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[PARTO EDAVE] La nascita dei figli dell'alpha: Nhaar Nadir Carragh e Cathal Eilis(OK)

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    EDAVE
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    Avalonese
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    00 22/09/2016 23:11


    GDR START
    Finalmente l'agognato momento giunge, il tempo per presentare alla Bianca altri due figli, il tempo di dare alla luce il futuro del branco. La notte è scura, la luna è calante, le tane sono avvolte dalla dolce oscurità del bosco. Un fuoco acceso nel mezzo, bello alto, caldo, luminoso, pronto ad accogliere le vite che giungeranno con il suo tepore. Una pentola piena di acqua messa a bollire, pannicelli puliti posati su una roccia li vicino a scaldare. Il palcoscenico della serata è la tana dell'alpha. Candele illuminano la scena,una giaciglio di calde pelli è stato preparato e ora la lupa rossa, gravida è li distesa, accoccolata, il ventre prominente caldo e bollente, il muso posato sulle zampe. Le si sono rotte la acque da umana e subito si è trasformata in lupa per facilitare le cose a chi la aiuterà, il buon vecchio Valstaf che ora è li in piedi all'ingresso della caverna..ce la potrà fare?

    GDR PLAY: TURNI: VALSTAF, EDAVE


    VALSTAF [Tana Edave- Homid-] La luna piena è passata lasciando il solito vero di freddo sudore appiccicato sulla pelle come fosse un sudario di ghiaccio. La nebbiolina avvolge il bosco come sempre, leggero e impalpabile, eppure talmente pesante da far scricchiolare le foglie marcie, gemendo sotto il suo peso. Pietra tombale di umori che la terra non trattiene.. In c.. al mondo. è proprio il caso di dirlo. Eppure anche nell'ombra più cupa può succedere qualcosa come quello che adesso ha davanti. La luna rossa distesa sulle pelli è li li per partorire. Scalzo, con solo i pantaloni addosso, a dorso nudo il lycan è accanto alla sorella nel momento piu delicato per lei. Ha scelto la forma nobile dei mannari, scelta non a caso.. per facilitare le cose. [ adesso sorella mia.. devi aiutarmi] si inginocchia accanto a edave , percepisce il tremore e il calore dle suo ventre ( empatia +2/ fratellanza dle lupo ) sta soffrendo , lo sa. E lui è deciso a rendere le cose piu semplici possibili per la lupa. Tornando fuori, controlla che l'acqua sia a bollore, poi la versa in una ciotola, e prende alcuni panni puliti portandoli nella tana. Si comincia, anche se ha gia visto nascere bambini non ci si abitua mai a certe cose..

    EDAVE [tana - lupus] Si solleva la grossa testa ad osservare Valstaf, una contrazione parte dalla parte inferiore della schiena costringendola ad alzarsi, ad inarcare la spina dorsale mentre si tende sulle 4 zampe, è una contrazione forte e lo sa, la sente, la sua mente è ancora lucida per permetterle di capire cosa sta succedendo ma è l'istinto a guidarla, l'istinto dei lupi. Un uggiolato forte misto ad un ringhio mentre si muove appesantita sulle quattro zampe, la cosa che sventola in alto mentre solleva la testa lanciando un ululato prima di riaccovacciarsi. Porta la testa fra le zampe posteriori, una leccata per ammorbidire e preparare il canale del parto, una annusata che racconta a che punto siamo. Sente premere sulla vescica, il momento è quasi giunto e alla prossima contrazione si accovaccerà e inizierà a spingere. Si distende di nuovo, il suo corpo è dolorante ma la sua resistenza (+2) unità al pensiero di ciò che accadrà alimenta la sua forza d'animo insieme alla forza che la bianca fa scendere sulla sua prediletta (volontà 3 + volontà mannaro 3). Ha già spiegato a Valstaf cosa accadrà e ora sarà il linguaggio delle zanne il suono che uscirà dalle sue labbra [sono pronta, inizierò a spingere, accarezzami la spina dorsale dal centro verso la coda e controlla se vedi la testa, appena la vedi allunga una mano ed accompagna il cucciolo sul giaciglio, lo laverò io con la lingua appena nato per riscaldarlo. Controlla che abbia tutti i pezzi in ordine o lo mangerò, non voglio deformi] che sia una discorso comprensibile o meno ciò è quanto comunica al maschio prima di abbandonarsi al dolore

    VALSTAF [Tana Edave- Homid-] Si inginocchia nuovamente accanto alla lupa, mentre è alle prese con le prime spinte, , percepisce il corpo che si conntrae ( empatia +2) il movimento che preannuncia ciò che di li a poco accadrà. Parla la sorella, nell'antico linguaggio che unisce i figli della bianca( fratellanza del lupo ) , [ va bene. sta tranquilla. tu pensa solo a spingere.. ] sorride andando a passare con la mano sul ventre quando la rossa si ridistende dando lievi gesti concentrici cxome se cercasse di trasmettere calore al corpo dell'animale. [ ce la caveremo] a se ? o a lei? Forse a entrambi. Si concentra su di lei ( vol +3/ vol del mannaro +3) tiene le mani a pelo col il corpo e muscoli del lupo per sentire ogni eventuale cambiamento nella bestia. Allarga il cerchio piano pianto, prima di andare a cercare il punto dove il ventre gravido si attacca ai musocli della spina dorsale dove aumenta leggermente la pressione delle dita passandole lungo il fianco di Edave. In avanti e indietro per accompagnare il suo movimento. La battaglia ha inizio.

    PER FAVORE CHIEDO A NHAAR E CATHAL DI TIRARE UN DADO, CHI FARA' IL RISULTATO PIU' ALTO SARA' IL PRIMO NATO

    NHAAR ha ottenuto: 75

    CATHAL ha ottenuto: 52

    GDR PLAY: TURNI- EDAVE, NHAAR, VALSTAF


    EDAVE [tana - lupus] La contrazione si spegne seguendo il circolo che le mani di Valstaf compiono, si rilassa il suo corpo, la testa si posa nuovamente sulle zampe anteriori, le palpebre si abbassano a coprire gli occhi, a lasciare che la nera oscurità del sonno li possa ghermire. E' stanca, sono ore che è in travaglio, ha affrontato il viaggio sino alle tane e solo ora comprende il dolore delle mille donne che ha aiutato a partorire negli anni. Ma la pace e la serenità durano il battito di una ala di farfalla, subito si fa largo un dolore che parte dalla parte centrale della pancia e si irradia lungo i fianchi, si apre a ventaglio artigliandole il corpo, percorre la spina dorsale costringendola ad alzarsi in piedi. La coda si alza, il muso si sposta nuovamente verso il canale dell'utero, la lingua esplora sino a quando non sente una testina pelosa che sembra scendere lentamente. Un respiro profondo rimettendosi diritta, si accovaccia sulle zampe posteriori, le anteriori ben infisse al suolo, affondate nelle pellicce, un ululato che squarcia la notte [arriva] ringhia a Valstaf iniziando a spingere. La lingua che penzola dalle fauci che aperte e spalancate cercano l'aria, spinge. Il corpo che si flette verso il basso, i muscoli che cercano di agevolare il passaggio. Lo sente, lo sente scendere. Di nuovo controlla, sa che la testa ormai ha quasi raggiunto l'uscita. Un altro ringhio [sei grosso bestiaccia] ringhia nella loro lingua, e spinge, spinge con tutte le sue forze, segue l'istinto che ogni femmina ha...una ultima spinta e Valstaf vedrà la testa spuntare, bagnata, umidiccia, >>

    EDAVE il liquido amniotico che si rompe appiccicoso..ed ecco,,, la testa è fuori. Un secondo di pace, un respiro e la spinta finale...e il cucciolo scivola giù fra le mani di Valstaf - unico di cui si fida in questo momento delicato - e subito la sua testa si volge a cercare il suo piccolo, l'amore della mamma mannara. Il dolore è dimenticato, è solo gioia ora (resistenza 2).

    NHAAR [[Tana Edave – Lupus] ] Il grembo di Edave ospita tutto l’infinito della notte: non c’è luce, non c’è suono, non c’è odore – ci sono solo buio e quiete. L’orizzonte, lì dentro, si inscrive entro i confini umidi del sacco amniotico che protegge il feto – e, ogni tanto, in qualche zampata scambiata con quell’altro, quando uno dei due è particolarmente rissoso. Ma la rassicurante calma che ha fatto crescere il cucciolo è scossa da tremiti, adesso. Una forza sconosciuta trascina il corpicino del feto verso il basso, premendolo verso un esterno sconosciuto, reso meno estraneo solo da qualche lappata materna, ruvida e sbrigativa. In pochi istanti un musetto minuscolo rompe il primo diaframma che si troverà davanti nella vita e viene cacciato brutalmente incontro all’aria fredda della sera, prima d’essere espulso dal ventre della lupa. L’impatto del corpo umido non è col terreno né con la pelle predisposte per accoglierla, comunque: dovrebbero piuttosto essere mani nude, mani umane, ad afferrare la cucciola – primissimo indizio del mondo folle e ibrido in cui la bestiolina è destinata a crescere. E su quelle mani si agiterà la giovanissima mannara, cercando di spingere prepotente sui piedini rosei, agitando il piccolo muso cieco e muovendo le ridicole fauci quasi a suggere il fiato stessa della madre.

    VALSTAF [Tana Edave- Homid-] Non ferma il massaggio, le sue mani compiono cerchi concentrici avanti e incietro olungo la spina dorsale andando verso il basso, seguendo i movimenti del cucciolo che da dentro sta premendo per uscire ( empatia +2) sente le contrazioni della sorella che agevola come può fino a quando non vede la testa puntare, a quel punto cerca di prenderla con ambo le mani delicatamente per tirarlo verso di se e aiutarlo a uscire. Prende alcuni panni puliti, li intinge nell'acqua calda e su di essi ci porrebbe il cucciolo . non parla. non in quei momenti così delicati. Il primo dei due cuccioli usciti da un attimo di respiro alla lupa e il lycan ne approfitta per prender a se il piccolo. Che si rivela un degno seme della rossa.. scalcia la lupetta[ ehi piano diavola! cominci bene vedo.. ] quello è sicuramente sangue di blazen e di edvae.. se gia da nata fa così c'è da chiedersi cosa farà da grande.La preesa dlele mani del lycan sarà salda ma tale che la piccola non potrebbe divincolarsi( res +3) salvo poi metterla accanto alla madre subito dopo.Una volta che la piccoletta sarà al sicuro vicino a Edave tornerà a occuparsi della rossa, passando a due mani i palmi sul ventre per seguire i movimenti delle contrazioni e permettere così alla sorella di terminare il parto aiutandola come può. non è ancora finita..[ speriamo che sia un maschio] pensa tra se ha sempre voluto un maschio.. e ora che la situazione tra lui e lisyria è in bilico , sarebbe il cucciolo che non ha mai avuto...

    GDR PLAY - TURNI: EDAVE, CATHAL, VALSTAF, NHAAR

    EDAVE [tane - lupus] Appena Valstaf lascia andare la cucciola si raggomitola su sè stessa avvolgendola per scaldarla, la grossa testa si avvicina al suo corpo, una annusata, un controllo veloce e poi inizia a leccarla, la lecca con la delicatezza che una madre umana avrebbe per il figlio appena nato, la lecca per farle aprire la bocca, la lecca per togliere i residui della placenta, la lecca con amore e passione lasciando che la piccola femmina si inebrii del suo odore e lei del suo[Nhaar Nadir Carragh] ringhierà vicino al suo orecchio dandole il nome che porterà per sempre, Nhaar dono del cielo e dell'amore, ecco il nome della piccola, ecco il nome con cui conosceranno la prima dei figli dell'alpha. Una altra contrazione squassa il suo corpo, si solleva con attenzione, vuole essere certa di non pestare la piccola che rotola fra le sue zampe anteriori così che lei la possa vedere. Il muso veloce corre di nuovo al canale dell'utero quando il dolore preme, quando il dolore ricomincia forte e potente, si accovaccia un occhio a Valstaf concentrata su Nhaar mentre un ululato le esce dalle fauci che nuovamente si spalancano mentre la lingua penzola. Spinge, arcua il corpo, si accovaccia, ripete i movimenti con i quali ha dato alla luce la prima dei suoi cuccioli, spinge con forza, con amore, con la forza di volontà e l'istinto che le insegnano come comportarsi spinge, sente la testa scendere, la sente attraversare il canale dell'utero. Un misto di gioia a dolore che spacca, spinge la lupa, spinge digrignando i denti, un altro dono della Bianca, un altro dono dell'amore che la lega a chi rimarrà>>

    EDAVE il padre dei suoi cuccioli ovunque sia. Spinge, spinge con la forza di un uragano ed ecco che il corpicino fa vedere la testa, Ancora una volta si riposa, rilassa il corpo, si permette una altra leccata alla figlia prima di dare la ultima spinta e far si che anche il secondo figlio del branco veda per la prima volta il mondo in cui dovrà sopravvivere.

    CATHAL [Tana Edave – L] Non sapremo mai cosa passa per la mente di chi viene sputato fuori dal posto dove è stato creato. Non sapremo mai neppure se pensa davvero qualcosa. Possiamo solo immaginare quanto possa essere traumatico, imprevisto, veloce e doloroso. Di sicuro è qualcosa che non piace. Dentro al ventre di una madre si ha la certezza di stare al caldo, non ci sono problemi li dentro. Quello è uno spazio sicuro, spazio che condivide con qualcosa che, esterno al proprio corpo ma che sente suo. Tutto trema, tutto si contrae. E quello che prima era un posto piacevole lo vuole mandare via. Si può immaginare che possa sentire la manca della sorella, quella parte che sentiva sua e che adesso è andata via. Via dove? La rivuole. E' come se non ne potesse fare a meno. Come se dipendesse da lui. E adesso? Adesso è il suo momento? Deve andare via da li? Viene spinto anche lui, e probabilmente non può non acconsentire a quelle pressioni che gli indicano la strada da fare. Il nordico per la seconda volta vedrà un altro musetto venire fuori. Come per l'altra, bagnaticcio. Per la gioia di Valstaf quello che verrà accolto fra le sue mani è un maschietto che, diversamente dall'altra non si muoverà troppo, sarà solo tremante. I muscoli del piccolino tremano per il freddo, potrebbero esserci mille fuochi accesi, ma tremerebbe comunque. Le piccole fauci che non farebbero paura neppure ad un insetto di aprono per far uscire i primi lamenti che continuano a sentirsi anche quando le chiude.

    VALSTAF [Tana Edave- Homid-] Ripete il movimento a cerchi concentrici come prima, applicando una lieve pressione , tiene sott'occhio la piccola per evitare che se ne vada a zonzo fuori dalla tana. Ma la sua attenzione è tutta per edave ( vol +3/ vol del mannaro +3) , massaggia il ventre trasmettendo quel poco di calore che la pelle umana lascia all'animale . Sente il movimenti delle contrazioni, e cerca di assecondarli con le dita ( empatia +2) li segue fino a quando non vedrà la testa del secondo cucciolo uscire fuori dall'utero della madre poi, come prima prenderà altri panni puliti, li intinge nell'acqua calda prima di metterli a terra vicino a se. Subito dopo porta ambo le mani ai lati dell'estremità del corpo della lupa da dove sta uscendo e prendendo la testa tra tutte e due le mani cerca di tirnarlo verso di se in maniera delicata per aiutarlo a uscire. Lo fa scivolare fuori dal ventre dlela madre, e se lo tiene tra le mani, un nuovo batuffolo di pelo che a differenza dell'altro non si muove troppo. Con cura il lycan lo avvolge nei panni bagnati lo pulisce e lo lava un po con cura prima di portarlo nuovamente accanto alla madre .Il più delicatamente possibile.. pare che la bianca abbia dato due bellissimi cuccioli alla rossa. Stavolta è un maschio [ TAH-OR KRY UROR ] tra le labbra l'antica lingua dei figli della luna., Dovrà trovar loro un nome di potere.. un appellativo come si usa tra i nordici . Ma per ora lascia alla madre tutta la gloria.. e il giusto riposo dopo la faticaccia. Porta anche il secondo cucciolo vicino alla rossa, prima di accertarsi che ea stia bene..

    NHAAR [Tana Edave – Lupus] Le mani nude, senza peli, sono l’arca che conduce la piccola lupa alla madre. Nhaar – questo il nome che le è stato dato alla luce della luna e sotto gli occhi del Branco – viene adagiata su pelli morbide, calde, dall’odore morto di caccia riuscita – se solo le piccole narici fossero in grado di avvertirlo. Quindi la pressione di una lingua ruvida che accarezza tutto il corpo, che liscia la lanugine di un pelo morbidissimo da bestia neonata, imprime l’odore della saliva e rimuove i residui di amnio e placenta. Piccoli suoni acuti escono dalle fauci della figlia dell’Alfa e seguono il ritmo di suzione di una bocca scontenta e affamata. La piccola testa si muove, quasi annuendo, cercando qualcosa cui agogna e che sembra precluso: si tratta solo del latte materno o anche del fratello di cui, all’improvviso, non avverte più il peso contro il fianco? Gnaula la cucciola, disperata e piena di pretese, iniziando a provare a Edave che essere madre di due minuscoli mannari in divenire non sarà certo una passeggiata!

    EDAVE [tane - lupus] Si accoccola, allunga la testa e prende il figlio dalle mani di Valstaf lo prende mordendo con delicatezza la collottola, lo libera delle inutile stoffa che lo avvolge e lo posa di fianco a lei. Ripete la stessa operazione con Nhaar portandola vicino al fratello e sollevandola con i denti dalla collottola. E poi si china sul maschio, lo scruta, lo annusa, il naso si insinua tra le sue zampette corte lo lecca lo scalda, lo osserva e anche a lui, il suo maschio primogenito dirà il suo nome nella lingua delle zanne [Cathal Eilis] un nome che da forza, potenza, un nome che lo dedica alla BIanca visto il suo significato [Colui che ragala un giuramento divino] solleverà il grosso muso avvolgendosi attorno a loro e offrendo le mammelle che possano suggere con la loro boccuccia, no hanno bisogno del senso della vista, sarà l'istinto a guidarla e si volterà verso Valstaf, le fauci che si levano in un sorriso lupino mentre le ultime contrazioni naturali faranno uscire la placenta espellendola. Si leccherà per pulirsi, per disinfettarsi e alternativamente leccherà i suoi piccoli cuccioli, sospingendoli, stimolando sia la fame che il senso di andare in bagno, uggiolerà con delicatezza verso di loro, per ora sono indifesi ma per ben poco tempo rimarranno tali. Per ora sono suoi solo suoi e se li godrà vezzeggiandoli, istruendoli , dando loro una educazione adeguata.

    EDAVE GDR PLAY, A CHIUDERE, TURNI: VALSTAF, CATHAL, NHAAR

    VALSTAF [Tana Edave- Homid-] Ora che il di più è fatto , lascia a edave i cuccioli e la loro cura, istinto fa tutto da solo e per adesso non ha bisogno ulteriore di lui. salvo che per una cosa, pulendosi le mani nella bacinella calda , il mannaro si alza, uscendo dalla tana lascia momentaneamente soli i lupi.. Per i primi periodi i due cuccioli saranno sotto la sua sorveglianza , non vuole che qualche animale se e approfitti fino a che non saranno in grado di cacciare da soli.Ed è compito suo proteggerli in attesa che crescano, ma per adesso esce dal rifugio della tana dell'alpha per andare verso il fuoco al centro della radura delle tane, la ove il lycan ha lasciato nascosto quel che ha preso nell'ultima caccia lasciandolo da parte in vista del aprto di edave. Un cucciolo di cervo del branco che lui e il padre hanno cacciato la piena appena passata. Lo porterà nella tana e lo offrirà all'alpha , a edave perchè possa rifocillarsi dopo la fatica. Quella notte lui veglierà fuori dalla tana , se vorranno arrivare ai piccoli passeranno su di lui.

    CATHAL [Tana Edave – L] Viene accolto da mani umane. Viene coperto da da qualcosa di caldo e forse è quello che gli da modo di muoversi, di stirare tutte e quattro le zampe. Le muove tutte in quell'ambiente troppo spazioso, probabilmente non era neppure conscio di avercele. Non gli piace quel panno. Lo smuove solo quando arriverà la lingua della lupa sul suo pelo sentirà ristoro. Non tanto per le carezze della madre tanto per il profumo che ne percepisce. Sa chi è lei. Lo sa inconsciamente. Cieco ed infreddolito lascia al muso della rossa la piena libertà sul suo corpicino. Ha bisogno di qualcosa. Sa che vuole qualcosa. Ed un altro profumo inebria le narici vergini del cucciolo che adesso sente l'odore di quella cosa che vuole. Un desiderio atavico che neppure comprende eppure si trascina alzando la testa seguendo con il naso il suo stesso desiderio. E' li. E senza troppe forzature da parte dell'alpha recupera un capezzolo cominciando a suggere. Mentre sarà li lo stesso istinto lo porterà con il corpo a cercare la sorella, restando appiccicato alla madre fin quando sarà necessario.

    NHAAR [Tana Edave – Lupus] Finalmente la Lupa riceve entrambi i suoi cuccioli e le bestiole vengono sospinte verso le mammelle che offrono il latte e la vita. Non ha bisogno di farsi pregare, Nhaar: è automatico quanto necessario risucchiare nella fauci, avide e voraci, e inghiottire il liquido caldo che combatte il freddo della sera, la morsa della fame e il terrore della nascita e della solitudine. Le piccole zampe posteriori cercano di puntellarsi, goffamente, e di spingere in avanti il corpo lanuginoso della piccola, sempre più vicino al calore della mamma e del latte. Accanto a lei avverte il peso del fratello e, quasi senza accorgersene, ci ondeggia contro, cercando il contatto col suo pelo allo stesso modo con cui cerca la suzione: con istinto e con prepotenza. C’è qualcosa di tremendo nel nascere: un freddo e un abbandono terribili. Ma c’è qualcosa di terribilmente giusto in questa situazione: il pelo della mamma e la lingua che ogni tanto la lappa, la forma del gemello accanto a lei, il sapore del latte sul palato.

    GDR END ANDATE IN PACE


    Edave
    Rettore degli Ospitalieri di Avalon
    Wendingo Mannari



    L'opinione è un'idea che possedete voi mentre, la convinzione, è un'idea che possiede voi.




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    EDAVE
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    Avalonese
    Utente Master
    00 22/09/2016 23:16
    RIASSUNTO

    Per Edave è giunto il tempo di far nascere i suoi cuccioli, ha raggiunto il bosco oscuro in compagnia di Valstaf, le acque si sono rotte e ha preso la forma lupo per agevolare la loro nascita.
    Sono poche le spinte che permettono la nascita dei due gemelli vista la forma sia loro che della madre.
    Ad accoglierli Valstaf e Edave.

    PUNTEGGI DA SOTTRARRE
    PROPOSTA:

    -100 pnt salute;
    -50 pnt forza;
    -30 pnt mente

    Recuperabili con 2 role di riposo o 1 role di trasformazione con rigenerazione.

    Benvenuti piccoli cari e buon gioco!!

    Edave
    Rettore degli Ospitalieri di Avalon
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    Fehrer
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    Utente Veteran
    00 23/09/2016 09:01

    -100 pnt salute;
    -50 pnt forza;
    -30 pnt mente

    Recuperabili con 2 role di riposo o 1 role di trasformazione con rigenerazione.



    Ok

    Aggiorno i punteggi.



    "Hai fatto un patto col Diavolo; e il Diavolo torna sempre a riscuotere."






    Yawp
    "...over the rooftops of the world."