il grande pietro mennea

Mentre evito per ora di scrivere cavolate, magno onore ad uno dei più grandi campioni (in gara e nella vita) che lo Sport abbia mai annoverato. Strenuo avversario del doping, ha rifiutato palate di soldi, contratti pubblicitari e soprattutto, compromessi, per lavorare solo con il suo corpo: casomai legandosi una corda (non elastica ) alla vita ed agganciandola ad una automobile, facendola accelerare progressivamente. O effettuare scatti a ripetizione su distanze sempre più lunghe (5, 10, 25 metri ecc, aggiungendo pesi sul corpo, all'aumentare della lunghezza. Ed in onore dell'uomo che ha portato medaglie all'Italia dal 1971 al 1984...ecco a voi: Mosca 1980, medaglia d'oro sui 200 metri. telecronaca del grande Paolo Rosi

Bibba chiedo scusa non so come mi era sfuggito questo topic.
Mennea il + grande velocista che l'Italia abbia mai avuto e probabilmente rimarrà il solo ad aver centrato una medaglia olimpica. noi italiani non andiamo d'accordo con la velocità, mezzofondo e sopattutto fondo sono campi nostro e Mennea si dimostrata l'eccezione che conferma la regola.
Sull'oro di Mosca bisogna ricordare che non c'erano gli americani e questa nella velocità risulta essere un'assenza determinante, ma in compenso c'erano Don Quarrie campione olimpico uscente e Wells che aveva vinto i 100 metri e che in quegli anni era un protagonista di rilievo.
La carriera di Mennea rimane eccezionale anche per la sua longevità una decina d'anni ai vertici sono una cosa assai rara.
Memorabile il bronzo di Monaco ( e a quei tempi c'era un certo Borzov che non era da meno degli atleti USA)e poi il record di Città del Messico 19 e 72 che ha resistito ben 17 anni dal 1979 al 1996.
insomma un campione vero

campione Olimpico e primatista mondiale (in semi e finale) dei 200 metri a Roma '60. E Giuseppina Leone ottenne il bronzo nei 100 metri. Salvatore Morale centrò il bronzo dei 400 ostacoli a Tokyo '64 mentre Eddy Ottoz quello dei 110 a Città del Messico '68. E sempre a Mosca 1980, Stefano malinverni, Pietro Mennea, Roberto Tozzi e Mauro Zuliani ottennero il bronzo nella 4x400!!! Tornando indietro abbiamo Ondina (Trebisonda) Valla oro negli 80 ostacoli nel 1936 a berlino e sempre nelle olimpiadi teutoniche la 4x100 (composta da Gianni Caldana, Tullio Gonnelli, Orazio Mariani e Elio Ragni) vinse una clamorosa medaglia d'argento! Purtroppo, caro Giggirriva, la situazione della velocità italiana è tragica da troppo tempo. Oggi il miglior velocista italiano realizza sui 200 metri un tempo superiore a quello della Florence Griffith Joyner a Seoul, ed è il lodato e sperticato Andrew Howe Besozzi....

[Modificato da bibba 20/12/2006 0.33]

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Scritto da: bibba 20/12/2006 0.32
campione Olimpico e primatista mondiale (in semi e finale) dei 200 metri a Roma '60.

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me stò a rincojonì....come ho fatto a scordarmi Livio Berruti

No. no. no. no. no.no.no.no.

mi dispiace tantissimo. Povero Mennea 61 anni.
ci/mi machera'
Riposi in pace

piango un amico immenso.

Riposa in pace

che tristezza andarsene cosi' presto....tristezza soprattutto per noi che restiamo.
Se ne vanno sempre i migliori si usa dire in questi casi, non e' vero. Se ne vanno tutti ma solo i migliori ci mancano e Mennea ci manchera' perche' era un migliore. Un campione di cui molti (compreso chi scrive) non hanno saputo capire a suo tempo la grandezza.
Quando parlava della difficolta' di sfondare nell'atletica per uno venuto dal sud mi sembrava la solita lagna del tipo "mi sono fatto da solo". Invece adesso, con gli anni, ho imparato a capire ed apprezzare i sacrifici che ha affrontato, grandi, com'erano grandi i campioni che in quegli anni ha dovuto affrontare sulla pista: Borzof, Quarrie, Leonard, Wells. Avversari con cui ha saputo gareggiare alla pari e spesso vincere.
Un palmares come pochissimi possono vantare: Una medaglia d'oro e una di bronzo alle olimpiadi, 2 volte campione d'Europa e soprattutto quel record del mondo che per ben 17 anni ha saputo resistere agli attacchi di tanti campioni; campioni veri come Carl Lewis
Ma, come spesso accade, e' stato proprio il tempo a sconfiggerlo, quel tempo che lui aveva fissato in 19 secondi e 72 centesimi ha continuato a scorrere implacabile relegandolo fra le vecchie glorie. Lo piangiamo oggi ma in fin dei conti era oramai un ricordo da molti anni. In quello sport che lo aveva reso campione non era riuscito (o non aveva potuto) trovare un ruolo, un posto suo. Troppo scomodo si dice, troppo rigido; fondamentalmente troppo vecchio. Apparteneva ad un tempo che non ha niente a che vedere con l'oggi. Apparteneva a quel mondo che cerchiamo di far rivivere in questo forum, nei nostri ricordi. Quindi se volete alleviare la tristezza invece di un addio dategli il benvenuto. Ricordo fra i ricordi

da un compagno di forum della prim'ora spero accetterai un innocente scherzo.
prima di andare in Giappone dove lavoravi?.....all'EIAR?
"..Ricordo fra i ricordi" ....sembra uno di quei cinegiornali d'epoca
senz'offesa chiaramente. la mia è solo una reazione scherzosa all'emozione di quel che hai scritto