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Gesù storico

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    Ghergon
    Post: 44
    Registrato il: 18/01/2006
    Utente Junior
    00 19/09/2007 23:29
    La descrizione di Gesù fatta da un suo contemporaneo

    Lettera di Publio Lentulo, Governatore della Giudea (antecessore di Pilato), nella quale si descrivono le fattezze di Gesù Cri­sto all'Imperatore di Roma, tradotto dal la­tino originale che si conserva dai signori Cesarini di Roma.

    "Ho inteso, o Cesare, che desideri sa­pere quanto ora ti narro: essendo qui un uomo, il quale vive di grandi virtù chiama­to Gesù Cristo, dalla gente è detto profeta ed i suoi discepoli lo tengono per divino e dicono, che egli è figlio di Dio Creatore del cielo e della terra, e di tutte le cose che in essa si trovano e son fatte. In verità, o Cesare, ogni giorno si sentono cose mera­vigliose di questo Cristo: risuscita morti, e sana gli infermi con una sola parola. Uo­mo di giusta statura, è molto bello di as­petto; ed ha maestà nel Volto, e quelli che lo mi­rano sono forzati ad a­marlo e temerlo.

    Ha i capelli di color della nocciola ben matu­ra, sono distesi sino alle orecchie e dalle orecchie alle spalle sono di color della terra, ma più ri­splendenti. Ha nel mezzo della fronte in testa in crin spartito ad usanza dei Nazareni, il Volto senza ruga, o macchia, accompagnato da un co­lore modesto. Le narici e le labbra non possono da alcuno essere riprese con ragione; la barba è spessa e somiglia ai ca­pelli, non molto lunga, ma spartita nel mezzo.

    Il suo mirare è molto spaventoso e grave: ha gli occhi come i raggi del sole e nessuno può guar­darlo fisso per lo splen­dore; e quando ammoni­sce, si fa amare, ed è allegro con gravità. Dicono che nessuno l'ha veduto mai ridere, ma bensì piangere.

    Ha le mani e le braccia molto belle, nella conversazione contenta molti ma si vede di rado: e quando vi si trova, è molto modesto all'aspetto, e nella presenza è il più bell'uomo che si possa immaginare; tutto simile alla madre la quale è la più giovane che si sia mai vista in queste parti.

    Però se la Maestà Tua, o Cesare, desi­dera di vederlo come negli avvisi passati mi scrivesti, fammelo sapere, che non mancherò subito di mandartelo. Di lettere fa stupire la città di Gerusalemme. Egli non ha studiato giammai con alcun, eppu­re sa tutte le scienze, cammina scalzo, sen­za cosa alcuna sulla testa; molti ne ridono nel vederlo, ma in presenza sua nel parlare con lui tremano e stupiscono.

    Dicono che un tal uomo non è stato mai veduto, né inteso da queste parti. In verità, secondo mi dicono gli ebrei, non si è sen­tito mai di tali consigli, di così grande dot­trina, come insegna questo Cristo e molti dei Giudei lo tengono per divino e lo cre­dono; e molti altri me lo querelano con di­re che è contro la Maestà tua, o Cesare.

    Si dice di non aver mai fatto dispiacere ad alcuna persona, ma sì bene tutti quelli che lo conoscono, che l'hanno provato di­cono di aver ricevuto benefizi e sanità.

    Però alla Maestà tua, o Cesare, alla tua obbedienza sono prontissimo: quanto mi comandi sarà eseguito. Vale

    Da Gerusalemme Indizione settima, luna undicesima. Della Maestà tua fede­lissimo e obbedientissimo ".

    Publio Lentulo (governatore della Giudea)
    [Modificato da Ghergon 19/09/2007 23:30]
    "Ciascuno deve salvare non solamente la propria anima ma anche tutte le anime che Dio ha posto sul suo cammino.

    Suor Lucia Dos Santos



    TURRIS EBURNEA



    LIBRI CATTOLICI













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    Bestion.
    Post: 72
    Registrato il: 23/06/2007
    Utente Junior
    00 20/09/2007 12:33
    Chissà come erano davvero le sembianze fisiche del Buon Pastore...

    Tra il Nazareno austero e grossolano di Pasolini e la figura troppo sdolcinata del Gesù di Zeffirelli, io amo la bellissima immagine che ci offre il profeta Isaia nei primi versi del suo IV carme del “Servo di Jahvè”:

    ”È cresciuto come un virgulto davanti a lui
    e come una radice in terra arida.
    Non ha apparenza né bellezza
    per attirare i nostri sguardi,
    non splendore per provare in lui diletto.

    Disprezzato e reietto dagli uomini,
    uomo dei dolori che ben conosce il patire,
    come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
    era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.”

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    rosa22253
    Post: 1.255
    Registrato il: 23/06/2005
    Utente Veteran
    00 20/09/2007 14:22
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    BENEDETTO COLUI CHE VIENE NEL NOME DEL SIGNORE!

    "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa"

    Mt 16,18





    La strada è lunga, ma non esiste che un mezzo per sapere dove può condurre, proseguire il cammino.
    (don Tonino Bello)


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