E guarda, sbagli.
Anche per me i Queen sono stati il primo amore. Ne ho avuti poi molti altri, riconosco la superiorità di altri artisti, ma i Queen mi restano sempre carissimi, considero A Night at the Opera un ottimo disco e i primi due Greatest Hits ricchissimi di canzone che adoro.
Freddie era Freddie, inimitabile sia come voce, sia come leadership sul palco ed in studio. Un frontman come pochissimi nella storia della musica, assolutamente. Paul Rodgers non lo conoscevo. Ho ottenuto solo di recente la discografia dei Free e ascoltandola ne ho apprezzato sia le doti canore sia quelle di tutto il complesso, gran bella musica poco nota da noi in Italia ma amata in Inghilterra.
Dall'abbinamento di questa voce con la chitarra di Brian e la batteria di Roger (John Deacon ha mollato e si è messo in pensione) è scaturito un album ben più che dignitoso, con qualche picco che merita. Non ti entrano subito i brani perchè hai in mente Freddie, un ricordo troppo potente. E allora ad aiutarmi è proprio servito il live: sono stato scettico fino all'ultimo, in dubbio se andare a vederli o meno. E poi mi sono lasciato convincere: ne valeva proprio la pena. Brian è un animale da concerto e Paul un signor cantante. Non ha la voce di Freddie, non ha le movenze di Freddie, ma è non è uno scarto e l'iniziativa della reunion a metà con aggiunta di Paul non è di quelle raffazzonate da band di mezz'età (negli ultimi anni ne ho viste tante...) senza idee. Anzi: i nuovi brani tengono molto bene all'impatto live e si integrano con i grandi classici, fondendosi in una coralità da cui sono uscito commosso quasi quanto elisa. Ho filmato praticamente tutto, meritava proprio!