruggerlo con la sua violenza... Proprio perchè Ella è in ogni cosa e ogni cosa è in Lei, ha potere su tutto... Anche sugli aspetti che agli occhi dell'uomo appaiono distruttivi e negativi... Sono però sicura che anche la distruzione ha lo scopo di preparare una rinascita, una nuova creazione...
stregaviolet )O(
00martedì 11 ottobre 2005 22:10
bellissimo questo pezzo Elke.. veramente bello..
magari della Morrigan parliamo qui, così cancello l'altra discussione aperta e riporto qui il messaggio di Maeve..


Scritto da: Meave 24/09/2005 13.44
Morrigan è la dea celtica della morte e della guerra, forse rappresenta il lato più oscuro della Dea.
La ritengo la mia protetrice perchè ne sono sempre rimasta affascinata.



Voi cosa ne pensate?





"...Se la torre è di puro diamante resisterà ad ogni tempesta, e dopo la tempesta risplenderà limpida come non mai: la tempesta l'ha provata, la tempesta l'ha lavata, la tempesta l'ha mostrata.
Kali è la tempesta.
Dopo di Lei la torre sfolgora di luce nuova.
Chi a Lei attinge non morirà mai."
(Laudes)

Entra nel sito "Il Tempio della Ninfa"...

[Modificato da stregaviolet )O( 11/10/2005 22.11]

[Modificato da stregaviolet )O( 11/10/2005 22.12]

OscuraPazzia
00mercoledì 12 ottobre 2005 18:50
Bhè,la Morrigan è un aspetto della Dea che mi ha sempre affascinato...Gli aspetti oscuri della Dea sono sempre i più "complicati" da capire,non solo per la loro già naturale complessità,sia per il motivo che da duemila anni la Chiesa Cattolica ci inculca in testa trecentomila teorie sul bene e il male in opposizione...La Dea Oscura(che è vista in varie tradizioni con diversi nomi quali Hecate,Lilith,Kali,...)eè(almeno per me)sia la Tomba o il Ventre che ci accoglie durante la fase della morte,la Compagna che ci guida nei sentieri dell'Aldilà,sia la Portatrice di Morte,la Guerriera spietata che spezza i nostri nemici in battaglia,che ci ricorda la forza di combattere...Che altro dire,è forse l'aspetto più combattivo della Dea Madre e forse il meno compreso di tutti...
stregaviolet )O(
00mercoledì 12 ottobre 2005 21:08
si senza dubbio... ma perchè è nascosto dentro di noi e rappresenta i nostri istinti più profondi... e comunque non uccide solo i nostri nemici in battaglia, ma anche noi stessi... non fa differenza...
ma questo non significa che non siamo comunque suoi figli..
il difficile sta nel comprendere entrambi i lati della Madre Creatrice e della Madre Divoratrice dei propri piccoli...

Elke
00giovedì 13 ottobre 2005 22:43
Si anche io La vedo come pensante,anche perche,appunto,come ha detto Lunaedea non avrebbe senso se no pregarla!
Stavo pensando però che essendo che anche io ho una visione come la vostra,totalitaria della Dea e ciclica (Vita/Morta/Vita) non mi ero mai soffermata ad immaginare un'"entità" così "cattiva",che gioisce della morte non come avvenimento che la porta ad avvicinarsi alla vittorbi,bensì ad una semplice "piacere",Essa viene nutrita quindi da ciò e nella mia mente ristretta da 16enne avevo sempre visto la Dea un po' come Madre Amorosa,od al massimo come Madre Severa...non avevo mai esplorato bene,dunque,la parte oscura della Dea;forse è per questo che mi ha colpito così tanto questo testo.
Eh che devo dire..la mia esperienza è quella che è...sono qua per crescere![SM=g27817]

il difficile sta nel comprendere entrambi i lati della Madre Creatrice e della Madre Divoratrice dei propri piccoli...


Concordo pienamente,è difficoltono non poco,nella mia limitatezza conciliare questi due aspetti opposti...
Meave
00venerdì 14 ottobre 2005 21:31
Ok, scusate non avevo letto il titolo del libro...
Paul, (l'ex irlandese di cui parlavo prima) mi ha detto che secondo una leggenda, in un momento di pace dell'Irlanda Morrigan si sarebbe incernata in una donna, per cercare di capire l'amore ed i sentimenti umani.
Ebbe un figlio, ma un giorno qualcuno glielo uccise per divertimento, per usarlo come esca durante una caccia e da allora lei non ha mai smesso di incitare gli uomini ad uccidersi.
Artemide-
00martedì 18 ottobre 2005 09:53
dea della guerra e della violenza, ama seminare l'odio e combattere in mezzo agli uomini assumendo forme terrificanti.

E' solita nutrirsi dei cadaveri di coloro che sono morti in guerra.

Il nome nasconde in realtà una trinità divina: Macha, Badb e Neman, tutte e tre dee guerriere temutissime dai celti:

- Macha come dea della guerra e della fertilità è raffigurata con l'aspetto di un corvo, ma talvolta prende la forma di una lupa o di una civetta bianca (il bianco per i celti è il colore della morte).

Con il sangue versato sui campi di battaglia compie magie come la tempesta di fuoco, la grandine di rane o i torrenti di sangue che rendono scivoloso il terreno.

Macha è detta anche "mietitrice dei campi di battaglia" o "regina degli incubi"

- Badb, dea dell'acqua, il suo pozzo sacro è una fonte di conoscenza infinita; spesso appare sotto forma di una vecchia che lava panni insanguinati alla fonte.

Si dice che il mortale che la scorge mentre è intenta in questo compito morirà entro breve.

Badb è detta anche "annunciatrice di calamità"

- Neman, dea della guerra e delle battaglie, appare talvolta come una giovane dai lunghi capelli neri che cantando e danzando guida i guerrieri al campo di battaglia.

Neman è detta anche "signora del dolore"



Quando gli uomini vanno in guerra, non ci vanno da soli.

In alto fanno cerchio i corvi, che sfrecciano nel cielo e gridano l'anticipazione del banchetto che verrà.

La signora dei corvi è la Morrigan, triplice dea della guerra, della morte e del massacro.

Si muove velocemente nel vento e nella sua voce si ode il fruscio di migliaia di ali nere.

Ella ha visto mille battaglie, ha udito i lamenti di morte di mille migliaia di uomini.

I suoi capelli sono neri come le loro piume, i suoi occhi sono neri come la notte e ardono d'un fuoco terribile, il suo portamento fiero e orgoglioso.

Al termine di una battaglia la dea sotto forma di corvo guarda i corpi dilaniati che vengono ammucchiati davanti a lei.

Rimira le teste dei perdenti infilate sulle lunghe picche disposte in cerchio dai vincitori.

Quei macabri trofei (detti pennoni di Macha) sono il tributo più apprezzato da Morrigan.



I corvi beccano gli occhi di quei morti e Morrigan sorride.

Poi si leva in volo, a recar la notizia ai parenti dei defunti.

Le loro grida e il loro pianto la riempiono di felicità.

I corvi gracchiano, facendo eco alle risa di Morrigan.



Nel culto di Morrigan compare anche un eroe di nome Cu Chulainn (figlio del dio Lugh) del quale lei si innamora.

Quando lei si accorse che il suo amore non era ricambiato, promise a Cu Chulainn che gli sarebbe stato vicino in battaglia.

La dea della guerra mantenne la sua parola comparendo in forma di corvo sul corpo del suo amato quando esso perì nello scontro.

La disavventura di Cu Chulainn serve da monito a tutti quelli che non notano l'amore di una donna.

Ecco cos'ho trovato....
Meave
00martedì 25 ottobre 2005 15:17
Maeve e Morrigan

Ho sempre pensato a queste due entità,una divina, Morrigan, e l’altra terrena, la Regina Maeve (o Medb) come uno sdoppiamento della solita anima.
In molti poemi irlandesi le due “si incontrano”.
La Regina Maeve, sovrana del Connaught, chiamata anche Regina dei Lupi, è una donna bellissima e forte, una grande guerriera e, qualcuno sussurra una potente maga.
È lei che in realtà governa il regno, e non il marito Ailell con cui lei vive una sottile rivalità e sarà inoltre lei a sconfiggere il grande guerriero Cuchulain dell’Ulster.
Su Morrigan abbiamo già detto molto, inoltre, entrambe, al contrario di come si legge in certi libri, non avevano i capelli rossi, ma fluenti capelli corvini e, caso raro in Irlanda, la carnagione scura.
Non vi sembra anche a voi che vi siano molte similitudini?
Ho studiato a fondo le due figure (il mio nik è un omaggio alla grande regina) ed ho scritto parecchi articoli (che però non posto perché non voglio annoiarvi) e, dall’Irlanda, i miti sono passati (a distanza di quasi un secolo) nella vicina Inghilterra dove le figure di Morrigan e Maeve sono diventate rispettivamente Morgana e la regina delle fate Mab.
Ma, se vi interessa e se vi piacciono le leggende che sono la base della nostra religione ne riparleremo.

°Cassandra°
00lunedì 19 giugno 2006 23:53
La Dea nell'aspetto di Morrigan mi ha sempre affascinata, mi ricorda un pò Lilith, la Dea oscura demonizzata dall'ebraismo.. Le cose sono fatte di luce ed ombra, e non dobbiamo aver timore o demonizzare l'ombra, perchè fà parte di tutti noi, basta riconoscerlo..
Misaela
00mercoledì 21 giugno 2006 10:08
Mi piace motlissimo la Dea Morrigan, anche se preferirei non incontrarla...(gh). Comunque a parte le battute, io vedo tutte le diverse divinità come sfaccettature di un unica Dea. Così come c'è il volto buono e materno vi è anche quello crudele e violento. Infatti la componente femminile è in grado di donare la vita, ma anche di decidere di privarla, è un potere enorme e come sempre non esiste una cosa totalmente buona o malvagia ma è sempre un equilibrio precario tra due estremi. Il volto di Morrigan ci mostra un estremo, può essere sia un monito per evitare di divenire così crudeli ma anche un invito a combattere e ad essere spietate per difenderci...
stregaviolet )O(
00mercoledì 21 giugno 2006 18:09
Ma nella Dea non c'è nulla di buono e non c'è nulla di crudele... la Morrigan è una rappresentazione della Dea guerriera perchè era necessario per gli uomini dare un volto alla guerra, allo spirito furente che loro provavano nel combattimento, e sicuramente la guerra c'è a volte anche fra gli animali, che combattono contendendosi la femmina. Tuttavia questa è Natura e come Natura è necessaria e profondamente Armonica. Non c'è nulla di cattivo in un temporale che distrugge una casa... ma l'uomo lo classifica come cattivo, così non c'è nulla di crudele nella morte, ma crudele è l'idea che l'uomo si fa di essa..
Così la Morrigan... impersona la guerra e alcune guerre di un tempo erano necessarie, specialmente quelle per preservare la Libertà, tuttavia se la Madre si ribella alla presenza umana che la calpesta non lo fa per cattiveria ma lo fa perchè l'azione dell'uomo stimola una conseguenza che per lui è negativa e nociva... ma che per la Madre è solo una briciola che i millenni e le epoche future cancelleranno...

)Twilight(
00venerdì 23 giugno 2006 15:21
Comprendo il tuo pensiero e lo condivido...Personalmente,sono molto attratta da quelle Dee che di norma vengono definite "oscure" o "cattive"...ma non perché io sia oscura,o apprezzi la malvagità,ma semplicemente perché trovo che il concetto di "male" sia,in primo luogo estremamente soggettivo,e in secondo luogo credo sia stato decisamente frainteso...in natura il concetto di male non esiste,o per lo meno non esiste come lo intendono le persone oggigiorno,ed é esplorando il significato simbolico di queste divinità che si possono abbattere le false idee ed i pregiudizi di cui l'uomo é stato vittima nel corso dei secoli.Non esistono il bene o il male,ma solo un'unica,grande Armonia(come appunto tu affermi) che a volte può sembrarci crudele o ingiusta,ma solo a causa del fatto che l'uomo lentamente si é distaccato da questa Armonia naturale,vedendola ormai in maniera distorta...
stregaviolet )O(
00venerdì 23 giugno 2006 19:10

Sono assolutamente daccordo con te!
L'uomo antico, le antiche Sacerdotesse, le Donne di conoscenza erano armoniche e vivevano in profonda armonia con tutti gli aspetti della Vita e della Morte. Esse non odiavano la Madre o la reputavano cattiva, crudele, malvagia perchè Lei le privava di qualcosa che per loro era importante. Loro erano semplicemente Consapevoli e Conoscevano, accettandolo pienamente, il principio della Morte come effettivo volto opposto (ma complementare) della Vita. Non vi è cattiveria o bontà, vi è solo Vita e Morte, azioni che portano al benessere e altre che portano al malessere (la malattia è un volto del principio della Morte, anche se può non portare alla Morte vera e propria, dato che la Morte è sia un fatto tangibile sia un simbolo spirituale, sia molte altre cose). Accettare, comprendendolo pienamente, il principio della Morte porta a conoscere ancora più a fondo il principio della Vita. Accettarli entrambi veramente significa ritrovare l'armonia con essi e con la Dea Doppia, la Grande Madre.
E proprio oggi leggevo un pezzo molto interessante sul libro "Donne che corrono coi Lupi" e ve lo riporto:

"Gli archetipi di Morte e Vita non vanno visti come degli opposti ma devono essere tenuti insieme come la destra e la sinistra di un unico pensiero.
(...)L'archetipo della forza Vita/Morte/Vita è grossolanamente frainteso in molte culture moderne. Alcuni non comprendono più che Signora Morte è amorevole, e che la vita si rinnoverà per le sue cure. Spesso nel folklore si fa del sensazionalismo: è armata di falce e miete chi meno se l'aspetta, bacia le sue vittime e ne lascia i cadaveri sparsi dietro di sè, oppure le affoga e poi geme nella notte.
Ma in altre culture, per esempio quella indiana orientale e quella maya, che si preoccupano di più di impartire un insegnamento sulla ruota della vita e della morte, Signora Morte abbraccia i morenti, ne allevia la sofferenza e dà conforto. Si dice che faccia girare il bambino a testa in giù nel ventre materno, affinchè possa nascere. Si dice guidi le mani delle levatrici, che apra i sentieri dela latte materno nei seni, e conforti tutti coloro che piangono da soli. Coloro che la conoscono nel ciclo completo non la vilipendono: ne rispettano invece la liberalità e le lezioni.
A livello archetipico, la natura Vita/Morte/Vita è una componente fondamentale della natura istintiva.Nei miti e nel folklore è rappresentata da Dama del Muerte, Coatlique, Hel, Berchta, Ku'an Yin, Baba Jaga, La Dama in Bianco, la Compassionevole Ombra Notturna, in un gruppo di donne chiamate dai greci Graie, le vecchie donne. Da Banshee, sul suo carro fatto di nuvole, a La Llorona, la donna piangente sul fiume, dall'angelo oscuro che sfiora gli esseri umani con la punta dell'ala, sprofondandoli nell'estasi, alla fiammata che appare quando la morte è imminente, le storie sono piene di questi resti delle personificazioni dell'antica Dea Vita/Morte/Vita."

Credo che questo pezzo sia veramente bello!

Quanto all'aspetto più specifico della Morrigan, che come c'è anche scritto in modo splendido nel pezzo citato da Elke è un aspetto della Morte, credo che non vi sia comunque cattiveria in lei... gli uomini odiano, è vero, combattono e odiano l'avversario, ma io non credo che una volta sul campo di battaglia questi diano poi tanto peso all'odio... essi sono nutriti dal furore, da quello stato che esula dalla mente razionale.. essi in quel momento pensano "muori tu sopravvivo io" e questo è comunque il principio naturale puro.
Io credo, per mia interpretazione, che la Morrigan sia questo. Non odio ma furore, non crudeltà gratuita o malvagità ma combattimento per la sopravvivenza. Morte, portatrice di morte, ma per uno scopo che, al di là delle ragioni politiche che possono aver spinto l'insorgere di una guerra, cosa prettamente mentale e umana, si mostra solo e soltanto nel momento della battaglia, della furia cieca che ha del "sovraumano".
Poi posso sbagliarmi, ma io la sento così.. magari col tempo cambierò idea..


SamuelStewart
00venerdì 23 giugno 2006 19:38
La domanda è: cosa scatena il furore, la collera, il coraggio e tutti quei sentimenti violenti nell'uomo?
Ricordiamo che per ogni sentimento "forte" ne corrisponde uno "debole".
Siamo resi ciechi dalla collera, facciamo cose che non credevamo di poter fare. Aumenta la forza, si alza la soglia del dolore al punto da diventare minima, eppure...
In ogni esplosione di coraggio risiede nascosta in una nicchia una piccola luce di paura.
Così come nella paura, risiede una goccia di coraggio.

L'equilibrio è la fonte della vita.
Non potrebbe sopravvivere nessuno con SOLO questo o SOLO quel sentimento.

Detto questo, la naturalità della passione che guida popoli, eserciti ha sempre dietro di sé un fuoco alimentato da infinite ragioni. Dal più futile a quello di più alto valore.

Non ha ragione di esistere l'atto in sé, cerchiamo il "fuoco" nascosto nel buio dell'anima di un uomo o una donna e troveremo la causa scatenante delle nostre azioni.

Ora, se avete seguito queste parole, provate a pensare se è VERO che gli déi sono in grado di avere delle RAGIONI, o meglio le NOSTRE ragioni.

Siamo depositari di sentimenti luminosi quanto oscuri, regno incontrastato d'ogni cosa divina, e in essi esiste la ragione delle nostre azioni. Così da rendere coraggioso il più debole e insicuro degli uomini nel momento in cui quel fuoco incandescente e senza controllo viene alimentato.


Samovila
00giovedì 6 luglio 2006 09:49
DIRETTAMENTE DAL LIBRO CHE STO TRADUCENDO....(magic of the celtic gods and goddesses)
queste le cose più salienti del capitolo sulla Morrigan:

È stato detto che quando un guerriero irlandese guidava gli altri in battaglia, il peggior presagio che avrebbe mai potuto ricevere fosse vedere una vecchia megera al guado di un fiume lavare gli indumenti insanguinati di un caduto in battaglia. Una visione del genere avrebbe instillato paura anche nel cuore dell'uomo più coraggioso, e se il guerriero fosse stato impavido (o folle) abbastanza da non distogliere lo sguardo, la visione avrebbe sicuramente trasformato il suo sangue in ghiaccio: poiché quando la Lavandaia appariva a un guerriero, generalmente erano i suoi indumenti che lei stava lavando. La Lavandaia del Guado era solo uno dei molti trucchi con i quali la Grande Regina Fantasma della tradizione irlandese avrebbe potuto chiamare la paura a spegnere la vita di coloro che erano stati toccati dalla sua stretta mortale. Questa dea spaventosa era una mutante che avrebbe potuto apparire in molti modi differenti, sia umani che animali. Varie storie la dipingono come un corvo, un'anguilla, una giovenca e un lupo; come una giovane tentatrice seducente, una regina guerriera capace di incutere paura e come una vecchia strega debole. Infatti, parte della paranoia che potrebbe effettivamente causare consiste proprio nel terrore di non sapere in cosa si trasformerà la prossima volta.
È chiamata Morrigán e, come molte altre divinità celtiche, sappiamo che non è un nome ma un titolo: Morrigán infatti significa "Regina Fantasma". Il suo nome appare anche come Mórrígan (Grande Regina), suggerendo un possibile collegamento con Rhiannon. E a volte è chiamata Mórrígna, o Grandi Regine, al plurale, poiché più di una figura divina era compresa nell'estensione delle sue ali di corvo. È la dea della guerra, delle battaglie, della furia; portatrice di paura e panico, è anche una profetessa, specialmente quando le sue profezie parlano di rovina e spargimenti di sangue. In più, come il Dagda (il dio padre dai molti talenti) ebbe modo di sperimentare con gioia, (mentre l'eroe Cú Chulainn la respinse invece a suo rischio) ella possiede una sessualità lussuriosa e vigorosa, profondamente vogliosa di condividere il suo piacere con coloro che ritiene i migliori, e profondamente malvagia ed incapace di perdono con coloro che la rifiutano.


Dea della furia omicida

La Morrigán è la dea della sete di sangue, del cambiamento di coscienza che fa precipitare la rabbia in furore di battaglia. "Sono così pazzo che potrei uccidere qualcuno" è un'espressione di questa consapevolezza, la sua.Sebbene le antiche storie mettano in evidenza che Morrigán non aveva di certo paura di sporcarsi le mani di sangue in prima persona, è pur sempre vero anche che non era una macchina da guerra capace di uccidere indistintamente. Sosteneva i suoi guerrieri come un'ispiratrice di paura. . In altre parole, la magia che lanciava su un campo di battaglia non era diretta ad uccidere direttamente gli avversari dei suoi devoti, ma piuttosto colpirli con una paura senza nome. Lei instillava particolarmente il suo terrore a coloro i cui cuori erano già vacillanti, inseguendo il nemico in fuga così che il panico e la confusione aumentassero ad ogni indietreggiamento. Un racconto particolarmente cartilaginoso narra di come, per catturare i guerrieri dei Túatha Dé Danaan in una furiosa battaglia, macellò uno dei suoi nemici, il Fomoriano Indech, e riempì di sangue le proprie mani, sangue che poi distribuì sui suoi eroi. Un battesimo di sangue, non di certo per i pavidi. Ma allora, nulla che la Morrigán tocchi o trasformi è gentile o dolce. Lei è rude, tagliente e pericolosa: vive nei luoghi in cui l'adrenalina fluisce copiosamente e i cuori battono all'impazzata, sia per l'ansietà dello stare all'erta che per l'emozione dell'uccidere che per la passione atavica del sesso estremo e crudo.
Come molte divinità celtiche, Morrigán era una maga molto competente, specializzata nella metamorfosi e nell'infondere paura. Queste qualità parlano di lei come della guardiana degli stati alterati di coscienza. Nel mondo moderno, potrebbe essere la dea di un brutto viaggio con l'Lsd, o dell'esaurimento nervoso. Il suo terreno potrebbe coprire tutti gli episodi psicotici, dal crollo di nervi alla schizofrenia catatonica al sottile e metodico disegno di un paziente serial killer.



Strega della terra
00venerdì 21 luglio 2006 01:57

In Irlanda e in Bretania la Dea Madre è rappresentata dalle tre Morrigan che con il passare del tempo si sono unificate in una sola figura assumendo le caratteristiche di Dee della battaglia e della guerra ma anche della rigenerazione e della fertilità. Anche questo aspetto è importante, Morrigan non è solo distruzione, guerra, furia ma anche rigenerazione e rinascita. La radice mah in sanscrito significa potere mentre gin/gan vuol dire generare. Le Morrigan sono le potenti rigeneratrici. Mi viene spesso in mente una frase, c’è solo una cosa da pare prima di rialzarsi ed è quella di cadere completamente. Ogni mutazione, ogni cambiamento viene scaturito da qualcosa, azione e reazione, per creare qualcosa, qualcos’altro deve smettere di esistere, deve mutar ciò che è e cambiare. Il concetto di Guerra è cambiato radicalmente nei giorni nostri, si lotta con armi potentissime, chi ha il potere gioca e chi non ce l’ha muore .. molto riassuntivo forse, ma è così. Secoli fa era differente, c’era un corpo a corpo, un confronto di forze, certe regole non scritte ma che tutti conoscevano e, in parte, rispettavano.

Il nome Morgana è molto simile a Morrigan, la triplice natura della Dea svanisce in questa figura creando una maga dalle facoltà straordinarie, una fata legata alla Natura, istintiva, indipendente, combattiva, non disposta a sottostare alle leggi degli uomini. Uno contro tra la vecchia e la nuova religione, tra due civiltà diverse, chi meglio di una Dea come Morrigan per rappresentare tutto ciò? Rappresentare l’animo combattivo dell’antica religione che sempre ha tollerato e che sempre è decisa a piegarsi ma a non spezzarsi, un leone mansueto contro decine di gatti che sopporta ma che sa ancora ruggire se solo lo volesse. Mhh … forse ho sbagliato animale contando che la Dea Morrigan è legata alla Dea Uccello neolitica, fonte e dispensatrice di umidità che da la vita. Come un uccello acquatico che congiunge cielo e terra, la cui dimora terrestre si rispecchia nel divino regno acquatico. Guardiana delle fonti, donatrice di vita e di morte, felicità e ricchezza, guardiana del destino. Oca, Anatra e Cigno per la felicità, la ricchezza e il nutrimento. Avvoltoio, corvo, civetta e cornacchia per la morte e la sventura. Cuculo e civetta per le profezie e gli annunci di primavera, vita, matrimonio e morte. Quando la dea appare come rapace o mangiatore di carogne posta con se anche la rigenerazione, se in forma di civetta ha occhi molto grandi intercambiabili con spire di serpente, corna d’ariete e soli radianti ed è associata a simboli rigenerativi come ai labirinti, ai cerchi concentrici, ai cordoni ombelicali.

I nomi delle tre Morrigan? Pareri differenti. Quelle fisse sono Babd e Macha, la terza può variare ed essere Morrigan, Ana, Danu o Nemain, l’ultima la più plausibile. Morrigan, chiamata anche la regina dei demoni o regina dei fantasmi, è figlia di Delbàeth ed Ernmas, è una delle mogli di Dagda: durante Samhain giacque accanto a lui per ridar fertilità all’Irlanda. Per questo Morrigan è considerata anche la Sovrana dell’Irlanda. Morrigan è stata identificata con Ana o Danu, la Dea Madre della terra e della fertilità.
Macha è una delle tre Dee Morrigan, moglie di Nauda mando d’argento, capo dei Tuatha De Danann, di Cimbaeth con il quale ha fondato la città Emain Macha, e di Crunnchu. Macha è la Dea del tempo, della guerra di sangue e della rigenerazione, a sua volta viene rappresentata da tre figure: la regina dell’Ulster che governa il suo tempio o luogo sacro, Macha Emaina che regola la Terra della Luna e soccorre gli eroi in battaglia curando loro le ferite o trasportandoli verso la morte, facendo rituali con il loro sangue, e sotto forma di corvo o cornacchia che poggiato su una pietra canta con la sua stridula voce i propri misteri. Viene rappresentata a volte come colei che raccoglie i corpi degli eroi morenti tenendo tra le mani una coppa di liquido rosso che può rappresentare sia il sangue dei nemici o degli eroi, sia il sangue mestruale identificandolo con il potere e la sovranità che può offrire a chi ritiene opportuno. Ed ecco che spunta nuovamente la mia amata Ragnell che ancora mi accompagna lungo il mio sentiero, forse è questo che mi ha attirato subito in Morrigan .. ci sono diverse cose che le accomunano, il fatto di apparire come figure oscure e terribili, nefaste addirittura, ma anche Sovrane capaci di donare agli uomini, se ne sono degni, grandi cose. Macha è identificata anche come la Regina delle Fate così come colei che ha annunciato il verdetto di morte dell’erore CuChullain sotto forma di sacerdotessa druidica di Mab. Si dice che la voce della Dea era la voce stessa delle Banshee il cui nome deriva dal gaelico bean-sidhe (chissà se qualcuno può confermarlo o.O) cioè donna dei tumuli fatati.
Babd è l’ennesimo aspetto della Dea Morrigan, sposata con Neit, colei che crea e trasforma per questo, secondo le mie fonti, è legata all’acqua e al calderone. Artemide l’ha ricollegata alle Banshee, cosa che io ho invece fatto per Macha. Nemain è la Dea del Caos, del panico e della confusione, anche lei si dice sia maritata con Neit per questo le due Dee si fondono assieme.

Per quanto uno possa leggere e rileggere libri si trova sempre davanti a spiegazioni diverse e contrastanti. L’unica cosa che si potrebbe fare è andare sul campo direttamente o … una meditazione? Morrigan mi intimorisce, è come entrare in un canile di notte senza essere sicuri che i cani siano al loro posto, inoffensivi. Eppure mi chiama ..

Ithilla
00venerdì 21 luglio 2006 05:54
secondo me, la visione così terrorizzante della Morrigan è data dalla trasposizione del terrore che l'essere umano ha dei cambiamenti radicali e della morte...
il suo aspetto terrifficante è solo ciò che riusciamo a vedere di lei, perchè rappresenta le nostre paure...
forse prima di entrare nel recinto dei cani feroci sarebbe meglio abbandonare i timori, che aizzerebbero solo i cani contro di noi....
non avere paura è fondamentale per evitare che le paure prendano corpo... perchè se no poi è difficile distinguere ciò che è davvero, da ciò che noi proiettiamo...
chiudendo gli occhi del corpo e aprendo quelli dell'anima, percependo l'immensa compassione e amore che c'è in questo aspetto della dea...
consapevoli dei doni che ci attendono dopo il recinto, con gli occhi dell'anima alti e orgogliosi...
sorridendo nel buio, senza timori, il buio diventa soffice velluto nero....
come un bambino che nasce abbandona il rassicurante ventre materno per attraversare lo stretto passaggio che precede la nascita....

e intanto la luna sta per tornare ad essere nera....


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