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137. Perchè la missione del Figlio e dello Spirito sono inseparabili?


687 « I segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio » (). Ora, il suo Spirito, che lo rivela, ci fa conoscere Cristo, suo Verbo, sua Parola vivente, ma non manifesta se stesso. Colui che « ha parlato per mezzo dei profeti » ci fa udire la parola del Padre. Lui, però, non lo sentiamo. Non lo conosciamo che nel movimento in cui ci rivela il Verbo e ci dispone ad accoglierlo nella fede. Lo Spirito di verità che ci svela Cristo non parla da sé. Un tale annientamento, propriamente divino, spiega il motivo per cui « il mondo non può ricevere » lo Spirito, « perché non lo vede e non lo conosce » (), mentre coloro che credono in Cristo lo conoscono perché dimora presso di loro.


688 La Chiesa, comunione vivente nella fede degli Apostoli che essa trasmette, è il luogo della nostra conoscenza dello Spirito Santo:
- nelle Scritture, che egli ha ispirato;
- nella Tradizione, di cui i Padri della Chiesa sono i testimoni sempre attuali;
- nel Magistero della Chiesa, che egli assiste;
- nella liturgia sacramentale, attraverso le sue parole e i suoi simboli, in cui lo Spirito Santo ci mette in comunione con Cristo;
- nella preghiera, nella quale intercede per noi;
- nei carismi e nei ministeri per mezzo dei quali si edifica la Chiesa;
- nei segni di vita apostolica e missionaria;
- nella testimonianza dei santi, in cui egli manifesta la sua santità e continua l’opera della salvezza.


689 Colui che il Padre ha mandato nei nostri cuori, lo Spirito del suo Figlio, è realmente Dio. Consostanziale al Padre e al Figlio, ne è inseparabile, tanto nella vita intima della Trinità quanto nel suo dono d’amore per il mondo. Ma adorando la Santissima Trinità, vivificante, consostanziale e indivisibile, la fede della Chiesa professa anche la distinzione delle Persone. Quando il Padre invia il suo Verbo, invia sempre il suo Soffio: missione congiunta in cui il Figlio e lo Spirito Santo sono distinti ma inseparabili. Certo, è Cristo che appare, egli, l’immagine visibile del Dio invisibile, ma è lo Spirito Santo che lo rivela.


690 Gesù è Cristo, « unto », perché lo Spirito ne è l’unzione, e tutto ciò che avviene a partire dall’incarnazione sgorga da questa pienezza. Infine, quando Cristo è glorificato, può, a sua volta, dal Padre, inviare lo Spirito a coloro che credono in lui: comunica loro la sua gloria, cioè lo Spirito Santo che lo glorifica. La missione congiunta si dispiegherà da allora in poi nei figli adottati dal Padre nel corpo del suo Figlio: la missione dello Spirito di adozione sarà di unirli a Cristo e di farli vivere in lui:
« La nozione di unzione suggerisce [...] che non c’è alcuna distanza tra il Figlio e lo Spirito. Infatti, come tra la superficie del corpo e l’unzione dell’olio né la ragione né la sensazione conoscono intermediari, così è immediato il contatto del Figlio con lo Spirito; di conseguenza colui che sta per entrare in contatto con il Figlio mediante la fede, deve necessariamente dapprima entrare in contatto con l’olio. Nessuna parte infatti è priva dello Spirito Santo. Ecco perché la confessione della signoria del Figlio avviene nello Spirito Santo per coloro che la ricevono, dato che lo Spirito Santo viene da ogni parte incontro a coloro che si approssimano per la fede ». 


742 « E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre » (Gal 4,6).


743 Dall’inizio alla fine dei tempi, quando Dio invia suo Figlio, invia sempre il suo Spirito: la loro missione è congiunta e inseparabile.