Avrei voluto intitolare questo sondaggio: "Rigurgito forzitaliota" perchè mi imbarazza pensare di aver fatto un passo indietro a livello concettuale ma vi confesso che non sono affatto soddisfatto dalla reazione europea alla strage spagnola dell'11 marzo.
Non voglio parlare della tragedia in sè, ritengo in proposito più decoroso il silenzio. Tuttavia, se confrontata con la reazione dell'america all'11 settembre 2001 mi addolora scoprire che, nel lutto, gli USA si siano comportati con maggior dignità, si siano stretti attorno ai defunti e, a livello politico, vi sia stata la sola voce di Bush a parlare per tutti.
Complice anche le imminenti elezioni, poi vinte dalla precedente opposizione, ho letto con disappunto e dolore le strumentalizzazioni di una e dell'altra fazione ed ho preso con scetticismo l'idea spagnola di togliersi dalla guerra in Irak.
Se questa è (come tutte, certo) una guerra vergognosa, partita dalle menzogne di Bush e Blair sull'atomica di Saddam a cui solo Berlusconi ed Aznar hanno potuto credere, se è vero che il reale obiettivo è di colore nero e di densità oleosa, va anche ricordato che ha permesso la caduta del regime di Saddam.
Non che il futuro dell'Irak sia ora roseo, ahimè tutt'altro, però il regime di Hussein non andava tollerato e, se non altro, questo obiettivo, a costo di molte vite fra i civili, è stato raggiunto.
Togliersi ORA dall'Irak rappresenta, per me, una scelta sbagliata perchè da un segno evidente di debolezza, fa capire che la politica dell'attacco indiscriminato e del terrorismo stragista dà risultati positivi.
Prodi ha detto: "Una cosa è non andare in guerra, un'altra tornarsene subito a casa".
Mi sento di concordare.
Che ne pensate?
Ciao,
Carlo Maria
[Modificato da Carlo Maria 20/03/2004 17.05]