Rossi: 'Limitare i danni'
Il podio della MotoGP
Il pilota di Tavullia commenta il secondo posto che gli vale la testa della classifica. Ma parlano anche gli altri protagonisti del GP di Germania, che ha rimescolato le carte e aperto nuove prospettive
Sachsenring (GER) - Marco Simoncelli, un grande, giusto "aprire" con lui: "Ho trovato subito il feeling con la moto e sono stato veloce sin dai primi giri, sembra strano ma a quel punto la cosa più difficile è stato mantenere la concentrazione per tutta la gara".
Lo sapevi che eri il favorito, quello che doveva vincere, vero? "Va là, mai detta una cosa del genere certo che sulla linea di partenza ho fatto finta di stare calmo, ma non era vero".
Al mondiale ci pensi, è ovvio, sei il primo… "E' vero, ma lo sognavo anche quando ero secondo o terzo in classifica".
E' stata una vittoria della moto o del pilota? "Un successo di tutti e due, certo che la RSA va forte e con lei ho già un gran feeling ed è già molto a posto".
Adesso le vacanze: dove vai? "In barca con gli amici, tra Formentera e Ibiza".
Fai il bravo che quando torni c'è la gara di Brno... cosa ti aspetti? "Non è il massimo per me, a Brno ho fatto un podio solo in 125, però nei test sono andato molto forte, lo sai come funziona per noi piloti: quando su una pista fai dei risultati buoni, è un'amica, quando non li fai, la pista fa cagare".
Quando ti sei accorto di aver fatto il salto di qualità e di essere diventato un top rider? "Me lo sentivo che prima o poi ci sarebbe stato questo salto. C'è stato alla fine della passata stagione, anche se non c'erano i risultati".
Il futuro: Moto GP, Superbike, 250? "Ci sono ancora sette gare per finire questo mondiale, ma dirò qualcosa prima, diciamo a Misano".
Passiamo alla MotoGP, anzi la suo re, Casey Stoner: "Dani guidava in maniera incredibile e non c'era alcuna possibilità di tenere il suo passo nei primi giri in quelle condizioni. Noi avevamo bisogno di tempo per farle entrare in temperatura e lui se n'è andato. Ad un certo punto ho visto da lontano la sua moto ruzzolare in rettilineo, mi spiace molto per lui. E' bello aver ridotto un po' il distacco in classifica. Sento di dover dire grazie alla mia squadra che è capace di adattare splendidamente la moto ad ogni pista e ad ogni condizione, la dedica è per loro".
Secondo noi, però, il pilota ha un grande merito: Casey guida davvero bene, anche sul bagnato.
Rossi porta a casa un altro podio ed è leader: "Con l'errore di Dani siamo tornati in testa al mondiale, e questo è importante, e poi sono contento per io miei tempi. Ho perso tempo al via, perché sono partito dalla terza fila, ma ero veloce. Certo, dobbiamo lavorare meglio nelle prove, perchè se vogliamo provare a battere Stoner è una cosa fondamentale partire bene".
Il presente è fatto di podi, ma bisogna vincere… "Limitare i danni non è una scelta: adesso andiamo un pelino più piano e dobbiamo fare il massimo fino a quando non riusciremo a recuperare quel gap che adesso c'è. Stiamo raccogliendo dati da passare ai giapponesi del reparto corse: ci sono delle idee, e ci stanno lavorando, spero che si riesca ad avere qualcosa già a Brno. Dobbiamo fare un altro passo avanti come è stato fatto ad inizio stagione".
Adesso si va negli USA… "Laguna non è una delle mie piste preferite, inoltre ho dei brutti ricordi. Ma ci vado per cercare in primo luogo di vincere, perché a Laguna non ce l'ho mai fatta, e poi per continuare a fare punti".
Dove hai mandato Toni Elias? "Purtroppo Toni quando è in pista riesce probabilmente a pensare solo alla guida della moto e a niente altro. Però non è giusto: gli hanno dato le bandiere blu per un giro e mezzo e lui non si è mai spostato. Sono arrivato su Toseland e lui in due curve si è spostato... quindi dovrebbe stare un po' più attento: secondo me non mi ha visto perchè quando io l'ho affiancato in fondo alla discesa, mi ha addirittura disturbato la staccata! Io l'ho guardato e, dentro al casco, gli ho detto "vai via!".
Con Stoner come va? "Mi hanno chiesto mille volte se io pensavo che Stoner fosse fuori dai giochi, e io ho sempre detto che non lo pensavo. La Ducati e Stoner adesso fanno una coppia quasi sovrannaturale...".
Pedrosa stava tirando troppo? "Stava andando veramente fortissimo. Io spingevo, eppure ogni giro prendevo un secondo e mezzo, e pensavo che io non ce l'avrei mai fatta a girare così. Quindi di sicuro lui un po' ha esagerato. Ma lviene da una lunghissima fila di podi, quindi un errore ci può stare. Spero che a Laguna possa correre".
De Angelis porta a casa un altro notevolissimo quarto posto. Sorpreso? "Sinceramente se si fosse corso sull'asciutto, dove avevo un gran passo, mi sarei aspettato di essere nella zona podio, ma sul bagnato proprio no. Ottima moto, ottime gomme". Un gran duello con Vermeulen che è un mago del bagnato, si poteva attaccare? "Si, non era imprendibile, però ci volevano altri giri e qualche rischio in più. In ogni caso Chris sul bagnato è davvero molto bravo".
Cosa hai fatto di speciale in questa gara? "Una cosa che avrei dovuto fare anche ad Assen: stare calmo nei primi giri e poi girare come so. In Olanda non l'ho fatto, qui si e il risultato si è visto".
Erano sei anni a fila che andavi sul podio a Brno, era bello fare la settima… "Sìi è vero, ma questo è un quarto posto che mi da una grande soddisfazione".
Loris Capirossi ha corso con il braccio in condizioni non certo ottimali, ad esempio gli erano saltati i punti con i quali gli era stata cucita la ferita di Assen. Eppure ha avuto il coraggio di correre e quando ha visto De Puniet all'ultima curva, lo ha infilato proprio sul traguardo. Hai avuto un gesto di esultanza, quasi come dopo una vittoria, come mai? "Quando uno corre con il cuore come me, ha la competizione dentro, cerca sempre il massimo, anche negli ultimi metri. E poi battere qualcuno è sempre bello".
Melandri stava andando bene, ma la sua gara è finita con una scivolata… "Si vede che questo non è il mio anno… Ero partito male, ma ho preso un buon ritmo alla svelta e la moto andava molto bene. Poi ho perso l'avantreno di colpo. Si vede che le cose non vogliono proprio andare nel verso giusto".
Andrea Dovizioso è quinto, unico pilota Michelin nelle posizioni alte della classifiche: "Un quinto posto, il terzo consecutivo, di cui dobbiamo essere contenti. Sono stato il primo dei piloti Michelin ma non so se abbiamo fatto la scelta migliore o se la concorrenza era superiore con la pista bagnata ma sono contento del lavoro che stanno svolgendo. Siamo partiti "al buio", come tutti visto che le prove si sono svolte in condizioni di asciutto, e abbiamo scelto una gomma posteriore dura che non mi permetteva di piegare al limite e di essere veloce in percorrenza di curva. Quando Edwards mi ha raggiunto non mi sono lasciato distanziare, mantenendo il contatto sino a quando ha commesso un errore ed è caduto. Non nascondo che però da questa gara, dopo le buone qualifiche, e la bella partenza mi aspettavo di più. Ora ci aspetta Laguna Seca, negli Stati Uniti, una pista particolare, dove non ho mai corso ma che mi incuriosisce molto".