L'Isola Incantata delle Figlie della Luna Un luogo protetto dalle Nebbie in cui le Fanciulle studiano insieme...

Basovizza, Trieste

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    mausci
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    00 11/06/2012 22:43
    per la prima volta da quando sono iscritta qui apro un topic [SM=g27821]
    più per chiedere chiarimenti in realtà.. leggevo di Basovizza per le sue famose foibe, ed ho trovato un articolino su www.luoghimisteriosi.it
    in cui si parla della Dolina dei Bogomilli. Ve lo riporto :)


    La Carnia, il Friuli, la Venezia Giulia e la vicina Istria sono luoghi "magici" e misteriosi, giacchè il connubio fra le antiche religioni e quelle attuali hanno creato Arte e Ritualità assai interessanti e degne di essere studiate
    La cosidetta "Dolina dei Bogomilli" si trova a Basovizza, a pochi chilometri da Trieste sull'altipiano carsico. Una dolina è una depressione del terreno che sovente è stata usata per contenere greggi e altri animali. Spesso antiche tombe, soprattutto è il caso delle cosiddette "domus de janas" sarde, venivano utilizzate dai pastori per ripararsi dal freddo e dalle intemperie.

    Nel Carso ce ne sono decine di migliaia di varia grandezza. Il sito è poco conosciuto e molto discusso negli ambienti archeologici.
    E' stata chiamata "Dolina dei Bogomilli" a causa di alcune similitudini con dei siti archeologici della Bosnia-Erzegovina legati all'eresia bogomilla.
    Anche se può sembrare simile alle tante doline carsiche, in questi caso ci troviamo di fronte a qualcosa di diverso e megalitico, costruito non senza una degna motivazione, date le enormi forze lavoro che sono state impiegate per la costruzione del sito. Infatti la grandezza dei massi attorno all'entrata del vano talvolta supera i 2 metri di lunghezza per i 50 80 centimetri di altezza!

    Inoltre la struttura mostra un triplice terrazzamento, allineamenti calcarei e un vano scavato nella roccia, nel quale è possibile accedere, poco alto, ma molto profondo in lunghezza. Ha senso che un pastore costruisca un sifatto luogo per proteggersi dal freddo invernale? Che sia stato recentemente edificato è dunque da escludere. Che sia stato recentemente utilizzato è possibile, ma qual'era la sua funzione primaria? Sicuramente veniva utilizzato dalle antiche popolazioni carniche come tempio sacro, all'interno del quale avvenivano particolari rituali nei confronti di diverse divinità antiche. Lo stesso vano conferma questo tipo di utilizzo, spesso vi erano piccole stanze dove i sacerdoti potevano ritirarsi o mostrarsi ai credenti che partecipavano al culto.
    Non lontano dalla dolina c'è un cosidetto "caravanserraglio", così nominato dai vecchi del paese, anche in questo caso alte mura lo circondano.
    Taluni affermano che la dolina fu usata per coltivare viti, altri che fu una postazione di artiglieria dell'esercito austro ungarico... Ma anche ciò non lo si è mai dimostrato.
    Resta il mistero.

    Non è un caso che nei pressi di Basovizza siano tanto diffuse storie di strani esseri che popolano i boschi, non per nulla nel Carso in particolar modo, sono conosciute molte tipologie antiche di riti, leggende e tradizioni pagane. Queste conoscenze sono direttemente collegate alle varie doline presenti in queste zone, confermando il fatto che venissero utilizzate per antichi rituali.

    Anticamente veniva particolarmente prediletto il festeggiamento del solstizio, soprattutto quello estivo (21 giugno/21 dicembre). Tutti sanno che il 21 giugno è il giorno "più lungo" dell'anno e da quel giorno tutte le successive giornate si accorciano fino al corrispettivo 21 dicembre, in cui accade il contrario. Oltre all'esaltazione del sole che presenzia sulle tenebre molto a lungo, si ricorda che nel passato i Babilonesi vi festeggiavano anche il matrimonio tra il Sole e la Luna (probabilmente perchè il Sole restando in scena così tanto a lungo, riusciva ad incontrare la Luna...). Anche in Italia, in particolar modo in Sardegna, esistono luoghi sacri, in cui gli uomini preistorici avrebbero costruito degli "apparecchi" per far sì che il Sole e la Luna potessero incontrarsi più facilmente, i pozzi sacri.
    Sì, perchè ricolmi di acqua e in posizioni molto precise permettevano che il sole e la luna si specchiassero nello stesso momento, solo in occasione del solstizio invernale, cosicchè potessero sposarsi sotto gli occhi festanti dei devoti.
    Nonostante non vi siano gli stessi pozzi, anche sul Carso e nei dintorni di Basovizza, vengono ricordati gli stessi rituali, anzi non è da escludere che queste doline siano state costruite proprio per questo scopo. Soprattutto non è da sottovalutare che l'unione di Sole e Luna equivarrebbe all'unione del regno della luce con quello del buio, metafora del dualismo tanto decantato proprio dal movimento bogomil.

    Nel corso della storia, per contrastare la festa del 21 giugno, i cristiani istituirono la festa di San Giovanni, il 24 giugno. "Casualmente" anche il solstizio d'inverno festeggiato il 21 dicembre, venne contrastato dal 24 dicembre, la nascita di Gesù. Giovanni e Gesù... i due Messia per eccellenza sarebbero nati 3 giorni dopo i solstizi. Il popolo sia il 21 che il 24, chiedeva le stesse cose, una terra fertile e una prole sana e forte. Dunque finiva che durante la stessa festa di San Giovanni, che doveva essere completamente cristiana, caratterizzata da preghiere e null'altro, le fanciulle erano solite dedicarsi a tanti piccoli rituali pagani, volti alla invocazione del matrimonio, dimostrando così che le culture pagana e cristiana erano perfettamente unite, come se fossero sposate! Il simbolo di San Giovanni, l'acqua, veniva utilizzato per compiere riti magici, veniva per esempio raccolta la rugiada della notte prima del 24, perchè considerata acqua dispensatrice di eterna giovinezza. In altri casi ci si immergeva nelle acque di fiumi o laghi sempre come richiamo all'immortalità. Era una sorta di battesimo della "carne", perchè si ricercava salute, forza virile e fertilità. Si ricercava insomma la vita.

    Era tradizione anche accendere un grande fuoco, che non era visto come simbolo del male, bensì come elemento purificatore alla pari dell'acqua.

    Anche la figura delle fate era molto diffusa da queste parti, alla pari degli angeli, perchè anche loro sceglievano un bimbo da crescere e proteggere. Abbiamo l'ennesimo connubio di paganesimo e cristianesimo, perchè la figura buona e luminosa in questo caso è femminile, testimonianza della cultura antica matriarcale che ha donato per secoli a Dio un volto di donna.

    Io l'ho trovato molto interessante, ho provato a cercare altre notizie online ma tutti rimandano a questo stesso articolo, che fra l'altro è corredato di foto, poche purtroppo ma esplicative. In effetti suggeriscono che il luogo potesse davvero essere sede di un culto molto antico, con le stanze così profonde e la struttura rotondeggiante che fa proprio pensare ad un luogo di ritrovo per celebrare riti e culti..

    Qualcuna di voi c'è stata? Io ci vorrei andare, sia per fare una passeggiata nei dintorni, sia per vedere questa dolina in particolare..ne sapete qualcosa, saggie fanciulle?
    Grazie [SM=g27821]

    Mauscina
    Se la luna piena poi diviene, è perché il bambino dorme bene, ma se sta piangendo Lei se lo trastulla: cala e poi si fa culla...

    Mecano, "Figlio della Luna"
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    Danae_88
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    Anziana dell'Isola
    00 12/06/2012 15:29

    Ho un certo pregiudizio (secondo me fondato [SM=g27828]) su Mistero... alla fine dei conti è una trasmisione che fa vedere tutto e non fa vedere niente. All'inizio si parte con domande strambe... per arrivare a mille e più risposte senza capo nè coda. Insomma, finita una puntata restano le stesse domande di prima... XD ovvio che poi alcune cose siano vere (per porre una domanda una base ci pur dev'essere), ma è perché sono verificate o stradette. Sarà attendibile? ^^'
    Senza togliere nulla alla curiosità eh mausci [SM=g27822]






    Come posso ascoltare la musica
    che dorme nell'anima del fiore?

    Tagore

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    Artemisianelbosco
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    Guardiana
    Anziana dell'Isola
    00 13/06/2012 21:38
    Ricerca davvero interessante Mausci! Sinceramente non ne avevo mai sentito parlare (non conosco bene le zone del Carso, non ci sono mai andata) ma mi ricorda tanto mille altre leggende che abbiamo conosciuto e studiato in questi anni.. come sempre, tutto torna^^.
    Un abbraccio
    la Zia Artemisia

    ps aprine altri di post cosi interessanti, neh!


    la zia Artemisia





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