Penombra

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Morgana_LaFata
00mercoledì 4 novembre 2009 20:36
D'anelito soffuso, è l' alone della lampada
del tuo cuore,
Poeta.
Alla luna richiami seni candidi,
sullo scricchiolio solo della notte ricordata.
Il limpido spettro che scompone
d'arcobaleni riflessi,
è luce fuggente,
tra fori perpetrati su vetri incandescenti.
Salvezza nostagica, e serena,
è la quieta ora dell'abbraccio
madre che colora, di rose occhi e dita.

D'anelito soffuso, è un tepore di cenere antica
su fuochi rituali,
remoti e conosciuti.
Volto di appartenenza, ad uno spirito danzante
fluida acqua di cristalli,
sui germogli dei capelli.

D'anelito soffuso, è timida verità
guerriera di solitudini
cercate,
alle roccie montane chiami, leggera parola di certezza.
Lenta scoperta che riporta
indietro il tocco di mutevole vita.
Così ricerca la danza passata
su bianche discese ed inverni
albe di rami neri, tinti
da molteplici soli.
Isara_Enid
00mercoledì 4 novembre 2009 22:04

tra fori perpetrati su vetri incandescenti.
Salvezza nostagica, e serena,
è la quieta ora dell'abbraccio
madre che colora, di rose occhi e dita.



Soffio di vita... [SM=g27838]
Elke
00giovedì 5 novembre 2009 13:34
Le immagini che evochi sono sfuggenti e difficili da accostare tutte insieme, ma sono di una bellezza unica e luccicante [SM=g27838]
-Acqua-
00giovedì 5 novembre 2009 15:18
E' talmente bella e vera che l'ho raccolta nel diario dove tengo tutte le cose che fanno risuonare la mia anima.
Grazie per lo splendore che hai donato con le tue parole..

[SM=g27838]
Danae_88
00giovedì 5 novembre 2009 21:02

Intrinseca come poesia.. però la trovo artisticamente ermetica [SM=g27817]
Morgana_LaFata
00giovedì 5 novembre 2009 21:26
E ermetica Danae, deve evocare non spiegare, portare nel sogno e nell' intuito, donare sensazioni prepotenti e viscerali, non è brodaglia classica, ma dissonanza moderna.

Acqua dolce [SM=g27838] ti ringrazio per le parole di profonda sintonia...e per averle accolte nel tuo cuore limpido [SM=g27821] , è il più bel dono...

Elke Fanciulla dorata, volevo riscreare il movimento che sfugge, qualcosa che pervade e poi scivola nell'abisso della solitudine, che colora di dolcezza inerpicandosi oltre le barriere del cuore...ma non voglio spiegare altro, perchè deve essere puro sogno, puro eco e suggestione...ma sò che chi ha compreso per chi è stata scritta e cosa racconta, saprà sciogliere i nodi dell'animo e percepire un tamburo antico. [SM=g27838]
Danae_88
00giovedì 5 novembre 2009 21:33

Quando qualcuno riesce a cogliere l'essenza di una poesia, in parte o tutta, credo abbia qualcosa nella sua anima in sintonia con essa in quel preciso momento.
Si scrive una poesia, gli istanti sono fuggevoli e imbevuti di sostanza.. forse in questo momento il mio cuore sa intuire la melodia e non l'armonia [SM=g27823] riconosco comunque la sua dirompenza.. ^.^



Morgana_LaFata
00giovedì 5 novembre 2009 21:36
Sì immagino.
Danae_88
00giovedì 5 novembre 2009 22:13

Spero di non averti recato offesa Morgana [SM=g27817] ..mi piace come scrivi ^^
Semplicemente credo che la melodia sia prettamente "classica", l'armonia squisitezza "romantica", "ermetica".. le due facce della stessa madaglia insomma [SM=g27838]

Morgana_LaFata
00venerdì 6 novembre 2009 14:04
La mia lunga formazione musicale mi ha sempre portato a non fermarmi a Beethoven, ma a raggiungere Stravinskj...Mi spiego, credo che il novecento, e l'epoca in cui viviamo, chiedano all'arte rottura, originalità, ermetismo e novità...Pensate all'Uccello di Fuoco, alla Rapsodia in Blu, o ancora al Romeo e Giulietta...Insomma, Mozart sarebbe inorridito, e come lui così i suoi contemporanei, proprio perchè non avrebbero compreso tali opere per il semplice fatto di aver vissuto, interpretato e raccontato un' epoca profondamente ed irrimediabilmente diversa...Non possiamo credere che la poesia, la letteratura, l'arte stessa o la musica possano essere le medesime dopo le guerre, dopo gli anni 70, dopo i 90...Melodia ed armonia in musica non sono nè romantiche nè classiche...sono concetti diversi, tecnici, e io le intendo come sonorità, scala di vibrazioni, che cerco di riportare con le parole per raccontare e trasmettere impulsi e intuzioni, evocazioni e sensazioni varie e contrastanti, che altro non sono che i colori della mia anima.

Amo ciò che è oracolare, misterico, lontano dalla mera narrativa o dagli schemi poetici caratterizzanti l'epoca classica e la sua riscoperta, o ancora il romanticismo, poichè credo debbano essere riferiti al loro tempo (ritengo che possa essere difficoltoso esercizio di stile rifarsi al Leopardi, a Pascoli o a Shakespeare, ma l'arte contemporanea richiede un passo oltre, poichè sono trascorsi i tempi). Poeta minore Alda Merini dicono i critici odierni, poichè anche loro, come la società tutta, non sanno più dar voce all' Anima, al Demone (in senso greco) che pervade e invade la mente ed il sogno, non riescono più a Sentire, a percepire, a viaggiare nell'inconscio...nel desiderio.

Io non sono nè scrittrice nè poeta, non mi interessa lo stile, o dare immagini che si capiscano alla prima lettura e non siano sfuggenti o difficili da accostare, io amo la dissonanza poichè in essa c'è creazione, amo ciò che sfugge perchè obbliga al movimento, amo ciò che è difficile da accostare poichè come nella muscia novecentesca, così anche nelle parole ciò che stride colpisce e trasporta. Le mie creazioni non pretendono di essere stilisticamente corrette (credo che lo stile sia stato ampiamente superato, anche nell'arte figurativa...ma è una mia idea), non sono poesie o letteratura, sono semplicissime espressioni del mio Essere, e qualsiasi critica stilistica o artistica è del tutto inopportuna perchè non le presento come opere d'arte o creazioni degne di pubblicazione bensì come dono della Madre da condividere con delle Sorelle. Può benissimo fare schifo la mia scrittura, non deve piacere, può essere sgrammaticata, poeticamente banale o artisticamente indegna...è semplicemete un impulso che mi viene donato da suggestioni e ricordi di Vita, e dove c'è la Vita c'è la Dea...

Spero di aver chiarito cosa sono per me queste parole, perchè non vorrei si credesse che le Voci tra gli alberi (una cartella in cui ciò che è scritto viene donato con il cuore) sia un luogo dove solo i veri artisti possono partecipare poichè si verrà sottoposti a critica e conseguente giudizio artistico-letterario. Qui parla l'Anima, l'Emozione, la Sensazione, la Suggestione come veicolo del Sacro, ognuno può donare, condividere, regalare anche la più banale e breve delle poesiole, perchè non siamo nè al liceo nè in un'aula universitaria, e anche la voce umile si deve poter esprimere parlando del suo cuore più intimo...bisogna Sentire, lasciarsi emozionare perchè ogni parola scritta qui nasce da un' emozione, e indipendentemente che sia o meno artisticamente rilevante, essa è preziosa in sè stessa.
Danae_88
00venerdì 6 novembre 2009 16:50

Mi sono permessa di definire melodia e armonia come congruenti e complementari: infatti, combinate insieme o da sole, fanno parte del nostro modo di essere, del nostro sentire. I due lati della medaglia appunto. Tutto qui.
Per quanto lontane esse siano, si possono ritrovare ancora oggi.
Il passato compenetra il presente, come il presente vivrà del futuro.
Non voglio dare giudizi aritistici, nè musicali perchè non ne ho competenza. E soprattutto in questo luogo non sarebbe neanche giusto farlo.

Ho espresso solo la mia opinione Morgana, come tu hai espresso la tua nella poesia. Non mi sembra che tale idea sia così lontana dal tuo punto di vista, o comunque inappropriata: io stessa scrivo poesie di tal genere [SM=g27817]

Danae_88
00venerdì 6 novembre 2009 17:14

E poi credo che l'armonia che ho ritrovato nel tuo scritto, sia l'aggettivo che più si addice a tutto ciò che proviene dalla Madre [SM=g27817]
.petra.
00sabato 7 novembre 2009 10:44
Colgo (in noi)
sfumature luminose
bagliori notturni
attimi estatici
d' espressione naturale
io amo:
le parole sfuggite al cuore
ai suoi cancelli dorati
dono luminoso
delle Figlie dell' Arte
tutte noi lo siamo
espressione di luce
ciò che da noi proviene
insondabile emanazione
unicità del nostro fremere
gemma tenera
del nostro sentire.

Ecco, se mi metto a "sentire", è questo che si va a generare, senza pudore, in completa libertà, aldilà del sentire altrui..

Ringrazio per aver ricordato Alda Merini, scomparsa in questi giorni, donna meritevole di grande ammirazione, se non altro per la vita che coraggiosamente ha vissuto.
Il mio pensiero va a lei, che con la sua Arte ha deliziato le mie notti, sollevato e placato molte tempeste.
[SM=g27838]
Morgana_LaFata
00sabato 7 novembre 2009 12:41
Sì Petra, era una donna straordinaria, una poetessa sublime, che ha lasciato un incolmabile vuoto con la sua scomparsa. Quando un poeta che ha parlato ai tuoi giorni scompare, ti senti molto più solo, ti sembra che un' anima affine lasci per sempre questa terra privandola di Infinita Bellezza...Avrei tanto voluto partecipare al suo funerale, salutarla prima di una partenza davvero dolorosa...L'Italia non l'ha amata come avrebbe dovuto, e in pochi l'hanno davvero compresa...ma penso sia giusto così, restano poche le Anime luminose.
Morgana_LaFata
00sabato 7 novembre 2009 12:43
Danae, sono felice che tu abbia colto e compreso ciò che volevo dire, come hai ricordato, non è giusto dare giudizi tecnici, artistici o stilistici in questo luogo.
Isara_Enid
00sabato 7 novembre 2009 18:44
Morgana, come ti ho detto, tu vivi e senti in un modo molto vicino alla Merini, si vede che l'hai amata e l'hai fatta tua. La meraviglia dell'Arte poetica, che si dà non resta avvolta nel Tempo, ma viaggia perennemente.... forse è per questo che la poesia soffre così tanto in questo periodo storico....
La gente ha smesso di sentire, ma cerca solo di capire.
Danae_88
00sabato 7 novembre 2009 19:39

Grazie Morgana.. lieta di esserci comprese [SM=g27817]


La meraviglia dell'Arte poetica, che si dà non resta avvolta nel Tempo, ma viaggia perennemente.... forse è per questo che la poesia soffre così tanto in questo periodo storico....
La gente ha smesso di sentire, ma cerca solo di capire.



Proprio vero. Si crea qualcosa, e il giorno dopo è già storia passata. L'aver "sentito", o meglio, l'aver capito come precisa Isara, non permane. Nulla rimane del mondo antico.. c'è questo bisogno irrefrenabile di progredire e questa voglia di nuovo, di novità.
I tempi sono davvero cambiati..
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