00 26/02/2013 10:33
Il Vangelo della IIIª Domenica del Tempo Ordinario, ci presenta un Gesù che nella sinagoga di Nazaret apre il libro di Isaia - non a caso - e legge:

«Lo Spirito del Signore è sopra di me; 
per questo mi ha consacrato con l’unzione 
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, 
a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; 
a rimettere in libertà gli oppressi 
e proclamare l’anno di grazia del Signore».

La sua missione è quella di accogliere misericordiosamente tutti gli uomini per liberarli. È il compimento della profezia di Isaia che Gesù si appropria. 
A Nazaret, quel sabato, Gesù annuncia il tempo nuovo che non avrebbe più avuto per protagonista l’uomo, ma “Dio fatto uomo”. 
La gente della sinagoga una cosa ode allora con chiarezza: l’inizio di “un anno della grazia del Signore”. 

In sostanza il Vangelo dice: non sono gli ordinamenti umani a salvare l’umanità, sarà lo Spirito del Signore. In questa affermazione c’è tanta speranza, perché ci assicura che lo Spirito è su Gesù e, perciò, su tutti quelli che fanno comunione con Gesù. 

E questo riguarda l’oggi: “Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi ascoltate”. L’oggi storico di Gesù diventa, per la forza dello Spirito, l’oggi liturgico della Chiesa, il nostro di ogni Messa. 

La predica di Nazaret diventa oggi storia nostra. Se ascoltiamo e mettiamo in pratica nella nostra vita! Buona e santa domenica a tutti.