00 29/11/2005 18:45
CORRIERE DELLA SERA
29 novembre 2005
Una legge che riduce le prescrizioni e aumenta le pene per i recidivi
Cdl compatta: l'ex Cirielli è legge
Sì definitivo al Senato. Maggioranza presente in aula dopo aver fatto mancare più volte il numero legale

ROMA - La ex Cirielli, altrimenti nota come salva-Previti, è diventata legge dello Stato. Dopo il restyling alla Camera, con l'emendamento Udc che esclude l'applicazione della norma ai processi già in corso, il testo è stato licenziato dal Senato senza ulteriori modifiche. Il provvedimento ha passato l'esame di Palazzo Madama con 145 voti favorevoli, 104 contrari e un astenuto. Dopo una mattinata turbolenta, con il quorum mancato per ben sei volte a causa delle assenze tra i banchi del centrodestra, la Cdl ritrova in aula la compattezza e ha ragione dell'ostruzionismo dell'opposizione che aveva presentato 44 emendamenti.

LA FIRMA DI CIAMPI - Per effetto della legge approvata in via definitiva, che dovrà ora essere controfirmata dal presidente della Repubblica prima di entrare in vigore, la prescrizione estingue il reato quando trascorre un tempo pari al massimo della pena prevista senza che ci sia stato un giudizio definitivo. Ma in diversi casi, ed è questo il passaggio più contestato, la prescrizione viene abbreviata rispetto ai termini attuali.

PREVITI ESCLUSO - Per quanto riguarda la recidiva, si inasprisce la pena per chi commette nuovamente lo stesso crimine. Nel precedente voto alla Camera, all'inizio del mese, la Casa delle Libertà aveva aderito alla modifica avanzata dall'Udc, per cui i più ristretti termini di prescrizione non si sarebbero applicati ai processi in corso, diversamente da quanto prevedeva il testo originario. Cadeva così la norma che per i critici era stata studiata per chiudere la partita giudiziaria di Cesare Previti, accusato in un processo d'appello e in un altro in Cassazione di corruzione, un reato per il quale avrebbe beneficiato della abbreviata prescrizione.


LA SCHEDA

Gli assi portanti: giro di vite contro i recidivi e tagli dei tempi di prescRizione
I punti della legge ex Cirielli

Giro di vite contro i recidivi e taglio dei tempi di prescrizione. Sono questi i due assi portanti della legge ex Cirielli che ha avuto il via libero definitivo del Senato. Una legge, che dopo i passaggi tra Camera e Senato, non viene più definita dall’opposizione salva-Previti: le ultime correzioni subite dal testo a Montecitorio, infatti, impediscono che i nuovi calcoli della prescrizione possano essere applicati ai processi in corso. Ecco cosa prevede il testo:
LA PRESCRIZIONE - Il nuovo principio stabilisce che intervenga quando è trascorso un tempo pari alla pena massima prevista per il reato aumentata di un quarto se si è incensurati, della metà se si è recidivi, di due terzi se si torna a delinquere entro i cinque anni. Un emendamento presentato da Cirielli alla Camera punta inoltre a evitare conclusioni anticipate ai processi per reati contro l’incolumità pubblica.
SOSPENSIONE DEI PROCESSI - Si stabilisce, in caso di sospensione del processo "per impedimento delle parti e dei difensori", che la nuova udienza debba essere fissata entro i 60 giorni "dalla prevedibile cessazione" dell’impedimento stesso e non, come nel testo originale, "per il tempo dell’impedimento".
LA NORMA TRANSITORIA - La maggioranza alla Camera ha completamente riformulato il contestato articolo 10, ossia la norma transitoria finale che disciplina l’applicazione della legge ai processi in corso. Si prevede dunque che le nuove norme sulla prescrizione non si applichino ai processi in corso di primo grado per i quali è già stato aperto il dibattimento, oltre che per tutti i processi pendenti in secondo e terzo grado.
IMPRESCRITTIBILITA’ DEI REATI DA ERGASTOLO - Si chiarisce il concetto di imprescrittibilità dei reati per i quali è previsto l’ergastolo ma anche di quelli per i quali la pena dell’ergastolo è l’effetto di una circostanza aggravante.
PENE PIU’ SEVERE PER I MAFIOSI - Per l’associazione mafiosa si prevede un aumento delle pene: da 5 a 10 anni (ora è da 3 a 6) per gli associati, da 7 a 12 (al posto di 4 e 9) per i boss, da 10 a 24(non più 5 e 15) per associazione mafiosa armata.
GIRO DI VITE CONTRO I RECIDIVI - Aumentano le pene per chi, già condannato, commette nuovi delitti. Nel caso di reati di mafia e di reati particolarmente gravi, per chi torna a delinquere, l’aumento della pena (non inferiore a un terzo) è obbligatorio.
RADDOPPIATE LE PENE PER L’USURA - Il reato sarà punito con la reclusione da due a dieci anni (anziché da uno a 6 come è previsto attualmente) e la multa da 5 mila a 30 mila euro (ora è da 3.089 a 15.493 euro).


**********************************************************


LA REPUBBLICA
29 novembre 2005

In mattinata manca sei volte il numero legale e la seduta si aggiorna
L'opposizione: "Legge vergognosa di stampo nazista. Le carceri esploderanno"
Ex Cirielli, sì del Senato
La Cdl sbanda poi si ricompatta


ROMA - Il Senato ha approvato la ex Cirielli, il disegno di legge che taglia i tempi di prescrizione dei reati e inasprisce le pene per i recidivi. L'aula di Palazzo Madama ha detto sì al provvedimento con 145 voti a favore, 104 contrari e un astenuto.

Non è stata una seduta lineare come ci si attendeva alla vigilia. Per sei volte è mancato il numero legale, tanto che l'approvazione prevista dal calendario d'Aula in mattinata, fra una sospensione e l'altra della seduta, è slittato al pomeriggio.

I lavori sono ripresi al rilento, con l'opposizione che ha chiesto di verificare il numero legale ad ogni nuova votazione sui diversi emendamenti. Ma la maggioranza si è ricompattata. Tutti gli emendamenti della minoranza sono stati bocciati e l'approvazione è andata avanti spedita fino al voto finale.

Restano le polemiche. L'opposizione accusa la Cdl di aver approvato una legge che, inasprendo le pene per i recidivi, contribuirà a rendere più affollate le già stremate carceri italiane mentre la maggiorazna difende l'impianto del provvedimento che renderà più scorrevole l'iter giudiziario.

"E' un provvedimento con vizi devastanti", dice il senatore del gruppo Verde Giampaolo Zancan, vicepresidente della commissione Giustizia. "E' la peggiore delle 'leggi vergogna', i cui vizi sono stati denunciati da avvocatura, magistratura e università, senza una sola voce di consenso. Un vera devastazione del diritto".

"La recidiva - continua ancora nella dichiarazione di voto - non sarà soltanto una circostanza aggravante, ma inciderà, contro ogni razionalità, nel calcolo della prescrizione e nell' esecuzione della pena, secondo una logica di diritto penale di 'tipo d'autore', cara al diritto nazista".



Per Luigi Bobbio, capogruppo di Alleanza Nazionale in commissione Giustizia, invece questa legge è "fatta nell'interesse di tutti i cittadini di avere più sicurezza e una giustizia rapida e certa. Infatti il provvedimento obbligherà certa magistratura a svegliarsi dal torpore e dalle sacche di inefficienza e impedirà di trascinare procedimenti per anni e anni".

Bocciatura su tutta la linea da parte dell'Associazione nazionale magistrati. "Una brutta legge. Si è cominciato non dalla testa, come sarebbe stato ovvio, ma dai piedi. Avrebbero dovuto prima pensare alla durata ragionevole dei processi e poi, semmai, agire sulla prescrizione. Invece si è fatto il contrario", dice il presidente Ciro Riviezzo. "Adesso - prosegue - vedremo le conseguenze, ci sarà sicuramente una maggiore ingestibilità dei processi e più difficoltà a portarli a termine in tempi utili".

Durissimo anche il giudizio della Cgil-Fp. Secondo il sindacato la ex Cirielli "farà definitivamente esplodere il nostro sistema carcerario" provocando nel 2006 un aumento di 20 mila detenuti "che così passerebbero dalle attuali 61 mila unità a più di 80 mila", mentre la capacità di ricezione delle carceri è per sole 40 mila persone.
INES TABUSSO