Un articolo molto interessante su caccia e guerra!

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Luigi
00domenica 25 aprile 2004 22:05
Un articolo interessante....
PERCHE' NO ALLA GUERRA VUOL DIRE ANCHE NO ALLA CACCIA! *
Saluti
Luigi


Caccia e guerra: due mondi che si tengono per mano
Non a caso il regime fascista incoraggiava la caccia considerandola un valido tirocinio alla guerra.
23-04-2004 - Fonte: gondrano.it
Diritti umani

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La marcia per la pace di Assisi di due anni fa vide una presenza decisamente fuori luogo e di cattivo gusto: una delegazione di quella particolare categoria di individui (momentaneamente non) armati che va sotto il nome di "cacciatori". A molti sfuggì l'anomalia, la beffa che questa presenza costituiva. Affezionati clienti di quegli stessi Beretta & C. che hanno appena finito di esibire ancora una volta i loro prodotti all'Exa di Brescia, responsabili ogni anno della morte violenta di milioni di animali e di decine di esseri umani, essi c'entrano con gli ideali della pace e della non violenza quanto un ghiacciaio con i mari del sud.
Non a caso il regime fascista incoraggiava la caccia considerandola un valido tirocinio alla guerra.
Non a caso, nel novembre di quello stesso 2002 che vide i cacciatori mescolarsi a chi manifestava per la pace, l'assessore veneto alla caccia Danilo Narduzzi di Pordenone (Lega Nord) dichiarò: "dare in mano a un ragazzo un fucile e insegnargli a usarlo? una funzione educativa che gli favorisce il rapportarsi con il prossimo. Per questo auspico che in futuro si possa organizzare una vera e propria festa popolare della caccia" (1).
Non a caso infine produzione di armi da caccia e di armi "leggere" da guerra si fondono all'interno delle stesse aziende, di cui Beretta è, in Italia, l'esempio principe.

I Beretta, il figlio Pietro e il padre Ugo, negano ogni commistione: "Noi siamo famosi per i fucili da caccia, le pistole da collezione" dice il primo in una intervista rilasciata quello stesso anno a Vita (2) e aggiunge: "In Paesi come la Giordania, ormai vendiamo solo fucili da caccia a gittata corta oppure riforniamo le polizie, come in Malesia e Filippine. Le nostre uniche armi da guerra sono i mitragliatori AR70 e AR90 di cui negli ultimi tre anni è stato cliente per il 90% l'esercito italiano. Mi creda, le guerre del mondo non si fanno certo grazie al signor Beretta". E il padre, in un'intervista a Repubblica, commentando favorevolmente l'eventualità dell'imminente attacco angloamericano all'Iraq: "Senza 'interessi personali', assicura: ''Lì si useranno missili, cose così, mica i nostri prodotti. L'esperienza mi dice che aumenta un po' solo la richiesta di ricambi. Sul fatturato è una cifra veramente modesta" (3). Ma abbiamo visto tutti le fotografie della guerra in Iraq, abbiamo visto i Marines in azione, e non erano certo missili quelli che imbracciavano.
E basta una visita al sito www.berettadefence.com per rendersi conto di quanto Beretta c'entri con le armi da guerra. Qualche breve estratto "pubblicitario":
"Da molti anni armi Beretta sono in dotazione alle Forze Armate e alle Forze di Polizia Italiane e di numerosi altri paesi. Attualmente in corso la fornitura, alle Forze Armate Italiane, del fucile Beretta 70/90 cal. 5,56 mm x 45 NATO. Il più significativo successo nel settore delle pistole è rappresentato dall'acquisizione della Beretta 92 F da parte delle Forze Armate degli Stati Uniti (...). A fine '90, anche l'Arme de l'Air (Aeronautica francese) decide per l'acquisizione della pistola Beretta 92 G. (...) A Settembre dello stesso anno, l'U.S Navy ordina altre 45.000 pistole Beretta 92 FS. Nel Febbraio 1999, il fucile semiautomatico Benelli M4 Super 90 calibro 12 è adottato dalle Forze Armate USA quale Fucile da Combattimento Interforze dopo aver soddisfatto o addirittura superato tutti i requisiti stabiliti dagli Enti Governativi americani".

"Quelle che loro definiscono "armi sportive"" commenta il missionario Giorgio Beretta (che con i Beretta fabbricanti d'armi ha in comune solo il nome) "sono di fatto armi leggere che alimentano i conflitti in molti Paesi del Sud del mondo. (...) Quanto a Exa, trovo scandaloso che vi possano partecipare tutti, compresi i bambini o qualche testa calda che magari può ricavare "strane idee" dalla vista di un arsenale pubblicizzato e sdoganato. Chi mi dice che tra i padiglioni di Exa non abbia scorrazzato liberamente un commando di possibili terroristi?" (4)

Quest'ultima preoccupazione non sembra neanche sfiorare Pietro Beretta, e quanto ai minorenni, quando gli si fa notare che Exa, che sta per Expo Armi, è l'unica fiera del settore al mondo aperta anche al pubblico e non vietata ai minori, dice: "A Exa ho visto famiglie intere, papà cacciatori che insegnavano ai figli come avvicinarsi alla vita all'aria aperta. Exa non c'entra con la guerra e la violenza". Sulla prima affermazione rettifico: come avvicinarsi alla morte all'aria aperta. Quanto alla seconda, se ne deduce che la caccia non sarebbe violenza. Un'attività consistente nell'uccidere, nel divertirsi uccidendo, non sarebbe violenza.
Scrive, sempre su Vita, Giulio Leben: "Con Exa non vi può essere spazio per una scelta di disarmo. La 'cultura' che da quell'ambito si diffonde è quella che ha come strumento l'uso della violenza e della repressione del dissenso" (5).
Ed è anche, aggiungo, l'occasione in cui si pone ai massimi livelli di evidenza l'indissolubilità della violenza contro l'uomo e contro il mondo vivente non umano. E' se non altro l'occasione per imparare che l'unica differenza fra guerra e caccia è che la seconda ha come vittime "istituzionali" esseri viventi non umani e come vittime "accidentali" esseri umani, mentre nella prima è vero il contrario. Ma l'idea che governa l'una e l'altra, la cultura predatoria che sta dietro entrambe, è identica, indistinguibile. Non si può combattere l'una tollerando l'altra. Non esiste un Paese che ripudi la caccia ed esalti la guerra.

Pietro Beretta concludeva due anni fa: "proporrò che il prossimo anno Exa cambi nome in Exca, Expo Caccia. A meno che lei non sia anche contro la caccia... perché allora come si fa a discutere?" Già, come si fa? Infatti io con cacciatori e fabbricanti d'armi non discuto. Mai.

Filippo Schillaci

Note:

(1) Il Messaggero veneto, novembre 2002

(2) Pietro Beretta: produttore. Con le guerre io non c'entro. su Vita, 25/04/2002

(3) Comunicato Adnkronos, 26 settembre 2002

(4) Giorgio Beretta: missionario. No alle facili scuse. su Vita, 25/04/2002

(5) Expa: Una fiera della Pace a Brescia su Vita, 18/03/2004

Fonte: La Casa di Gondrano
Alessandro
00lunedì 26 aprile 2004 09:07
Follia
Allora, tutti gli amanti di attivita' che utilizzano armi da fuoco sono dei fascisti,o rambo pronti a fare guerre e a uccidere il prossimo, certo che il medico che ti ha operato ha sbagliato, o si e' dimenticato di rimescolare quel poco di liquame celebrale che ti e' rimasto.[SM=g27966] [SM=g27966] [SM=g27966] [SM=g27964] [SM=g27964]
Luigi
00lunedì 26 aprile 2004 14:24
Capisco che la cosa possa darti fastidio ed infatti scadi, come al solito (per la categoria degli sparacchioni) nell'offesa personale.
Rileggi ciò che c'è scritto e forse riuscirai a comprenderlo.
Ci sono tante belle attività che si possono fare senza usare armi ed uccidere esseri viventi.... Mai provato con i cruciverba?[SM=g27970]
Alessandro
00lunedì 26 aprile 2004 14:36
aiuto
Ragli solo e sempre alla luna.[SM=g27964] [SM=g27964] [SM=g27964] [SM=g27964]
Gabriele
00lunedì 26 aprile 2004 15:08
sono davvero incavolato!
articoli del genere dimostrano la totale assenza di discernimento di chi li scrive, o quantomeno la totale cattiva fede!
Caro Luigi, resta nel merito della tua opposizione morale( o scientifica) alla caccia ma fallo col cervello! Chi vi autorizza a scrivere corbellerie del genere?! IO DICO SEMPRE NO ALLA GUERRA E SI ALLA CACCIA(che per me è un'altra cosa rispetto all'esponente leghista)!!!
Come ti permetti di voler entrare nel sentire più intimo di altre persone e decidere per conto tuo cosa loro pensano della guerra?! Ragionare così schematicamente aiuta solo gli sciocchi o i veri totalitaristi!
Pensi davvero che senza la Beretta(molti cacciatori usano altre marche o fucili artigianali, o fucili ereditati dai loro cari)non ci sarebbero più le guerre e tutte le porcherie annesse?!è come pensare che senza fucili non ci sarebbe più la caccia!

Gabriele
Luigi
00lunedì 26 aprile 2004 15:37
Simili reazioni scomposte dimostrano che, in qualche modo, si è colto nel segno.... L'articolo è ben dettagliato.
Con la vostra passione sanguinaria non fate altro che sostenere (DIRETTAMENTE) l'industria che produce armi utilizzate nelle guerre. Chi si dice pacifista NON può imbracciare un fucile.
Anche perchè, chi si dice pacifista, magari sull'esempio FRANCESCANO, non può discernere tra le creature di Dio.
Alessandro
00lunedì 26 aprile 2004 15:44
Santone
Ecco fatto!!!!! Pure da santone RAGLI!!!!!!!
Luigi
00lunedì 26 aprile 2004 15:48
Sai qual è la differenza tra me e te (a parte la simpatia)?
Io quando raglio non sono pericoloso per nessuno.
Te con il tuo fucile da rambo-stallone potresti tranquillamente impallinare una persona che fa footing, una persona che cerca funghi, un bambino che fa una bella passeggiata in un bosco.
Perchè di raglio non è mai morto nessuno.
Di fucilate dei cacciatori almeno 50 persone l'anno. E milioni di animali.
Vedi un pò tu!
Meglio un giorno da asino che 1000 da cacciatore-sparacchione!
Alessandro
00lunedì 26 aprile 2004 16:48
maleducazione
A parte le stupidaggini che ragli, qui l'unico maleducato e incompetente, che parla a frasi fatte da bambino sei tu!!!!Fino ad ora la tua misera mente ha partorito solo cose tipo:abbasso la caccia, cacciatori bracconieri,insulti vari, o altre stupidaggini irripetibili, non sei degno di far parte del mondo ambientalista serio, li stai offendendo, con i tuoi modi oltremodo asinini, credo che gli amici del sito si stiano vergognando di te.Anche se con idee diverse gli amici del sito e noi, abbiamo sempre parlato in amicizia anche con toni a volte forti ma li e' finito,ma tu hai veramente superato ogni limite di decenza e di educazione.
gianni
00martedì 27 aprile 2004 09:53
Caro Alessandro ti conviene lasciar perdere la discussione con Luigi, non serve a niente, non ha alcuna utilità, se non a dare voce ad un soggetto che vuole solo mettere zizzania, di natura ambiente e di uccelli ne capisce poco, e forse è questo che gli fa più rabbia nei nostri confronti. A Luigi gli consiglio di iscriversi alla Lac piuttosto che ad un organismo ambientalista come la Lipu, che per molti versi è serio.
Alessandro
00martedì 27 aprile 2004 10:14
per Gianni
Giusto, hai ragione,mi da l'idea del provocatore di turno, o forse e' soltanto una persona molto sola, e sicuramente soffre e non sta' bene con se stesso, e ha invidia di chi vive la propia vita come meglio crede, bo!!! Alla fine sono soltanto probblemi suoi.Saluti Alessandro P.S. DOMANI 28-04 cm. vado ha pesca e passo x lido dei gigli, che dici ce lo prendiamo un caffe'?????
Gianni
00martedì 27 aprile 2004 10:46
X Alessandro
Come faccio? Magari potessi caro Alessandro, purtroppo la mattina non mi è possibile, lavoro e il pomeriggio esco alle 15,30, fino a lido dei pini ci vuole almeno un'ora, troppo casino.Sarà per un'altra volta. Lo sai che faccio la prossima volta che ci vado, ti chiamo al cellulare, cosi se non hai impegni ci vediamo, tanto da Anzio è vicino.
Ciao
Alessandro
00martedì 27 aprile 2004 12:09
per il Gianni
OK.quando sei disponibile ci prendiamo un bel caffe'saluti
Luigi
00martedì 27 aprile 2004 15:07
BLA BLA BLA
Come al solito non sapete rispondere.....
Un'altra cosa. I vostri appuntamenti, per favore, dateveli da un'altra parte. 2 cacciatori che si danno appuntamento x andare a pesca su un forum ambientalista mi sembra davvero il massimo.... e sinceramente non interessa a nessuno della vostra vita privata (esistono altri mezzi di comunicazione... lo sapevate? ;-)) ).

PS: 100 volte meglio la LAC che la Federcaccia, che prende pure i soldi dalle nostre schedine!
Luigi
00martedì 27 aprile 2004 15:09
Comunque i 50 morti all'anno e le decine di feriti sono dati DOCUMENTATI. Non le chiacchiere da bar che tanto piacciono ai cacciatori ed ai loro amici-protettori leghisti....
Marco
00martedì 27 aprile 2004 22:43
Exa 2004
Luigi io non ti ho visto in fiera forse perchè eravamo piu' di 25000 e nello stesso tempo non ho visto armi da guerra,invece ho visto fucili ad anima liscia carabine a canna rigata, coltelli abbigliamento cimeli della prima eseconda guerra mondiale ottiche canocchiali binocoli non visto rambi o soldati e nemmeno terroristi.Per accedere alla fiera si pagavano 13 euro e non era come salire sui mezzi publici, perciò niente estracomunitari.All'esterno invece un gruppo di pacifisti danneggiava a sassate una trentina di autoveicoli.Ti ricordo che i vip e sicuramente il signor Beretta avevano parcheggiato nel parcheggio a pagamento interno e custodito che il piu' della gente comune aveva evitato visto il costo 8 euro.Per quanto riguarda i francescani la storia ci insegna che religione e politica sono sempre andate a braccetto per dominare le masse e se ci pensiamo bene negli ultimi 50 anni il nostro benessere ed il nostro sviluppo è stato favorito dalle due guerre mondiali.Nel caso politico invece tutti gli schieramenti secondo i proppi interessi appogiano le varie categorie tipo no global disobbedienti leon cavallini magazzino 47 sindacati a sinistra cacciatori polizzia cobas latte industriali e il Papa o meglio il Papaè di sinistra quando parla di pace e di destra quando parla di abordo.In questo mondo siamo manipolati in mille modi e la retorica o la critica non cambieranno le cose se la gente non sarà pronta a sacrificare qualche interesse personale.
Luigi
00mercoledì 28 aprile 2004 13:42
Cosa vuoi dire? Non riesco a comprendere i tuoi concetti?
Io all'EXA? Ma cosa stai dicendo/scrivendo?
E poi quale sarebbe il vanto di dire che all'EXA non c'erano extracomunitari, scusa? Per me, buona parte di lor, sono certamente molto più rispettabili delle persone che vi erano all'interno.
Ti contraddici da solo!
Mah.....
Marco
00venerdì 30 aprile 2004 21:24
A Luigi
Leggo con rammarico le tue arringhe e evitero dirisponderti ancora perchè (non c'è miglior sordo di chi non vuol sentire)e scusami se ti ritengo un estremista ottuso almeno su questo argomento.
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