Vaticano, primo corso contro il maligno

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
ÖREBRO
00venerdì 18 febbraio 2005 13:37
Un ateneo pontificio invita in cattedra esorcisti, psicologi, sociologi e persino un poliziotto per «addestrare» i sacerdoti Lezioni in videoconferenza, 120 iscritti. «Tra i giovani cresce un satanismo fai da te, colpa anche dei giochi di ruolo»
ROMA - «Se Dio cresce / il diavolo aumenta», cantava il poeta Clemente Rebora. Ma se a crescere è il satanismo - cioè il «culto» di Satana - tocca alla Chiesa prendere contromisure, tipo il corso di aggiornamento per sacerdoti su «esorcismo e preghiera di liberazione», che è partito ieri presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma. Il corso è un’iniziativa senza precedenti, che l’Università dei Legionari di Cristo ha promosso in collaborazione con il Gris, Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa, specializzato nel tenere sotto controllo il fenomeno culturale del satanismo.

Una scena del film «L'Esorcista»
Le sette lezioni vengono tenute da quattro esorcisti, un teologo, un giornalista, una psichiatra, uno psicologo-poliziotto e un antropologo. Tutti sono chiamati ad «analizzare il tema della possessione diabolica alla luce della sempre maggiore diffusione del satanismo tra i giovani di oggi» e a dare suggerimenti ai futuri esorcisti. Il sociologo Carlo Climati nella lezione introduttiva ha parlato di un «satanismo casereccio» che dilaga tra i giovani di oggi, soprattutto attraverso la «visitazione dei siti internet che inneggiano a Satana». Le vere e proprie sette sataniche in Italia sarebbero una trentina, con un giro di gente che arriverebbe alle centomila persone, di cui il 72 per cento giovani tra i 17 e i 28 anni.
Per riconoscere in tempo l’attrattiva satanista nei ragazzi, Climati dà dieci consigli ai genitori: dialogo, fare conversazione a tavola spegnendo il televisore, osservare il comportamento, il corpo (tatuaggi, ferite), l’abbigliamento (abiti neri, magliette con immagini blasfeme), le letture, la musica che ascoltano, le copertine dei compact (se hanno «immagini blasfeme, sanguinarie o se raffigurano simboli satanici»), fasi di mutismo, necessità di ricevere «iniezioni di ottimismo». Climati ha appena pubblicato una ricerca intitolata «I giochi estremi dei giovani» (Edizioni Paoline), dove segnala che i «giochi di ruolo» possono avviare i giovani a «familiarizzare» con lo spiritismo e con «fantasie» di possessione diabolica e di reincarnazione.
Per indicare ai corsisti le tracce del satanismo nella cultura giovanile, Climati terrà lezioni multimediali, utilizzando video musicali, testi di canzoni, interviste di giovani. La stessa organizzazione del corso è tra le più moderne: gli iscritti sono 120 (sacerdoti e chierici), 70 dei quali presenti in aula e 50 che seguono in videoconferenza da Bologna, Perugia e Caserta. Tra i quattro esorcisti che portano la loro «testimonianza» ai corsisti, c’è padre Francesco Bamonte, della diocesi di Roma, che concorda con Climati sulla «crescita» del fenomeno del satanismo, motivata dal «desiderio di toccare il mondo dell’aldilà per vie false» e magari «pericolose».
Per esempio le sedute spiritiche possono essere un gioco, nell’intenzione di chi vi partecipa, ma «possono dare spazio all’azione occulta di uno spirito demoniaco che si finge anima dell’aldilà per colpire meglio chi sta facendo la seduta». Il fascino dell’occulto può «irretire» le menti e portare persone immature «a compiere gesti estremi, persino dei delitti», intesi come «omaggio a Satana», dice Climati. Su questo aspetto del fenomeno satanista viene consigliato agli iscritti al corso la lettura di un’inchiesta appena pubblicata da due giornalisti, Fabio di Chio e David Murgia, intitolata «Satana in tribunale» (Edizioni San Paolo): sostiene che «in poco più di dieci anni i crimini satanici e quelli legati a sette dell’occulto sono più che raddoppiati in Italia».
Entusiasta del corso è il decano degli esorcisti italiani, don Gabriele Amorth: «Ho sempre desiderato che si aprissero delle scuole per preparare i giovani preti a questo ministero difficile e indispensabile». Amorth ha sostenuto anni addietro che il nuovo rito degli esorcismi ha formule «deboli» rispetto al rito tradizionale, ma oggi ha cambiato opinione, perché - dice - «ho conosciuto meglio la nuova formula». Concorda un altro esorcista, docente al corso, don Gabriele Nanni: «Il nuovo rito è meno colorito, ma l’efficacia non dipende dalle formule, quanto piuttosto dall’azione di Cristo che si prolunga in quella del sacerdote. E forse si può dire che la formula usata da Gesù nei Vangeli - "Taci! Esci da quest’uomo" - era anche più sobria di quella attuale».

Ironbeast
00domenica 20 febbraio 2005 14:10
Io giro vestito di nero, con magliette con i teschi, e potrei sembrare satanico a prima vista, ma chi mi conosce bene, sa benissimo che la mia fede in Dio è molto forte, sono tuttaltro che satanico.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:01.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com