00 29/07/2006 00:36

"Con il Suo blog non avrà la possibilità, tanto facilmente, di farsi pubblicità attaccando un politico come me che non fa moralismo ma che ha sempre cercato, Le piaccia o meno, di mantenere comportamenti morali. L’etica non la si proclama con i megafoni, ma la si testimonia con la quotidianità. Ed è quello che mi sforzo di fare ogni giorno"
(Clemente Mastella, ministro della Giustizia, a Beppe Grillo, Corriere della Sera, 28 luglio 2006)



"La politica e' fatta di convinzioni e convenienze. Ma la convenienza dev'essere anche mia".
(Clemente Mastella, Udeur, la Repubblica, 29 settembre 2005)



"Si rifanno in Campania i nuovi direttori generali delle Asl e la lontananza potrebbe giocare a mio sfavore. Non vorrei che con la scusa del fuso mi fregassero. Infatti scopro che è un po' così. Mi chiama inaspettatamente il nuovo numero uno della Cisl Pezzotta. Non lo conosco. Sarà una brava persona, ma mi chiama non per i soliti rituali auguri. Vuole soltanto che gli dia una mano per un amico alla direzione generale dell'Inps per evitare che i Ds dopo il presidente mettano becco anche nella direzione generale. Mi sovviene a riguardo quando ero ministro del Lavoro. Sindacati e imprenditori in pubblico si dichiaravano fuori dalla mischia delle nomine degli enti previdenziali. E in privato? Un giorno alcuni di loro vennero da me suggerendomi dei nomi per i consigli di amministrazione. Chiesi chi fossero. Mi risposero: nostri amici. Gli replicai candidamente che tra i loro amici ed i miei preferivo i miei. E così feci".
(Clemente Mastella, "VE LA DO' IO L'AMERICA", "Sette" del Corriere della Sera, 18 gennaio 2001).





*****************************************************************




CORRIERE DELLA SERA
28 luglio 2006
Dopo il voto sull'indulto
Mastella attacca Grillo: «Sarò il tuo incubo»
«Con il suo blog non avrà la possibilità, tanto facilmente, di farsi pubblicità attaccando un politico come me che non fa moralismo»

ROMA - «Sarò il Suo incubo, altro che sogno». Il ministro della Giustizia attacca Beppe Grillo e il blog del comico-predicatore genovese, che aveva a sua volta attaccato il capo dell'Udeur per il suo appoggio all'indulto, votato giovedì dalla Camera. «Con il Suo blog non avrà la possibilità, tanto facilmente, di farsi pubblicità attaccando un politico come me che non fa moralismo ma che ha sempre cercato, Le piaccia o meno, di mantenere comportamenti morali. L’etica non la si proclama con i megafoni, ma la si testimonia con la quotidianità. Ed è quello che mi sforzo di fare ogni giorno», è la replica di Mastella a Grillo, che ha detto di sognarne le dimissioni.

«SI FACCIA UN GIRO NELLE CARCERI» - «In trent’anni di vita parlamentare, che festeggio proprio in questi giorni, ho sempre cercato di essere testimone di moderazione, di impegno a piccoli passi, di attenzione vera e non strillata ai problemi dei cittadini, della gente: in particolare di quella più debole ed emarginata, come i tanti che vivono nelle carceri in condizioni davvero disumane. Luoghi di solitudine, di disperazione, di chiusura al dialogo. Prima di ironizzare sulle mie personali convinzioni», aggiunge il Guardasigilli, «si faccia un giro nei vari penitenziari come ho fatto io in questi primi due mesi e si renderà conto che se, da parlamentare mi batto per un atto di clemenza, non sbaglio».

«NON LE SARÀ CONVENIENTE PRENDERMI IN GIRO» - «La mia cultura e la mia formazione religiosa mi hanno sempre fatto pensare che se facciamo qualcosa per i più deboli, allora abbiamo fatto bene per l’intera società. E non sarà certo la Sua ironia, a farmi cambiare idea», prosegue Mastella. «Non troverà facile, caro Grillo, né conveniente prendermi in giro. Comprendo che chi, come Lei, punta per mestiere e con successo, al sensazionalismo sia sempre alla ricerca di fatti e persone che possano pubblicizzare il suo lavoro. Ma non sarò io ad offrirLe facili occasioni. Sono e resto un moderato, convinto che alla lunga la moderazione, sul piano dei risultati, dà sempre ragione», conclude il ministro.



INES TABUSSO