L'amore malato
Le parole sono pericolose proprio perché siamo esseri (ir)razionali. Personalmente mi fa male quando una persona minaccia sè stesso o altri a scopi lesionistici. E sono convinto che di base ci sia sempre la solitudine, l'incomprensione.
Quando succede un suicidio siamo tutti colpevoli.
Perché siamo in una società dove abbiamo mille modi tecnologici per comunicare ma in realtà non si hanno rapporti umani con la gente che ci circonda, si ha difficoltà nelle relazioni e tanti vivono una vita di strazio e solitudine da cui, per un motivo o per un altro, endogeno o esterno, non riescono ad uscire. E la società con la sua Fretta e il suo egoismo non coglie lo sguardo infelice di un altro essere umano che vorrebbe solo essere amato, capito, ascoltato.
forse non sarete d'accordo su questo ma io mi sento responsabile quando un ragazzo si droga o un altro si lancia nel vuoto da un palazzo o una donna piange da sola in casa dopo che il marito l'ha massacrata di botte. Forse sono strano io ma nel mio piccolo ho sempre ascoltato gli altri. E ascoltare non vuol dire giudicare. Vuol dire sì far tornare il sorriso ma non denigrare nè sminuire.
Ho fatto volontariato parecchio tempo per una associazione dove si ascolta molto. E moltissimi casi di suicidio sono sventati.
A volte basta un sorriso per strada, un saluto, una battuta. Non sto scherzando. Questa società è malata. Manca di umanità. Si corre, si corre, ma verso dove? Siamo esseri sociali, abbiamo bisogno di dolcezza, amore e contatto, non siamo pezzi di ferro. Ma spesso ci viene chiesto proprio questo. Di essere freddi ed esseri cattivi e se uno è più debole ci è stato insegnato a spingerlo ancora di più verso il baratro, sempre più giù altrimenti ci frega il posto.
Questo può avere una logica in alcuni ambienti ma molte volte, troppe, dove ci sta portando?
Proprio ieri sera ho visto quella trasmissione su raitre, la vittima e il carnefice, di donne perseguitate da un compagno manesco. Gente svuotata, debole, distrutta che continua a ricadere nell'errore di non denunciare o, quando lo fa, nel ritirare la denuncia. Ci ricascano. Si dicono: ma dai ora è cambiato...
Ma come fa a cambiare una persona malata? Una persona che ti picchia non sa amare davvero. E' un modo di amare malato. Come si fa ad alzare le mani ad una donna, la persona che ami, o al tuo bambino?
Eppure queste sono realtà diffuse. Non sto inventando nulla. Quante donne camminano per strada e si tengono dentro il dolore. E' anche colpa loro. Non lo nego. Perché sono state ceche nel valutare la persona che avevano vicino. Spesso si tratta di donne che avevano subito violenze o percosse dal padre. E' un meccanismo psicologico. Ma anche personalmente quante ne ho viste? Mi ricordo un'amica che gli dicevo: ma non vedi che c...o di tipo è? E' lei, ma no, non è niente... E poi scoprivo che anche l'ex marito la picchiava ogni sera... Poi questo tipo di persona si chiede: come mai capitano sempre le stesse storie? Non si rendono conto che fanno sempre gli stessi errori. Che una predisposizione caratteriale è radicata dentro di loro.
Sono quelle che a ragazzi tranquilli vanno a dire: secondo me tu sei un maniaco o geloso! E poi si vanno a mettere con i violenti o sono attratte dai delinquenti...
Cioè scambiano la persone comprensiva e dolce per fesso e poi si avvicinano ai malati di testa!
Personalmente odio la gelosia e la violenza gratuita. La giustifico solo per legittima difesa. E comunque se ci arrivo vuol dire che non avevo altra scelta.
Ma sto scrivendo troppo... Scusate lo sfogo...