Anche a me Serpeverde ispira parecchio.
Ma noi siamo "quelli intelligenti", inoltre andiamo d'accordo con tutti e nessuno ci fa fessi.
O almeno ci proviamo...
Mi sono reso conto di essere stato "troppo" semplicistico nelle definizioni delle Case...
Serpeverde: sono ambiziosi e astuti, possono per questo motivo sembrare e agire da egoisti e/o comportarsi con arroganza. Il loro fondatore voleva solo "purosangue" (maghi di razza pura) nella sua Casa, ma ora non è più così. Tuttavia si è conservata una certa supponenza al riguardo. Nel corso dei libri si capisce che non rappresentano il male, come invece sembra all'inizio (ma d'altra parte i libri sono scritti con l'ottica dei personaggi, perciò a 11'anni è tutto bianco e nero), proseguendo con la storia si scoprono anche i pregi di questa Casa tanto incompresa. Soprattutto il Professon Piton, che ne è il Responsabile, ne ha le caratteristiche più nobili (e contorte).
Tassorosso: sono per il lavoro duro, l'onestà e l'impegno, tutte ottime qualità per un mago concreto e di sani principi. Tuttavia tendono all'ingenuità, perché in fondo (ma neanche tanto) sono i conformisti del mondo magico. Scoprirete che sono in grado di dar prova di coraggio e d'impegnarsi per il bene della collettività, sempre mossi da buone intenzioni ma saldamente piantati nell'humus della società.
Corvonero: sono scelti per l'intelligenza e la mente pronta, di regola vanno d'accordo con tutti, anche i Serpeverde (che di norma sono in rotta coi Grifondoro e intimidiscono i Tassorosso). Proprio per la loro intelligenza sono adattabili alle circostanze, pur essendo, apparentemente, meno avventati dei Grifondoro e meno ambiziosi dei Serpeverde, la loro forza sta nell'intelligenza e nella capacità di afferrare le cose con mente aperta. Detto questo, ricordiamoci che sono ragazzini, quindi vi capiterà di vederli comportarsi non proprio da "piccoli adulti illuminati".
Grifondoro: Coraggiosi e spavaldi, si buttano nelle avventure e si votano all'ideale, qualunque questo possa essere. Possonom comportarsi in modo spavaldo, o diventare dei bulli, proprio per la loro naturale tendenza ad infrangere le regole quando lo ritengono opportuno. Per certi versi, il fine giustifica i mezzi, per loro è una "regola". Tra di loro c'è sia l'eroe buono che il bambino timido ma coraggioso, fino al bullo figo della scuola.
Non è ancora perfetto... ma descrive meglio ciò che significano queste suddivisioni.