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564. In che modo i Santi sono guide per la preghiera?

2683 I testimoni che ci hanno preceduto nel Regno, specialmente coloro che la Chiesa riconosce come « santi », partecipano alla tradizione vivente della preghiera, mediante l’esempio della loro vita, la trasmissione dei loro scritti e la loro attuale preghiera. Essi contemplano Dio, lo lodano e non cessano di prendersi cura di coloro che hanno lasciato sulla terra. Entrando nella « gioia » del loro Signore, essi sono stati stabiliti « su molto ». La loro intercessione è il più alto servizio che rendono al disegno di Dio. Possiamo e dobbiamo pregarli di intercedere per noi e per il mondo intero.

Eb 12,1
Mt 25,21

2684 Nella comunione dei santi si sono sviluppate, lungo la storia delle Chiese, diverse spiritualità. Il carisma personale di un testimone dell’amore di Dio per gli uomini si è potuto trasmettere, come « lo spirito » di Elia a Eliseo e a Giovanni Battista, perché alcuni discepoli avessero parte a tale spirito. Una spiritualità è anche alla confluenza di altre correnti, liturgiche e teologiche, e testimonia dell’inculturazione della fede in un contesto umano e nella sua storia. Le spiritualità cristiane partecipano alla tradizione vivente della preghiera e sono guide indispensabili per i fedeli. Esse, nella loro ricca diversità, riflettono l’unica e pura luce dello Spirito Santo.
« Lo Spirito è veramente il luogo dei santi, e per lo Spirito il santo è una dimora particolarmente adatta, poiché il santo si offre ad abitare con Dio ed è chiamato suo tempio ».

2692 Nella sua preghiera la Chiesa pellegrina sulla terra è unita a quella dei santi, dei quali chiede l’intercessione.

2693 Le varie spiritualità cristiane partecipano alla tradizione vivente della preghiera e sono guide preziose per la vita spirituale.
[Modificato da (Gino61) 25/02/2013 11:05]