Alcuni ulteriori commenti sul giornalismo di inchiesta e sul testo citato in apertura di questa cartella.
1. Non ho alcun problema con il giornalismo di inchiesta, a patto che questa sia seria, documentata e che l'autore sia animato da amore per la verità (rara avis). Il fatto è che questa, l'inchiesta cioè, è viziata alla base dal pregiudizio, dalla volontà di calunniare, dalla finalità di soddisfare la fame per il pettegolezzo, lo scoop vero (quasi mai) o presunto (sempre).
2. Da qualche tempo, purtroppo, il Cristianesimo, e la Chiesa cattolica in particolare, è oggetto di un vero e proprio attacco. Gli autori in taluni casi sono ben noti ed identificabili, in altri casi sono costituiti da una galassia di "potentati" che vedono nella Chiesa un NEMICO da combattere, a causa della capacità della medesima di parlare alle coscienze, alla radice dell'essere uomo. Cosa che nessun altro può fare. Per il credente la ragione è chiara, solo chi riconosce nell'uomo l'immagine di Dio può "permettermi" di assolutizzarne la dignità contro tutto e contro tutti, di qui il potere morale della Chiesa. E tutto ciò da fastidio, è evidente, rappresenta una minaccia per chi tenta di manipolare le masse per finalità di potere, asservendole ora al consumismo, ora alle ideologie politiche, ora al fondamentalismo.
3. I suddetti individui e potentati hanno buon gioco nella loro perversa strategia poichè il "popolo bue" è oggi più che mai privo di senso critico, mancano, anche tra gli strati più colti della popolazione (il caso Codice da vinci è, sotto questo profilo, esemplare)gli strumenti culturali per discernere il vero dalla menzogna. Anche la stessa cronaca, e qui cito Ratzinger, in quanto rappresentazione, è già di parte, quando si racconta una cosa si prende già una posizione. E qui veniamo al ruolo dei mass-media. Essi nel rappresentare i fatti non partono da una finalità etica, ma mirano ad assecondare, per finalità di audience le aspettative dell'uditore, accreditando stereotipi, evitando analisi, stuzzicando appetiti più o meno leciti.
Quindi, a mio modo di vedere, è il nostro senso di responsabilità che ci impone di combattere tutto quanto sopra, costi quel che costi, perchè chi attacca la figura del papa, non un papa in particolare, ma il Papa attacca la nostra fede, ciò a che abbiamo di più sacro.
Io tutto questo l'ho messo in conto, così come ho messo in conto di poter pagare di persona, e non dimentico le parole di Gesù: "Se il momdo vi odia è perchè prima di voi ha odiato me".
"Tu es Petrus et super hanc petram aedificabo ecclesiam meam et portae inferi non praevalebunt adversum eam " (Mt 16,18)
Nel menù di hitleriani e maomettani, gli ebrei, pochi di numero e relativamente deboli, sono soltanto l'antipasto: il piatto più consistente è a base di cristiani! (C. Langone)
EXTRA ECCLESIAM NULLA SALUS