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La Dannazione. By MK

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    Marcus Kron
    Ufficiale
    00 02/02/2005 04:51
    Mi sveglio. Come fosse la prima volta che apro gli occhi nel mondo. Come fosse la prima volta che vivo.
    Ma in realtà ho aperto troppe volte gli occhi. In realtà non sono neanche più vivo.

    La casa è fredda. Non che il mio corpo risenta delle basse temperature, parlo piuttosto di una sensazione riconducibile alla parola "fredda"; la casa è sterile e vuota, quasi finta. Non trasmette nulla, e il nulla è freddo... o meglio triste.

    Fuori casa il palcoscenico è sempre uguale. E' notte e la luna è l'unico sole per quelli come me.
    Anche se credo che questa allegoria a molti della mia razza non faccia piacere. So solo che la Luna cosi bianca e lontana mi ricorda enormemente l'ideale che cercavo di raggiungere quando diventai ciò che sono. Che mi illudevo di raggiungere. Sospiro alla Luna... "Non c'è nulla di perfetto nell'essere un vampiro."

    A confermare questa tesi è una sensazione opprimente simile ad una mano che ti stritola le budella... significa che ho bisogno di nutrirmi. Ricordo che i primi tempi, quando era ancora eccitato dalla nuova... condizione, la caccia mi divertiva come il gatto si diverte col topo. Mi muovevo furtivo nell'ombra e agguantavo le mie prede con maestria, nutrendomi di ciò che avevo bisogno con gusto e ritornavo da dov'ero venuto, inebriato e drogato.

    Adesso invece è diverso. Più che ad un predatore mi potrei paragonare ad un nullatenente che va alla mensa della caritas. Ecco un altro dei paragoni che non piace a quelli come me. Ma infondo, io non piaccio a loro e loro, con le loro stupide ipocrisie per evitare di pensare a ciòl che io penso, non piacciono a me.

    La mensa, questa notte, è un ragazzo sulla 20ina che cammina tranquillamente. E' mingherlino, porta gli occhiali, fissa la strada senza guardarsi intorno, a uno zaino pesante sulle spalle. "Un fottuto giocatore di ruolo" penso tra me e me, mentre mi avvicino. La mia indole viene fuori quando, arrivato alle sue spalle, gli faccio "Scalati i punti ferita, stronzo" e lo stordisco con un pugno senza "passione".

    Gli sollevo il braccio, affondo i denti nelle arterie, e bevo. Bevo come un ubriaco beve l'acqua. Senza alcuna motivazione se non la sopravvivenza. E mi faccio schifo per questo.

    Quando rientro in casa sono le 5 del mattino. Ho parlottato con alcuni tipi, giù all'Elysium. Roba mooolto interessante. Principi, sabbath, licantropi e marmaglia varia. Avrebero dovuto scriverlo nel contratto "La noia è assicurata, ma per gli idioti ci sono passatempi gradevoli". "Dannazione...". La mia proficua nottata termina nel salone della mia lucubre casa. Un divano coperto da un telo bianco davanti ad una tv spenta sono l'arredamento del mio regno.

    E in questo regno, rifletto. Prima di dover soccombere alla forza del Sole. E rintanarmi come un topo.
    Non rifletto invero, ma "medito". Medito su cosa sono, cos'ero e cosa sarò. E come ogni notte, da 157 anni a questa parte, nelle ombre degli angoli fuoriescono mostri orribili ed indefiniti che vogliono prendermi e strapparmi la carne di dosso... e sul divano insieme a me siede mia madre.
    Mia madre... una piccola e tenera donna. Che parlava poco e lavorava tanto. Non sorrideva mai, a guardala si finiva per sorridergli, tanta serenità trasmetteva. Mia Madre, sul mio divano, nel mio salotto, mi sorride, porgendomi il suo cuore ancora pulsante ed insaguinato che io gli strappai troppo tempo fa dal petto. E anche oggi rimango qui da solo col suo cuore in mano. Piangendo.

    E le ombre dagli angoli si avvicinano a me come studiose, mi scrutano e diventano possenti e minacciose, ma poi ritornano normali e trascinano il corpo di mia madre, ancora in vita, nei loro regni. E io vedo mia madre sparire.

    E cosi ogni notte il mio salone diventa il mio teatro dell'orrore... i miei cari, i miei amori, i miei amici e i miei pochi nemici si susseguono in questa macabra rappresentazione, chiedendomi come mai li uccisi, porgendomi ciò che gli tolsi... e sorridendomi come perdonandomi.... mentre le ombre del mio cuore li trascinano lontano... rendendo il mio dolore infinito.

    Questo è ciò che sono. Questo è ciò che sono tutti quelli come me. Non importa se quando li incontri per strada sembrano indaffarati nei loro affari. Quelli sono solo mezzi per non pensare...Ma quando torneranno alle loro dimore. Prima del Sole. Ognuno di loro rivedrà i propri morti e il proprio demone.

    Il Sole filtra tra le fessure della serranda. E il sangue che copriva il divano e i resti delle mie vittime spariscono. Con la promessa di ritornare la notte seguente. Le ombre invece si contorcono... come serpenti iracondi... le ombre si ritirano e mi trascinano... nella mia stanza buia... e io mi lascio dominare.
    Vorrei tanto rimanere li ed aspettare la punizione del fuoco. Ma l'ultima pena del mio essere è il non riuscire a distruggermi... sarebbe tanto bello... avere un po di pace...

    ma non posso...
    quell'ombra che mi sta trascinando via in realtà sono io...
    e vuole che io continui ad esistere per continuare ad alimentarsi...
    e non mi permetterà di morire... perchè il demone vuole altra carne...
    la bestia vuole altro sangue...

    Questo è il castigo supremo...
    Questa è la più grande punizione mai concepita.

    La dannazione

    [Modificato da Marcus Kron 02/02/2005 4.52]

    [Modificato da Marcus Kron 02/02/2005 5.02]

    Manfredi - Marcus Kron - Midnight
    "Meglio liberi all'Inferno che schiavi in Paradiso"

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    Razim
    Adepto
    00 08/04/2005 15:56
    anvedi chi c'è, il manfredi nazionale

    [Modificato da Razim 08/04/2005 15.57]

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    Marcus Kron
    Ufficiale
    00 08/04/2005 16:35
    Anvedi chi c'è...un idiota!

    (preciso: non è mica un offesa... ma una citazione, vediamo chi indovina di quale film...)

    [Modificato da Marcus Kron 08/04/2005 16.42]

    Manfredi - Marcus Kron - Midnight
    "Meglio liberi all'Inferno che schiavi in Paradiso"

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    Sertan
    Ufficiale
    00 20/04/2005 15:29
    ahhhh... la dannazione.....
    ________________________________





    Haggis: We'll fight you in the harbor.
    Bill: We'll battle you on land.
    Edward: When you meet the singing pirates...
    Guybrush: They'll be more than you can stand.

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    Broccolettum
    Campione
    00 20/04/2005 19:09
    Ancora!!!! Ormai va di moda la BRAMOSIA!!!!


    Broccolettum,copionista,doppiatore e direttore al doppiaggio dei RAMINKIA. www.raminkia.com

    Sondaggio a titolo informativo. Le piacciono gli spinaci?Braccio di ferro cartone nato agli inizi degli anni 60 secondo lei è stato promotore per diverse generazioni nel cercare di inserire lo "spinacio" nella cultura della dieta classica mediterranea?


    Il mitico ingegnere della cazzata Stefano Cepparelli

    ECCO COSA FA GUCCINI

    Io so Broccolettum e al culo te lo mettum!