00 30/10/2005 23:13
CORRIERE DELLA SERA
30 ottobre 2005

L’attrice Sabina alla trasmissione di Fazio: non ho alcuna intenzione di fare politica
Guzzanti: brutte le lezioni di papà sui giornali
L’affondo contro l’attuale presidente della Tv di Stato: disse che non avrebbe sopportato censure

ROMA - «Ecco a voi la più cattiva del mondo: Sabina Guzzanti». Fabio Fazio ieri sera ( Che tempo che fa , Raitre) l’ha presentata così. Seguiva linguaccia dell’interessata. Che in 15 minuti però, nonostante le scherzose suppliche del conduttore («Ti prego, devo fare ancora 79 puntate»), ha piazzato due affondo «avvelenati». Uno per il presidente della Rai, l’altro per il padre Paolo, senatore di Forza Italia. Berlusconi del resto l’ha inserita nella lista nera. E tra i parlamentari del centrodestra la sorella Guzzanti è considerata il soggetto più pericoloso della tv. Si parlava del film Viva Zapatero! e di Raiot , programma che fu chiuso dopo una puntata: «Petruccioli ci convocò in Vigilanza. Era il presidente di quella commissione, prima della beatificazione...», ha rievocato Sabina. «Ci disse che la trasmissione non gli era piaciuta, che quella non era satira, ma che non avrebbe mai sopportato una censura. Che si sarebbe dimesso piuttosto... Più che altro ha vigilato su se stesso... Poi sì, si è dimesso... Ma oggi, certo, è un’altra persona...».
Il padre, sul Corriere, giorni fa, aveva distinto: «I miei figli sono bravi. Però Sabina fa politica, Corrado no». E su Panorama il vicedirettore de Il Giornale ha scritto una lettera aperta «a una figlia di sinistra». Assunto: tu confondi il giornalismo con la satira. La Guzzanti, in privato, c’è rimasta male. In video ha replicato così: «E’ brutto aprire un giornale e trovare tuo padre che ti dice cosa devi fare». Pausa. «Io voglio fare il mio lavoro e quello che cavolo mi pare, non ho intenzione di fare politica, non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello». Nella lettera il padre scrive: «Tu rappresenti oggi le mie idee fino a vent’anni fa». Sabina: «Me lo ricordo poco, lui. Ma certo non era così». Quindi, in un colpo solo, rievocando la causa vinta contro lo studio Previti, ha «sistemato» padre e presidente Rai: «Non solo chi fa il giornalista ha diritto di diffondere notizie. Anche Petruccioli, prima di diventare quell'eccezionale personaggio che possiamo ammirare ora, disse: "Questa non era satira perché avete dovuto dimostrare che le cose che avete detto erano vere"».
Dopo di che «la più cattiva del mondo» ha ironizzato qui e là. Che differenza c’è tra la satira in Italia e negli altri Paesi? «Che lì la possono fare». Ha promesso una prossima imitazione-parodia del presidente del Senato, Marcello Pera. Di riaggiornare quella di Barbara Palombelli.
Nella stessa puntata era ospite Gad Lerner, a presentare il libro Tu sei un bastardo con il suo cane J. Battuta di Fazio: «Hai dovuto portargli la museruola? Credevo che in Rai la mettessero soltanto a noi». Oggi ci saranno Sergio Cofferati e Paolo Rossi.

Giovanna Cavalli
INES TABUSSO